
Terra, acqua e fuoco creano paesaggi naturali unici al mondo tra cascate, vulcani, geyser e fiordi. Ecco dove e come andare in Islanda e Norvegia.
Estrema, e per questo affascinante: l’India è un viaggio nella bellezza e nel suo contrario, nella vita terrena scolpita nel marmo e in quella spirituale affidata alle acque del Gange.
I colori forti e vivaci, i profumi speziati e penetranti, la musica tradizionale e riconoscibile, i templi indù e le megalopoli, la spiritualità profonda e Bollywood: il fascino dell’India risiede nella bellezza dei suoi paesaggi, dei tessuti, del suo cibo, della preghiera, dei suoi eccessi, ma al contempo anche nei suoi aspetti più contraddittori, in cui convivono maestosità e incuria, miseria e festa (l’India ha un ricchissimo calendario di feste tradizionali), e dove si celebra il fuoco che brucia la vita terrena.
Per molti l’India è quello che si definisce il viaggio della vita perché si fa quando si è pronti, e poi non si riesce a resistere al richiamo di farvi ritorno. Perché ti entra dentro e ti accompagna per tutta l’esistenza. Viaggiare in India non è semplice poiché tutto è immobile e allo stesso tempo travolgente: il traffico, gli odori, il Taj Mahal, il fiume Gange.
Affidarsi a un tour organizzato diventa così una buona opzione per approcciarsi a questo mondo straordinario. Se si tratta della prima volta, l’itinerario Voyager Dream e Varanasi di Turisanda percorre le tappe più classiche e imperdibili del Paese fino a spingersi nell’anima dell’India.
È un viaggio di gruppo di dieci giorni per un totale di 985 chilometri percorsi: parte da Delhi, terza città più popolosa al mondo, composta di due luoghi distinti, la Vecchia Delhi e la Nuova Delhi, per un mix di storia e modernità. Nella città vecchia si attraversano i vicoli in risciò, si esplora il mercato di Chandi Chwok, si visita la grande moschea Jama Masjid, capace di ospitare fino a 20mila fedeli, ci si sofferma sul Rashtrapati Bhavan, la residenza ufficiale del presidente dell’India, e sulla Porta dell’India, memoriale dei caduti di guerra.
La città nuova ospita il Qutub Minar, il minareto di mattoni simbolo della capitale indiana, il Birla Temple, tempio induista inaugurato da Ghandi, e il Bangla Sahib, il più vasto tempio Sikh della città: qui si può accedere alle cucine dove migliaia di pellegrini ricevono gratuitamente tre pasti al giorno serviti da centinaia di volontari.
Mandawa è la seconda tappa del viaggio, città sulla Via della Seta, dove è possibile ammirare gli haveli, le antiche case dei commercianti in cui opere d’arte e pareti affrescate e decorate con scene di vita quotidiane e religiose dovevano restituire la ricchezza di chi vi abitava. Si prosegue poi per la terza tappa a Jaipur, capitale del Rajasthan e conosciuta come città rosa: costruita secondo la concezione architettonica induista del Vastu Shastra, ha questo aspetto da quando, nel 1876, per accogliere il principe di Galles Edoardo VII, il Maharaja Ram Singh fece dipingere tutti gli edifici di rosa, colore simbolo di ospitalità.
Dopo una visita alle principali attrazioni della città come l’Hawa Mahal, ovvero il palazzo dei venti, un “alveare” in arenaria rosa e rossa che consentiva alle donne della famiglia reale di osservare la vita quotidiana nella strada senza essere viste, e il Forte Amber, a Jaipur si può vivere l’esperienza di cucinare un pasto indiano e pranzare con una famiglia locale.
Visualizza questo post su Instagram
Il viaggio continua ad Agra che, con Delhi e Jaipur, compone il cosiddetto triangolo d’oro indiano, chiamato così per la forma che si ottiene tracciando la rotta tra le città sulla mappa. È qui che si trova il Taj Mahal, celebre mausoleo in marmo bianco di architettura islamica, patrimonio Unesco e una delle sette meraviglie del mondo, vetta della creatività e della devozione umana. Fu costruito nel 1632 dall’imperatore moghul Shāh Jahān in memoria della moglie Mumtāz Maḥal, morta di parto. Emblema dell’India, il Taj Mahal sorprende da ogni angolazione con la sua architettura di pieni e vuoti che si rispecchia nell’acqua proveniente dal fiume Yamun, mentre la vista ravvicinata permette di ammirare le pietre intarsiate nel marmo che compongono disegni decorativi.
Il Taj Mahal, una delle sette meraviglie del mondo moderno © iStock
Destinazione finale e culmine del viaggio è Varanasi, città che sorge sul fiume Gange e che lo scrittore statunitense Mark Twain descrive come “più antica della storia, più antica della tradizione, più antica persino della leggenda…”. Per la religione induista è il luogo sacro dove tutto ha avuto inizio e dove tutto ha fine. Si sussurra che è qui che cadde il primo raggio di luce, accendendo la scintilla della vita. Ed è qui che gli induisti vengono a morire, perché facendosi cremare e spargendo le proprie ceneri nel fiume, possono interrompere il ciclo di morte e rinascita chiamato Samsara.
Spostandosi in barca sul Gange, si assiste alla quotidianità vissuta sui ghat, gli argini a gradoni che si trovano sulla riva del fiume, dove gli indiani pregano, i bambini giocano, i Sadhu (gli asceti induisti) meditano, le mucche riposano, dove si lavano i panni, si fanno le abluzioni e dove vengono accese le pire funebri.
Un’esperienza intensa e toccante, carica di spiritualità e di emozioni, amplificata dai canti dei sacerdoti, dal rosso del fuoco vivo e dai fumi dell’incenso. Tutto questo rende Varanasi un luogo speciale, in cui la morte è brulicante di vita. Un luogo fuori dal tempo e indimenticabile.
Poi d’un tratto l’incantesimo svanisce e tutto continua, tra sari di seta che svolazzano nei mercati e l’aroma invitante di una pietanza speziata. L’India.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Terra, acqua e fuoco creano paesaggi naturali unici al mondo tra cascate, vulcani, geyser e fiordi. Ecco dove e come andare in Islanda e Norvegia.
Informazioni utili, spunti e itinerari per conoscere Ferrara e i suoi dintorni in bicicletta: dal tour lungo le mura in centro città alla ciclovia sul Po. Tante idee per una pedalata invernale.
Dalle aurore boreali della Lapponia al Dìa de los muertos del Messico. Ecco alcune idee di viaggio 2025 per esserci dove accadono eventi straordinari.
Come trasformare il viaggio in un’esperienza di benessere mentale. Il caso della Toscana, un’oasi benefica per mente, corpo e spirito
Sette idee per vivere l’atmosfera natalizia tra lo shopping nei mercatini, passeggiate in borghi vestiti a festa e mirabili opere d’arte.
Un break in autunno in Baviera: splendidi trekking nei boschi, deliziose cittadine storiche, arte e cultura.
Quando il paesaggio si copre di neve, il cantone svizzero del Vallese diventa una perfetta meta invernale, dove muoversi sci ai piedi o con i mezzi pubblici che raggiungono le vette più elevate.
La città ligure unica tra le italiane nella guida Best in Travel 2025. Tra le migliori destinazioni anche Osaka e Tolosa
Viaggio nelle sabbie del deserto egiziano, fra templi, rotte carovaniere e battaglie storiche. Navigando verso sud tra i misteri della civiltà nubiana.