In occasione dello Youth4Climate abbiamo parlato con i delegati del Brasile e i rappresentanti dei popoli indigeni della lotta per proteggere le loro terre.
Dal 28 settembre al 2 ottobre a Milano si sono tenuti i lavori della Youth4Climate, la conferenza di 400 giovani delegati, e della pre-Cop26. