Passo svelto e sempre diretto verso una buona causa. Risata contagiosa e genuina. Sguardo attento e risposta pronta. Aimée Carmoz, classe 1929, era una donna insieme semplice ed eccezionale, dotata di una profonda umanità, di una forte passione civile e di una lucidissima razionalità. Di quelle capaci di smuovere le coscienze e di dare concretezza agli ideali.

Stromboli
Stromboli è la più settentrionale delle isole Eolie, si estende su 12,2 km quadrati e ospita l’omonimo vulcano © Selena Franceschi

Per oltre 40 anni la sua tenacia e la sua costanza sono state al servizio della salvaguardia ambientale di Stromboli, dove Aimée, francese di nascita, si era trasferita nel 1972 con suo marito, decidendo di rimanerci anche quando lui, dopo qualche anno, tornò in patria. Merito forse di quel richiamo impetuoso che la natura esercita in questo lembo di terra siciliana, scelto spesso come rifugio anche da artisti e intellettuali. Qui, circondata dai suoi innumerevoli gatti, Aimée è rimasta per quasi mezzo secolo, spegnendosi il 23 maggio 2019 e lasciando un’eredità spirituale e un esempio di impegno civile che oggi vive nel ricordo degli isolani e nei luoghi a lei dedicati, come la piccola biblioteca locale, intitolata a lei ad agosto 2020. Ed è proprio qui, nei luoghi simbolo dell’isola-vulcano, che abbiamo incontrato alcune delle persone che le sono state più vicine negli ultimi anni della sua lunga vita: Chiara Metelli, ceramista romana e strombolana d’adozione, e Carolina Barnao, compagna di tante iniziative, legate soprattutto alla scuola, come il progetto Mia cara lattina, raccontato anche nell’omonimo documentario prodotto da Epinoia e con il quale Aimée ha coinvolto adulti e bambini in un’efficace attività di raccolta differenziata dell’alluminio. Una delle sue tante idee, portate avanti con entusiasmo e dedizione.

Il valore dei rifiuti

Al centro dell’instancabile impegno di Aimée, che era presidente onorario di Zero Waste Sicilia e fra le prime socie di Legambiente del Tirreno, c’è stato soprattutto lo sforzo di migliorare l’annosa questione dello smaltimento dei rifiuti sull’isola di Stromboli che conta solo 400 abitanti ed è stata dichiarata (con tutte le isole Eolie) patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Un luogo unico e ricco di bellezza che d’estate accoglie circa 4mila turisti al giorno, che producono 300 tonnellate di rifiuti al mese, contro i 10 prodotti dalla popolazione d’inverno.

Un paradiso da difendere e dove, invece, una pratica apparentemente semplice e doverosa come la raccolta differenziata si è riuscita ad attivare in forma sperimentale solo grazie agli sforzi di Aimée, per poi sparire e tornare a maggio 2021, con una gestione che però ancora oggi stenta a decollare in modo efficace. “Conviviamo coi sacchetti di umido fuori dalle porte per intere giornate prima del ritiro”, spiega Carolina Barnao, ricordando le tante battaglie portate avanti da Aimée per denunciare, con discrezione e senza paura, i paradossi e le storture generate dal malaffare politico, impegnato a tutelare gli interessi di pochi, a discapito di quello di molti, con tutti i costi economici e ambientali che ciò comporta.

Una lotta, quella di Aimée Carmoz, che partiva dalla consapevolezza semplice e basilare che un rifiuto “non è semplicemente qualcosa che non serve più, ma piuttosto qualcosa che ha a sua volta un valore” e che non si fermava neanche di fronte alle puntuali resistenze della politica. Atteggiamenti che le facevano concludere: “Le soluzioni più semplici non vengono usate perché non portano abbastanza denaro”.

