LifeGate talk torna per fare il punto su logistica e gestione dei pneumatici, temi fondamentali per il futuro della mobilità sostenibile.
Dopo aver trattato temi come la qualità dell’aria, l’energia o l’ultimo miglio, nel nuovo appuntamento di LifeGate talk: dibattiti, con soluzioni, sulla mobilità sostenibile, gli ospiti in studio si confrontano sulla mobilità urbana, con focus sulle modalità e le strategie per rendere sempre più sostenibili e sicuri i nostri spostamenti all’interno delle città.
Proprio in relazione a una nuova mobilità urbana, una delle ultime novità è la recente risoluzione del Parlamento europeo, adottata il 16 febbraio scorso quasi all’unanimità a Strasburgo, che definisce la strategia per potenziare la mobilità ciclistica in Europa, favorendo la produzione di biciclette (così come di componenti e batterie) e sviluppando infrastrutture; non solo piste ciclabili, ma anche hub, stazioni di ricarica e parcheggi.
Prendendo spunto da questa importante notizia, Roberto Sposini, giornalista, chief mobility editor di LifeGate, modera il dibattito che porta in primo piano le diverse visioni e i differenti punti di vista sulle nuove tendenze di mobilità urbana sostenibile degli ospiti in studio – Marco Baldoli, Chief auto officer Europ Assistance Italia; Gabriele Ferrazzano, Head of development smart mobility services Eni; Andrea Giaretta, Regional general manager South Europe Dott e Toni Purcaro, Executive vice president Dekra Group – tra micromobilità elettrica, sharing e pooling, infrastrutture e sicurezza dei nuovi mezzi.
Micromobilità: le nuove tendenze nell’offerta dei prodotti assicurativi
Altra occasione per avviare il dibattito sono state le evidenze emerse dalla prima edizione del Barometro Auto & Mobility realizzato da gruppo Europ Assistance in collaborazione con Ipsos. Tra i dati dell’indagine, emerge che l’Europa e gli italiani, seppur progressivamente, stanno cambiando il loro approccio alla mobilità. L’auto è ancora in testa alle preferenze, ma cresce il numero delle persone che si spostano o che hanno intenzione di aumentare i propri spostamenti a piedi, di chi sceglie mezzi sostenibili come la bicicletta o il monopattino e, in generale, la micromobilità come alternativa. Un altro dato interessante è che i servizi per la mobilità ritenuti più importanti sono l’assistenza stradale insieme al mezzo sostitutivo.
Ma quindi, qual è il nuovo ruolo dell’assistenza e perché è sempre più sentito? A rispondere a questa domanda è Marco Baldoli, Chief auto officer Europ Assistance Italia, che sottolinea come, nonostante mezzi come bicicletta o monopattino non necessitino di una copertura obbligatoria, due terzi degli intervistati si dicono interessati ad averla, soprattutto per l’assistenza stradale che per gli italiani è considerato uno dei servizi più importanti. Addirittura, servizi aggiuntivi come il pick-up & delivery – il servizio che prevede il ritiro e la riconsegna a domicilio del veicolo in caso di malfuzionamento, cambio gomme o manutenzione – sono ritenuti in grado di fare la differenza nella scelta di una compagnia.
Il crescente uso di mezzi di spostamento diversi dall’automobile, poi, influisce sulla tendenza degli italiani a preferire forme di assistenza che non riguardino più solamente il veicolo. In questo contesto, l’offerta dei prodotti di assistenza si sta evolvendo per rispondere a questo nuovo trend, con servizi e soluzioni che vanno incontro alle esigenze della nuova mobilità e focalizzate soprattutto sulla persona, che coprono cioè tutti i suoi spostamenti, indipendentemente dal mezzo usato; per esempio, con forme di coperture su infortuni alla guida non più solo di veicoli di proprietà, ma anche di veicoli in sharing o di micromobilità urbana.
Ci impegniamo a studiare soluzioni che mettano al centro la persona e, come in questo caso, ci consentano anche di supportare la transizione ecologica per assicurare al nostro Pianeta un futuro sempre più sostenibile nel rispetto dell’ambiente.
Proprio in questa direzione si muove e-Go Noproblem, la nuova copertura proposta da Europ Assistance modulabile e dedicata a chi, per i propri spostamenti quotidiani o per attività sportive amatoriali, sceglie un mezzo sostenibile: bicicletta muscolare, e-bike, monopattino elettrico ma anche hoverboard, segway e monowheel. La copertura è prevista sia per i mezzi di proprietà che in sharing o a noleggio.
Micromobilità e sicurezza sulle strade
Quello della sicurezza della micromobilità è un tema che ha acceso un importante dibattito, anche a seguito di episodi di incidenti tragicamente saliti agli onori della cronaca nei mesi scorsi. Come sottolineato da Andrea Giaretta, gli ultimi tre anni hanno visto un’esplosione di micromobilità, anche in sharing. Chiaramente, un maggior numero di mezzi circolanti – in assenza di una normativa chiara – ha coinciso con un aumento del rischio sulle strade.
Ma così come nel numero di veicoli sulle strade, un rapido cambiamento si è verificato anche da un punto di vista normativo. Ad oggi esiste una normativa puntuale, soprattutto nei confronti dei monopattini, che ha permesso un aumento della sicurezza: dati dell’Osservatorio della sharing mobility 2021 e 2022 hanno dimostrato un calo dell’incidentalità dell’80 per cento anno su anno, con numeri sempre più bassi.
Secondo Toni Purcaro, un importante spinta verso la sicurezza dei mezzi in generale, e di micromobilità nello specifico, sarà data dalle nuove tecnologie: basti pensare agli Adas, ovvero sistemi avanzati di assistenza alla guida che aiutano i conducenti e migliorano la sicurezza, con l’auspicio che possano essere presto presenti non solo su veicoli di fascia alta, ma anche su quelli di fascia media ed essere quindi accessibili a tutte le persone.
Verso nuove infrastrutture urbane
E per quanto riguarda le infrastrutture? Senza dubbio, secondo Gabriele Ferrazzano, servono nuovi strumenti per stare al passo con l’aumento dell’uso di veicoli di micromobilità. Le aree di servizio del futuro saranno hub di mobilità in cui le persone potranno trovare non solo diversi vettori energetici adatti alle diverse esigenze (Eni, per esempio, ha già inaugurato il primo punto di rifornimento di idrogeno in Italia presso la nuova stazione di servizio Eni a San Donato Milanese), ma anche veri e propri centri che faciliteranno l’accesso a diversi servizi in un unico luogo, senza che questi siano dislocati in diverse aree nella città (vi si potranno pagare bollettini postali, attivare telepass, ritirare pacchi nei lockers ecc.).
Questo nuovo approccio basato sulla capillarità dei servizi raggiungibili dai cittadini in un arco di tempo ragionevolmente breve, incentiverà sicuramente l’utilizzo di mezzi alternativi in maniera sempre più efficace e permetterà di raggiungere quello che nell’immaginario collettivo sembra essere un concetto ancora troppo lontano, ossia quello delle città dei quindici minuti: città policentriche, accessibili e sostenibili, in cui i cittadini possono trovare tutto a una distanza massima di quindici minuti, a piedi e in bicicletta.
LifeGate Talk: il format
Il format LifeGate talk propone una serie di educational digital talks e dibattiti con ospiti in studio per innescare un confronto sulle maggiori tematiche legate alla mobilità sostenibile e proporre soluzioni alle criticità ad esse legate.