Per la presidente di Federbio Mammuccini, alcuni disagi degli agricoltori sono oggettivi e comprensibili, ma le proteste contro il Green deal sono inammissibili.
Quali sono i vantaggi del biologico e del Fairtrade per produttori e consumatori
Conosciamo bene i vantaggi del biologico e del commercio equo. Quali garanzie possiamo avere in più se scegliamo prodotti che racchiudono in sé i valori di entrambi? Ne parliamo con Alce Nero e Fairtrade Italia.
Un’agricoltura che tutela il territorio e una forma di commercio che dà valore al lavoro uniscono le forze grazie alla collaborazione tra Alce Nero e Fairtrade Italia. Queste due realtà, la prima un’azienda biologica con quarant’anni di esperienza e la seconda una certificazione dei prodotti della filiera del commercio equo, hanno dialogato tra loro, insieme a due blogger di cibo e viaggi e con la moderazione di LifeGate, per capire meglio come lavorare insieme sulla costruzione di un sistema agricolo ed economico più sano ed equo in grado ci regalarci ogni giorno alimenti di qualità. La tavola rotonda Una colazione giusta si è tenuta il 14 dicembre a Milano, a Fusillo lab.
Il Fairtrade dal punto di vista dei produttori
Insieme a Benedetta Frare, responsabile comunicazione di Fairtrade Italia e Chiara Marzaduri, responsabile comunicazione di Alce Nero abbiamo approfondito quali sono i vantaggi del commercio equo per tutti gli attori della filiera, innanzitutto per i coltivatori nei paesi in via di sviluppo. “Entrando nel sistema di certificazione Fairtrade i produttori intanto diventano protagonisti del commercio equo, ovvero partecipano a tutte le decisioni che li riguardano”, ha raccontato Frare.
“Inoltre, possono godere di un prezzo minimo che non dipende dalle oscillazioni del mercato ma che serve loro a coprire i costi di una produzione sostenibile. Oltre al prezzo minimo, ricevono un prezzo premio, il Fairtrade premium, che è una somma di denaro aggiuntiva che le organizzazioni di produttori collettivamente decidono come spendere a favore della comunità. Possono decidere di investire in servizi sociali, sanitari, scolastici oppure di destinare il premio al miglioramento della qualità del prodotto.”
“L’80% cibo che mangiamo a livello globale viene da piccoli produttori”, racconta Benedetta Frare di @FairtradeItalia. #AlceNeroFairtrade #alcenero #UnaColazioneGiusta #fairtrade pic.twitter.com/IhhIsoc86G
— LifeGate (@lifegate) 14 dicembre 2018
I vantaggi del biologico e del Fairtrade per i consumatori
Pagare i coltivatori un prezzo minimo per i frutti del loro lavoro e incentivare un processo di sviluppo sostenibile significa stabilire una relazione economica basata su un concetto di giustizia che non potrebbe esistere senza il sostegno dei consumatori. “Acquistando un prodotto certificato Fairtrade le persone possono veramente entrare in contatto con i nostri produttori e acquistare un prodotto trasparente che non ha causato lo sfruttamento del lavoro”, specifica Frare. “Quindi contribuire insieme a noi a un mondo più giusto”.
Dei vantaggi per i consumatori di scegliere alimenti non solo certificati Fairtrade ma anche coltivati rispettando i principi dell’agricoltura biologica abbiamo parlato con Marzaduri. “La certificazione Fairtrade nella linea Alce Nero aggiunge una sicurezza in più. La sicurezza per chi compra che il prodotto abbia non solo rispettato la Terra e la salute di chi lo coltiva – e di chi poi lo mangia – ma anche un fatto fondamentale che è la giusta remunerazione della materia prima all’agricoltore. Questa cosa la leghiamo, anche in modo erroneo, solo alle produzioni che stanno dall’altra parte del mondo ma in realtà purtroppo avviene anche nei campi che abbiamo vicino: troppo spesso l’agricoltore non riceve la giusta retribuzione e remunerazione, quindi anche il giusto valore per il proprio lavoro”.
Chiara Marzaduri di @alcenero ci racconta l’importanza del preservare l’ambiente e la salute. L’agricoltore ha un ruolo fondamentale in questo momento storico. #UnaColazioneGiusta #alcenero #fairtrade #AlceNeroFairtrade pic.twitter.com/MXUGtv8cwL
— LifeGate (@lifegate) 14 dicembre 2018
Il territorio è di tutti
“Il lavoro dell’agricoltore è anche presidio della bellezza del paesaggio, della biodiversità della quale tutti viviamo, della qualità nutrizionale e determina se il cibo è buono oppure no”, ha aggiunto Marzaduri. “Questo patrimonio viene garantito nel caso in cui coesistono la certificazione biologica e quella Fairtrade, e questo non ha nulla a che fare con la sussistenza o un aspetto solidale. La traduzione in italiano del concetto di Fairtrade (commercio equo e solidale, ndr) è riduttiva perché in realtà si parla di commercio giusto, di una produzione di qualità che viene retribuita in modo corretto, nulla in più. In questa catena del valore c’è la giusta remunerazione per tutti gli attori della filiera”. Un modello economico più equilibrato per tutti, fondato su un’agricoltura che tutela la natura e il lavoro, non è solo vantaggioso per noi come consumatori, ma anche come fruitori di un territorio in grado di nutrirci in modo sano e regalarci benessere.
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