Cammini e itinerari

Valle Maira: un territorio autentico tra montagne scenografiche e l’antica cultura occitana

In Piemonte, a pochi chilometri dal confine francese, la Valle Maira offre tutto ciò che chi ama l’autenticità dei territori montani cerca.

Non è tra le più conosciute. E forse per questo è più bella. La Valle Maira è una sorpresa per chi la scopre e decide di viverla a pieno. In Piemonte, a pochi chilometri dal confine francese, in Provincia di Cuneo, questo territorio offre tutto ciò che i veri amanti della montagna desiderano: alte vette, natura incontaminata, storia e tradizioni antichissime. E pace. Una valle ancora autentica e dunque quasi esclusiva. In un modo unico, tutto suo.

I Percorsi occitani per attraversare tutta la Valle Maira

Siamo in Piemonte, nella zona sud ovest dove per 45 chilometri si estende la Valle Maira che prende il suo nome dal tratto alpino del fiume Maira che la attraversa. In un territorio non molto vasto, si incontrano ricchi boschi di querce e castagni, scenografici canyon con pareti verticali e torrenti cristallini. Una valle perfetta per chi ama gli sport all’aperto, sia d’estate che d’inverno. Ma anche un luogo con profonde tradizioni e storie perché zona di confine tra Italia e Francia, limite orientale dell’antica Occitania, la regione che si estendeva dalle Alpi ai Pirenei attraverso tutta la Francia che si distingue ancora oggi per una sua lingua  — l’Occitano — che è parlato e preservato, così come la musica e le danze popolari.

I camminatori hanno la possibilità di attraversare a passo lento tutta la Valle Maira e quindi di conoscerla profondamente grazie ai Percorsi occitani, un itinerario creato nel 1992, che permette di andare da 600 a oltre 2700 metri di altitudine; suddiviso in 14 tappe, per 177 chilometri totali. Durante questo lungo cammino, sono assicurati 21 posti tappa dove dormire e mangiare ed è anche possibile usufruire del servizio Sherpabus di trasporto bagagli da una tappa all’altra. Altra caratteristica importante e “inclusiva” dei Percorsi occitani è che tutte le tappe sono di livello turistico o al massimo escursionistico, permettendo così a un pubblico vasto di poterlo percorrere. Non occorre dunque una preparazione da esperti o specifica ma, come sempre in montagna, un buon allenamento, equipaggiamento adatto e un generale buon senso.

Una tappa dei Percorsi occitani in Valle Maira
Una tappa dei Percorsi occitani in Valle Maira © [email protected]

Le meraviglie in Valle Maira per chi ama camminare

La Valle Maira è certamente un luogo ideale per gli appassionati di trekking. Vi segnaliamo due itinerari per ammirare alcune delle meraviglie che offre il territorio. Il primo sentiero vi conduce al Rifugio la Gardetta che si trova a oltre 2300 metri appunto sull’Altopiano della Gardetta, un luogo fortemente scenografico che è possibile raggiungere senza tanta difficoltà partendo dalla Valle Maira e in particolare dal parcheggio a valle del Colle del Preit, dove vi sono i resti di alcune trincee in pietra usate dalle truppe sabaude a metà del Settecento. Fin qui, nel periodo estivo, si può arrivare dalla borgata di Marmora senza usare l’auto grazie a un servizio navetta (informatevi in una delle sedi dell’efficiente ufficio turistico del territorio). Una volta in cammino, dinanzi a noi avremo da subito splendidi prati in fiore: dall’arnica alla campanula, dalle genzianelle alle stelle alpine, dai garofanini agli anemoni. A fare da cornice invece Rocca la Meja con la sua forma caratteristica e il bric Servagno, il monte Bodoira, la Rocca Brancia, il monte Cassorso e molte altre. Poco dopo saremo al rifugio che potrebbe essere solo la prima delle vostre tappe: da questo punto infatti si diramano altri sentieri più lunghi e impegnativi con panorami ancor più suggestivi.