A raccontare tutto questo è stato anche il documentario La crociera delle bucce di banana di Salvo Manzone, premiato al festival Cinemambiente di Torino nel 2012, che denunciava la scandalosa gestione di uno smaltimento indifferenziato dei rifiuti che costava ogni anno 3/4 milioni di euro alle casse regionali. Un sistema definito dalla stessa Aimée Carmoz come una “crociera di lusso per bucce di banana”, con una metafora che descriveva efficacemente il viaggio compiuto ogni giorno dall’immondizia da Stromboli fino a una discarica vicino a Messina. Per oltre vent’anni la donna ha denunciato questa situazione emblematica e inaccettabile, parlando a convegni e proponendo soluzioni concrete anche attraverso l’associazione Pro Stromboli (di cui era tra le fondatrici oltre che segretaria), con cui era riuscita a far distribuire sull’isola delle compostiere per il riciclo dell’organico. Un’attività che lei stessa, nel suo piccolo, portava avanti da tempo, progettando persino con l’Enea un bio-distretto delle Eolie, dove i terreni sarebbero stati concimati con i rifiuti organici prodotti sull’isola, consentendo così di abbattere notevolmente i costi di trasporto in nave. Altro progetto illuminato, rimasto solo sulla carta, nonostante i tanti sforzi.

Festa di teatro eco logico
La Festa di teatro eco logico 2021 è stata dedicata alle metamorfosi dell’amore © Selena Franceschi

Aimée Carmoz e la Festa di teatro eco logico

Un’iniziativa in sintonia con l’impegno e gli ideali di Aimée Carmoz è stata negli ultimi anni la Festa di teatro eco logico, un evento unico al mondo che dal 2013 si svolge a Stromboli con un programma di performance di teatro, musica, danza e altri incontri offerti al pubblico senza utilizzo di energia elettrica per l’illuminazione o l’amplificazione. Una sfida che ogni estate trasforma l’isola siciliana per qualche giorno in un luogo di disinquinamento acustico e luminoso, e una dimostrazione di come l’arte possa farsi portavoce e interprete di una visione. Quella che per tutta la vita ha mosso la stessa Aimée a cercare soluzioni in armonia con la natura, insieme razionali e fantasiose.

Ad ospitare gli eventi della Festa sono generalmente  alcuni tra i luoghi più suggestivi dell’isola: spiagge, terrazze, moli d’attracco e pendici del vulcano. Nel 2015 fu proprio la casa di Aimée ad accogliere uno di questi momenti, come ricorda Alessandro Fabrizi, direttore artistico della Festa di teatro eco logico. “Quell’anno c’era tra gli ospiti l’attore Paolo Zuccari che ci offrì una lettura in tre puntate de Lo straniero di Camus. Chiedemmo ad Aimée di permettere a Paolo di leggere la seconda parte sulla terrazza/cortile della sua casa. Cortile perché ai piedi della casa, terrazza perché affaccia sui campi e sul mare. Aimée fu molto contenta di ospitare la lettura, anche per un po’ di orgoglio francese nonché in quanto amante di Camus. Era una grande lettrice”.

Festa teatro eco logico
La Festa teatro eco logico si svolge ogni anno a Stromboli. Per le performance non viene usata elettricità. © Selena Franceschi

Nel 2017 la Festa (dedicata per quell’edizione al movimento trascendentalista americano) invitò la stessa  Aimée “a raccontare le sue “tribolazioni” per diffondere la pratica del compostaggio di comunità”, prosegue Fabrizi. “A questo incontro parteciparono anche l’agronomo Filippo Lucatello, grande frequentatore dell’isola, e Fabio Musumeci, ricercatore Enea. Aimée parlò con la consueta passione e ci regalò anche un’intervista, che inserimmo – in parte – nel documentario The body electric realizzato da Enrico Parenti e me dove Aimée discorre, in perfetto stile trascendentalista, sulla natura e tutto ciò che è vivente”. Il documentario, che racconta l’edizione 2017 della Festa di teatri eco logico prende il nome da un verso di Walt Whitman, poeta del Trascendentalismo, che concepiva la natura come un testo da cui attingere conoscenza.

Proprio il mese scorso, il 2 agosto, Aimée Carmoz avrebbe compiuto 92 anni. Sull’isola (e non solo) sono in molti a sentire la mancanza di questa piccola grande donna, che non si è mai arresa di fronte alle resistenze della politica, portando avanti le sue battaglie  con pacatezza e inarrestabile determinazione. E seminando un lascito che continuerà a portare i suoi frutti ancora a lungo.