Due termini correlati che esprimono concetti leggermente diversi. Abbiamo chiesto aiuto a Vidas per capire.
Un progetto di civiltà, è la casa di sollievo per bimbi di Vidas
Così Ferruccio de Bortoli, presidente di Vidas, che lancia in questi giorni la campagna a sostegno dell’ambizioso progetto destinato ai più indifesi: i bambini inguaribili. Tantissimi i volti noti che hanno aderito: da Silvio Muccino a Dolce&Gabbana, da Vittoria Belvedere a Lella Costa
È una risposta entusiasta e in continua crescita quella che istituzioni, partner e personaggi noti stanno offrendo al nuovo grande progetto di Vidas dedicato ai più piccoli: la costruzione della Casa Sollievo Bimbi, in cui poter accogliere bambini e adolescenti malati inguaribili in fase avanzata e ai loro familiari. Un passo importante per l’associazione, fondata nel 1982 a Milano da Giovanna Cavazzoni e da sempre impegnata nell’assistenza sociosanitaria completa e gratuita ai malati terminali, e in particolare agli anziani.
E proprio il carisma e la forte empatia della fondatrice hanno fatto sì che tanti testimonial accettassero di prestare il loro volto e il loro tempo per la campagna di raccolta fondi partita in questi giorni, anche grazie all’agenzia Armando Testa che, proprio ieri a Milano, ha ospitato la conferenza stampa di lancio. Presenti anche il presidente di Vidas Ferruccio de Bortoli, il team creativo della campagna e Silvio Muccino, testimonial e regista dello spot che pubblicizza l’iniziativa. Anche per lui, determinante è stato proprio l’incontro con la Cavazzoni: “Il suo amore per la vita è davvero sconcertante e non si trova facilmente”, ha spiegato Muccino durante l’incontro, “Proprio questo amore e questa luce sono ciò che io ritrovo nel modo di giocare dei bambini. Il modo in cui lei mi ha parlato di questo progetto, partendo dalle sue esperienze di vita, per me è stato illuminante: mi ha fatto capire che in qualunque modo avrei poi veicolato il messaggio di Vidas, avrei dovuto farlo puntando sulla vita e non sulla morte, sulla luce e non sull’ombra.”
Tutti siamo stati bambini. Non dimentichiamolo
E così è stato. Nello spot Muccino insieme ad alcuni dei tanti testimonial del progetto, quali Linus, Vittoria Belvedere (presenti anche all’incontro), Teresa Mannino e Ale e Franz salgono su una giostra vintage sognanti ed emozionati, mentre una voce fuori campo recita lo slogan della campagna: Tutti siamo stati bambini. Non dimentichiamolo. Un invito, dunque, ad essere adulti consapevoli e pronti ad occuparci fino in fondo delle esigenze e delle emozioni dei più piccoli, ritrovando il bambino che è in ciascuno di noi.
Invito che è stato colto anche da personaggi del mondo dello spettacolo, della moda e della comunicazione, in quella che sembra stia diventando una vera e propria gara di solidarietà. A offrire il proprio sostegno ci sono il critico d’arte Philippe Daverio, gli stilisti Dolce&Gabbana, Lella Costa, Fedez, J-Ax, Stefano Belisario (meglio noto come Elio delle Storie Tese), il giornalista sportivo e telecronista Guido Meda e Debora Villa (presente all’incontro).
A settembre la prima pietra
A fornire qualche informazione più precisa sul progetto della Casa Sollievo Bimbi Vidas, che sorgerà a Milano accanto alla già presente Casa Vidas di Bonola, è stato Mario Usellini, Presidente Fondazione Vidas: “Sarà una costruzione di sei piani e costerà più di 15 milioni di euro. Il progetto prevede due piani dedicati a ospitare i bambini: in una parte ci sarà il day hospice, per trattamenti che accompagneranno le famiglie anche da un punto di vista formativo, per aiutarle genitori a seguire questi bambini a casa. Sull’altro piano, invece, ci saranno sei camere da 35 metri quadrati l’una, per poter ospitare anche un genitore e con la possibilità di accoppiare due camere, in caso ci siano altri figli che non possono essere lasciati a casa”.
Grande sostegno al progetto è stato dato anche dall’amministrazione meneghina, come confermato da Usellini: “Il Comune ci segue con grande partecipazione. L’area in cui sorgerà la struttura ci è stata data gratuitamente per 45 anni che saranno probabilmente prolungati in seguito a una nostra richiesta, già accolta”. Sulle tempistiche il presidente ha spiegato: “Proprio oggi c’è stata una riunione tecnica in cui si è proposto di chiudere entro fine aprile la messa a punto del progetto e poi aprire la gara d’appalto. L’obiettivo sarebbe aprire a settembre il cantiere e concluderlo entro il 31 marzo 2018”.
Un progetto di civiltà
Un progetto ambizioso che Ferruccio de Bortoli, presidente di Vidas, ha definito “di civiltà”, sottolineando i passi avanti fatti anche dal sistema legislativo nei confronti delle cure palliative: “Io credo che una civiltà si misuri proprio nel modo in cui essa si rapporta con la sofferenza e si avvicina alle persone che chiedono aiuto, anche quando le cure non possono più garantire una guarigione. Una legge recente ha finalmente esteso l’applicazione del servizio sanitario nazionale anche alle cure palliative che prima non erano previste. Fino a poco tempo fa i malati terminali sostanzialmente smettevano di essere cittadini…”
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