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La verdura estiva nell’alimentazione di cani e gatti
Durante l’estate l’alimentazione dei nostri amici a quattro zampe si arricchisce con l’apporto di verdura di stagione. Ce ne parla l’esperta.
Nella ciotola dei nostri animali la sferzata d’energia data dalla natura in boccio si fa sentire. Cani e gatti, infatti, traggono un grande beneficio dall’assunzione di frutta e verdura di stagione – proprio come noi. “Abbiamo la fortuna che la maggior parte della verdura estiva può essere mangiata cruda, sfruttandone al massimo le proprietà nutrizionali e quindi preservando l’apporto delle vitamine, degli antiossidanti e degli enzimi”, spiega Barbara Tonini, medico veterinario. Senza dimenticare che gli ortaggi dell’estate, con il loro elevato contenuto di acqua e sali minerali, sono particolarmente indicati per il benessere dei nostri amici a quattro zampe perché con il caldo si verifica un’aumentata dispersione di queste preziose sostanze.
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Per un’estate piena di salute
L’assunzione giornaliera di verdura nella dieta dei nostri cani e gatti è fondamentale non solo per l’apporto di minerali, vitamine e antiossidanti ma soprattutto per quel che riguarda la fibra. “Questa di per sé non ha valore nutritivo o energetico – continua Tonini – ma è ugualmente molto importante perché regola la popolazione batterica intestinale”.
La fibra aiuta la salute del microbiota che, con la sua complessità e il suo elevato numero di geni, è in grado di condizionare profondamente lo stato di salute e il benessere sia umano sia animale. Dalla selezione di batteri benefici fino alla produzione di metaboliti protettivi ne risulta non solo un effetto diretto sull’intestino, ma anche su altri organi ben più distanti. “Un esempio tra tutti è l’asse intestino-cervello per la quale il microbiota svolge un’azione sia sulla componente neurologica che comportamentale dei nostri amici animali”, conclude Barbara Tonini.
I benefici della fibra alimentare
Le verdure dell’estate sono fondamentali, quindi, anche per il loro alto contenuto di fibra. “La fibra è costituita prevalentemente da carboidrati complessi – spiega Barbara Tonini – che non sono direttamente utilizzabili dall’organismo, ma vengono usati selettivamente dai batteri intestinali per la fermentazione e la produzione finale di metaboliti protettivi. La distinzione principale è tra fibra insolubile e quella solubile in acqua. La fibra insolubile (cellulosa, emicellulosa e lignina) ha la capacità di trattenere l’acqua compattando le feci e stimolando la peristalsi intestinale, facilitando così l’evacuazione delle feci.
Diversamente la fibra solubile (pectine, gomme, mucillagini) forma con l’acqua una massa gelatinosa che rallenta il transito intestinale e interferisce con l’assorbimento degli zuccheri, diminuendo la riposta insulinica”. Entrambe le tipologie di fibra sono indicate in corso di patologie intestinali croniche perché in modo sinergico le prime contribuiscono all’assorbimento e alla successiva eliminazione dei batteri patogeni e delle sostanze lesive, mentre soprattutto le seconde favoriscono la crescita di batteri benefici e la produzione di molecole salutari.
Una ciotola di benessere
Tra le verdure estive utili ai nostri animali non abbiamo che l’imbarazzo della scelta. “A cominciare dagli asparagi, ricchi di pigmenti antiossidanti, di vitamina C e di vitamine del gruppo B che, grazie alla loro proprietà diuretica, sono ottimi nella gestione delle patologie urinarie, così come le zucchine e i finocchi”, chiarisce Barbara Tonini. “Gli ultimi hanno poi una spiccata azione carminativa, in quanto facilitano l’eliminazione dei gas intestinali e grazie ad alcune molecole svolgono un’efficace effetto antinfiammatorio e antiallergico”. Anche il sedano è un ottimo ortaggio da consumare crudo, soprattutto nei soggetti con disturbi intestinali per la perfetta concentrazione di fibra.
“Ricordiamo le carote, ben note per la ricchezza di betacarotene, che hanno un concentrato di effetti curativi che spaziano dall’aiuto nella digestione alle proprietà antitumorali”, aggiunge l’esperta. Le varianti gialle e rosse dei peperoni invece contengono vitamina C, in quantità superiore addirittura agli agrumi per stimolare le difese immunitarie e intervenire nell’assorbimento del ferro. Non dimentichiamo infine le insalate, da quelle primaverili alla lattuga fino ad arrivare al songino e al radicchio rosso, che in virtù del loro contenuto di acqua e fibra solubile aiutano l’organismo a eliminare le tossine e le scorie in eccesso.
Verdura, meglio cruda
La verdura può essere mangiata cruda anche dagli animali e nel periodo estivo scegliere questo tipo di somministrazione è molto importante proprio per mantenere intatte le potenzialità dietetiche e nutritive di questi preziosi prodotti della natura. “Certo non aspettiamoci che digeriscano le verdure a pezzi – spiega la dottoressa Tonini – perché diversamente da noi onnivori, cani e gatti non hanno una masticazione in grado di triturare efficacemente gli alimenti e quindi dobbiamo agevolarli tritandole finemente, meglio ancora se vengono grattugiate o frullate come un passato di verdura a crudo. Non buttate via lo scarto degli estratti e delle centrifugate (cioè la parte fibrosa che rimane dopo aver estratto il succo) perché è ancora ricco di sostanze nutraceutiche e fibra e può essere aggiunto alla ciotola del cane o del gatto senza problemi”.
Da evitare l’aglio, la cipolla, il porro e lo scalogno. E anche gli ortaggi a foglia verde come le bietole e gli spinaci vanno evitati in presenza di patologie renali o di calcolosi delle vie urinarie perché contengono elevate quantità di ossalati, sostanze che possono contribuire alla formazione dei calcoli. Il consiglio del veterinario, in tutti i casi di malattie croniche, è comunque fondamentale prima di introdurre verdura o frutta nella dieta.
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