La celiachia è una reazione al glutine, la proteina presente nella parte amidacea del chicco dei cereali, che colpisce l’intestino, causando un’infiammazione cronica e impedendo l’assorbimento di molte sostanze. Oltre alla celiachia, negli ultimi anni gli studiosi hanno individuato una forma di intolleranza al glutine che può essere tenuta a bada con la giusta scelta
La celiachia è una reazione al glutine, la proteina presente nella parte amidacea del chicco dei cereali, che colpisce l’intestino, causando un’infiammazione cronica e impedendo l’assorbimento di molte sostanze. Oltre alla celiachia, negli ultimi anni gli studiosi hanno individuato una forma di intolleranza al glutine che può essere tenuta a bada con la giusta scelta dei cereali che si mettono nel piatto. Ne parla l’immunologo Attilio Speciani in un articolo pubblicato su ExpoNet,il magazine di approfondimento su cibo e alimentazione di Expo Milano 2015.
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Le fantastiche proprietà del frumento hanno portato alla diffusione e all’incremento del suo uso anche in paesi e regioni che non ne conoscevano l’uso e le tecniche di coltivazione hanno selezionato negli anni più recenti varietà sempre più ricche di glutine. Questo ha portato a una notevole diffusione anche della reattività al glutine, che è cresciuta in modo proporzionale alla sistematicità di uso che ne è fatta nel mondo.
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Nel corso degli anni si è capito che esiste anche un’altra forma di reazione al glutine, definita a livello internazionale come Non Celiac Gluten Sensitivity (cioè intolleranza al glutine non celiaca), possibile causa di disturbi assai diffusi come la sindrome del colon irritabile, il meteorismo, la colite, l’emicrania e le difficoltà digestive. All’origine di questo disturbo sembra esserci la ripetuta e spesso esclusiva assunzione dei cereali che contengono glutine, come farro, kamut, orzo, segale e frumento.
Leggi il resto dell’articolo di Attilio Speciani su ExpoNet
Foto in evidenza © www.twopeasandtheirpod.com
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