Il panorama appena sopra il Rifugio la Gardetta, Valle Maira
Il panorama appena sopra il Rifugio la Gardetta, Valle Maira © Simona Denise Deiana

Altro angolo di paradiso è il piccolo ma delizioso Lago nero: per raggiungerlo si può affrontare un percorso ad anello con partenza da Canosio, si tratta di un tragitto lungo (almeno 2 ore e mezza per l’andata e altrettante per il ritorno) con uno strappo ripido ma per il resto fattibile da chiunque abbia un buon allenamento. Una volta giusti a circa 2300 metri si accede a una piccola discesa che porta alla conca del lago che si affaccia sulla vallata del Preit di Canosio. Se il tempo è bello il Monviso si specchia nelle sue acque, ed è davvero uno spettacolo senza pari.

Lago nero, Valle Maira, Piemonte
Lago nero, Valle Maira, Piemonte © Simona Denise Deiana

Un borgo da scoprire: Elva

Sono tanti i piccoli centri caratteristici da visitare in Valle Maira, formata da 13 comuni a loro volta suddivisi in numerose deliziose borgate. Alcuni itinerari ad hoc permettono di scoprirne alcune grazie a facili ma suggestive camminate durante le quali a emergere non è solo la bellezza naturalistica del territorio, ma anche il patrimonio artistico e culturale. A Elva sono almeno due le “attrazioni” che vi consigliamo di non mancare. Siamo a circa 1600 metri, in una zona molto panoramica e piuttosto impervia, qui la parrocchiale del paese è un gioiello prezioso: si tratta della chiesa di Santa Maria Assunta in stile romanico che all’interno custodisce una serie di affreschi davvero mirabili a opera di Hans Clemer, definito per la sua bravura, il maestro d’Elva. Sono molto bene conservati e ne rimarrete incantati. Ma tutto il complesso è incredibile, perfetto nella sua semplicità, dal portale, alla fonte battesimale.

Gli affreschi di Hans Clemer nella Parrocchiale di Santa Maria Assunta a Elva
Gli affreschi di Hans Clemer nella Parrocchiale di Santa Maria Assunta a Elva © Simona Denise Deiana

Un’altra tappa nel vostro giro per Elva deve comprendere il Museo dei capelli che racconta come, a partire da fine Settecento, gli abitanti del borgo si inventarono dal nulla un mestiere e quindi una fonte di guadagno in un’epoca di forti restrizioni economiche. Una volta terminato il lavoro nei campi, i cittadini giravano i territori vicini in cerca di donne che cedessero per poche lire o col baratto le loro fonti chiome che poi, le donne d’Elva, trasformavano con un lavoro minuzioso in parrucche. Il commercio fu fiorente per parecchio tempo e vennero vendute con successo anche all’estero. Il Museo è molto ben pensato, seppur semplice, e illustra con documenti e testimonianze l’attività dei caviè e dei pelassiers, così si chiamavano coloro che lavoravano tra capelli e parrucche.

Un panorama dalla zona di Elva
Un panorama dalla zona di Elva © Simona Denise Deiana

Una vacanza sostenibile in una valle autentica

In Valle Maira ci si accorge subito di essere in un territorio ancora fortemente autentico che è anche fieramente riuscito a opporsi ad alcune consuetudini che sempre più spesso si vedono in montagna anche a basse quote: qui non troverete impianti di risalita, nessun grande hotel ma le strutture ricettive sono antiche borgate o case, ristrutturate nel rispetto dell’architettura della valle, in maniera sostenibile e armoniosa, come questo delizioso albergo diffuso. Il nostro consiglio è quello di organizzare una vacanza in tutto e per tutto sostenibile a partire dai trasporti: la Valle Maira è raggiungibile con treni e bus, si tratta di un viaggio lungo, multi mezzo ma piacevole, che permette anche di incantarsi tra i più diversi panorami attraversati. È anche un territorio fantastico per chi ama il cicloturismo e sono tanti i percorsi da coprire in bici o e-bike e di conseguenza le strutture ricettive sono attrezzate per accogliere questo tipo di turisti.

È un piccolo paradiso la Valle Maira. Per chi cerca pace e autenticità. Sia sotto il sole estivo che tra la candida neve.

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