Nei giorni della Cop26, l’attivista indiana Vandana Shiva torna a parlare di agricoltura rigenerativa e tutela del suolo e della biodiversità come antidoto alla crisi climatica.
Per i tre esperti “solo una rigenerazione ecologica e culturale basata sulla biodiversità può costruire resilienza climatica per il futuro; non i cibi coltivati in laboratorio, non i biocarburanti, non i crediti di carbonio, perché queste soluzioni ignorano completamente la natura e le sue capacità rigenerative tentando di sostituire tecnologicamente i processi naturali che hanno distrutto e creando nuove opportunità per l’industria dei combustibili fossili di continuare a inquinare”.
Il suolo non è solo un serbatoio (sink) di CO2, ma è tessuto vivente (skin) della Terra
Il suolo è il più grande immagazzinatore di carbonio dopo l’oceano, tuttavia non possiamo limitarci a trattarlo solo come un enorme serbatoio. “Il processo di immagazzinamento del carbonio nel suolo non funziona come il riempimento di una vasca da bagno – ha spiegato Tom Newmark che nella sua fattoria biologica Finca Luna Nueva pratica agricoltura rigenerativa producendo cibo nutriente, rigenerando suolo e contrastando il cambiamento climatico – È necessario far crescere nuovo terreno come un tessuto vivente sano, coltivare molto per immagazzinare molto e farlo più velocemente possibile. Se riserviamo a Madre Natura e al suolo la cura e il trattamento che meritano, possiamo integrare nel loro tessuto miliardi di tonnellate di carbonio ogni anno”.
Secondo Andre Leu,“ è logico rimuovere la CO2 dall’atmosfera e trasferirla nel suolo che la utilizza per rigenerarsi”. Nel suo libro Growing life: regenerating farming and ranching, Leu esplora i fondamenti dell’agricoltura rigenerativa per coltivare cibo sano, proteggendo al contempo le risorse naturali come acqua pulita, suolo e aria. “L’agricoltura rigenerativa è stata praticata con successo dimostrando che la soluzione al cambiamento climatico esiste. Dobbiamo solo estenderla”. Al termine “sink” riferito al suolo, Vandana Shiva preferisce quello di “skin”: “Il suolo è vivente, è la pelle di Madre Natura. E il carbonio è la molecola della vita. Per questo un suolo sano può essere il nostro più grande alleato nel guarire il Pianeta e nutrire il mondo”.
L’agricoltura rigenerativa per favorire il sistema naturale di cattura del carbonio
Da sempre Vandana Shiva sostiene la pratica dell’agricoltura rigenerativa contro un sistema alimentare industriale globalizzato ingiusto e insostenibile che causa la fame nel mondo e contribuisce ai cambiamenti climatici: “Ogni essere vivente ha un sistema di regolazione del metabolismo. Se mangiamo cibo spazzatura, il nostro sistema metabolico genera disordini come diabete e obesità. Allo stesso modo vedo i cambiamenti climatici come un disturbo metabolico della Terra causato da una dieta spazzatura a base di combustibili fossili”.
#SoilNotOil is the transition we must make . Age of oil created climate change ,privileging uniformity over diversity , distancing over belonging ,globalisation over localisation . Age of soil allows us to return to earth,cocreate with her biodiversity to regenerate & #growlifehttps://t.co/C5eYkvvuEP
“L’ingegneria climatica non è la soluzione, la cattura di CO2 è insufficiente”, continua. La fotosintesi, invece, è la sofisticata tecnologia di cattura del carbonio della natura che sfruttando l’energia del sole e l’anidride carbonica nell’atmosfera ci dona cibo e ossigeno. “Dobbiamo tornare alla terra e proteggere la biodiversità per coltivare la vita”.
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