I ribelli che hanno preso il potere in Siria stanno smantellando la produzione di captagon, la droga che arricchiva il regime di Assad.
Alaa Arsheed due anni dopo verso la Siria. Concerti, film e semi di speranza con Seeds – I play with Mozart
Un viaggio attraverso i Balcani in auto, valicando almeno otto frontiere, per andare a portare musica, linguaggio universale di pace, nei campi profughi fino a Salonicco. Il viaggio di Seeds – I play with Mozart è all’inverso rispetto a quello che affrontano migliaia di migranti con la speranza di cominciare una nuova vita lontana dalla
Un viaggio attraverso i Balcani in auto, valicando almeno otto frontiere, per andare a portare musica, linguaggio universale di pace, nei campi profughi fino a Salonicco. Il viaggio di Seeds – I play with Mozart è all’inverso rispetto a quello che affrontano migliaia di migranti con la speranza di cominciare una nuova vita lontana dalla povertà e dalla guerra.
Si avvera il progetto Seeds – I play with Mozart. La partenza l’8 agosto e tutte le tappe
Alaa Arsheed, violinista siriano, e Isaac de Martin, produttore e chitarrista veneziano, hanno un mese per ripercorrere la rotta balcanica al contrario, partendo da Udine e arrivando in Grecia, a Salonicco.
La musica, in tutte le sue sfumature, sarà il linguaggio universale per andare oltre ogni barriera culturale e ideologica. Ogni tappa manda un messaggio di pace attraverso un percorso che unisce e sensibilizza la gente, entra nei campi profughi, diventando la voce e occhi di chi è costretto a viverci.
8-9 agosto, Udine, Italia
Nello studio Carraro Chabarik di Laura Carraro e Mohamed Chabarik, mosaicisti del Friuli, si filmano i primi video e le interviste con gli ospiti e coloro che raggiungono Alaa e Isaac per collaborare. A casa di Laura e Mohammed si tiene il primo concerto, durante il quale un gruppo di artisti professionisti creerà un mosaico. Partecipano Renata Lizzi, docente universitario presso il Campus di Forlì dell’Università di Bologna e Silvia Costantini, redattore di Piuculture (Media Partner del progetto).16-22 agosto, Belgrado, Serbia
Qui avviene l’incontro con il progetto Odyssey – un viaggio dalla Turchia a Belgio sulla via balcanica – organizzato da Refugee Aid Serbia. Si tengono una serie di eventi, tra i quali il più importante è l’Odissey Festival dell’Odissea a Belgrado il 20 agosto. Attività musicali e laboratori di colore sono previsti all’interno e all’esterno del centro di Refugee Aid Serbia. Incontro con Mauro Brunato (musicista) e Emanuela Peretto (bodypainter) in Serbia. Sono in corso trattative per visitare un campo profughi a Belgrado con l’Unhcr Serbia.23-25 agosto, Sofia, Bulgaria
Grazie alla disponibilità di Association on Refugee & Migrants – Bulgaria (ARG – Bulgaria) e l’assistenza di Caritas Sofia, Saref Bulgaria e Unhcr Bulgaria, la squadra Seeds entra nel campo profughi di Harmanly. I musicisti suoneranno per e con gli ospiti. Saranno offerte attività musicali (percussioni di corpo, musica attiva) e un laboratorio con il pittore siriano Thaer Maarouf.30-31 agosto, Filippopoli, Bulgaria
Grazie ancora a ARM-Bulgaria, con l’aiuto di Konstantin e Emil, i musicisti di Seed suoneranno a Filippopoli.1-6 settembre, Salonicco, Grecia
La Grecia settentrionale è per ora la tappa finale prevista di Seeds – I play with Mozart, anche se il programma è aperto e può prevedere anche estensioni. Il concerto di Salonicco è previsto per i primi giorni di settembre con la partecipazione di artisti locali e amici italiani. Gian Pietro Masa e Valentina Ciardi del collettivo The Portrait prenderanno parte alla fase finale del progetto e con loro sarà prodotto l’album ‘Seeds’ in studio una volta tornati in Italia. Grazie all’Unhcr di Salonicco, si sta studiando la possibilità di entrare nei campi profughi di Alessandria e Diavata.
Un viaggio unico, documentato da videomaker, in piccola parte finanziato anche su Indiegogo. L’arte, in tutte le sue forme, è un potentissimo strumento per esprimere le emozioni. La musica ha, forse, anche il potere di renderci più umani, è un custode e un innesco di incredibili incontri.
“Sono elettrizzato all’idea che il potere dell’arte stia facendo diventare realtà questo viaggio – ha detto Alaa Arsheed – attraverso cui daremo un segnale di speranza a tutte le persone che sono state costrette a lasciare il loro Paese a causa della guerra”.
“L’incontro con gli altri è il modo più delicato al contempo più potente per crescere come individui, come anime – spiega in modo emozionante Isaac de Martin – e nell’incontro con Alaa attraverso la musica c’è stata una scintilla. Sto capendo quanto forte e universale sia l’arte, e questo viaggio ci dà modo di creare chissà quanti altri inneschi. Avremo molto da imparare, questo mi spaventa e insieme mi sprona a conoscer meglio me stesso attraverso l’incontro con gli altri“.
Con questa idea l’associazione culturale AlphaArt mira a connettersi e a interagire con persone con le più disparate radici artistiche e culturali
Un viaggio di musica e speranza attraverso la rotta balcanica, percorsa dai profughi e rifugiati, registrando musica e piantando idealmente semi di speranza per la Siria.
LifeGate ha già intervistato due anni fa Alaa Arsheed, uno dei partecipanti al viaggio. Il musicista ci raccontava l’asprezza della guerra e la speranza della pace. Ed eccolo, quasi due anni dopo, incamminarsi con Isaac De Martin, la videomaker Matilde Vedove e altri volontari nel medesimo viaggio. Però al contrario. Per riportare, organizzando concerti, raccogliendo suoni e voci, un po’ di pace in quella martoriata rotta.
Gli scopi di Seeds – I play with Mozart
Attraverso le quote raccolte grazie alla campagna di crowdfunding appena aperta – a cui ognuno può partecipare, anche solo mettendo 5 euro – sarà possibile finanziare un crescendo di obiettivi, tutti interessantissimi:
- Produrre un album di musica di alta qualità, ‘Seeds’, in collaborazione con professionisti (rifugiati, migranti, locali e artisti internazionali) che incontriamo lungo la strada
- Produrre un docufilm del viaggio, documentando il viaggio da tutti i punti di vista;
- Creare una straordinaria raccolta fotografica e un libro di bordo del viaggio;
- Festeggiare la musica e diffondere un messaggio di speranza – un seme di speranza per la Siria – con un concerto finale a Salonicco alla fine del tour;
- Aumentare la diffusione dei messaggi delle campagne di sensibilizzazione sulla crisi dei profughi nei Balcani.
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