Roberta Redaelli, nel suo saggio Italy & Moda, raccoglie le voci del tessile. E invita il consumatore a fare scelte che lo spingano alla sostenibilità.
Victoria, la nuova borsa di Hermès deriva dai funghi
La collaborazione di Hermès con Mycoworks dà i suoi frutti con la prima borsa in pelle vegana realizzata a partire dall’apparato vegetativo dei funghi.
Sono sempre di più i brand di moda che mettono a punto o utilizzano materiali innovativi alternativi alla pelle animale. Questo è il turno di Hermès, che presenta una versione della sua borsa Victoria realizzata in Sylvania, nuovo materiale ricavato dai funghi grazie al processo Fine mycelium brevettato da Mycoworks, startup con sede a San Francisco che ha trovato un modo per trasformare una “rete di fili dalla struttura della radice dei funghi in un tessuto che imita le proprietà della pelle”. Il risultato è una sorta di pelle naturale, biodegradabile, morbidissima al tatto, resistente e durevole.
La nuova borsa di Hermès
La collaborazione di Hermès con Mycoworks non significa che la maison francese rimuoverà in toto dalla sua produzione la pelle animale. Ma è già un passo avanti, è un segnale che arriva da uno dei più importanti brand del lusso internazionale e che è destinato a fare scuola.
La nuova versione per l’autunno-inverno 21/22 della borsa a mano Victoria, una delle più celebri di casa Hermès, è stata realizzata in Sylvania, una sorta di pelle naturale a sua volta composta da un materiale, il Reishi, brevettato da Mycoworks sfruttando proprio le potenzialità del micelio, l’apparato vegetativo dei funghi.
La fibra è prodotta tramite un processo di coltivazione che utilizza la crescita e capacità dei funghi di legarsi a se stessi e ad altri materiali, rendendola una valida alternativa alla pelle tradizionale. Per arrivare a questo risultato i due brand hanno lavorato in tandem per circa tre anni e hanno sperimentato una soluzione che di fatto è più ecologica dell’ecopelle – che è a base di plastica – proprio perché realizzata a partire da un materiale completamente organico.
Una borsa che piace a Peta
“Questo grande primo passo è un’ulteriore prova del fatto che il futuro della moda è vegano”, si legge sul sito di Peta. Pare che l’organizzazione a sostegno dei diritti degli animali abbia addirittura mandato a Hermès una bottiglia di champagne vegano per festeggiare l’iniziativa. Non è certo un punto di arrivo ma, come detto, è solo un primo traguardo etico e sostenibile. La nuova borsa Victoria sarà disponibile all’acquisto solo verso la fine del 2022 al prezzo di circa cinquemila euro, in linea con quello della corrispondente bag in vitello. L’obiettivo è quello di incontrare i gusti di un sempre crescente pubblico attento alla sostenibilità.
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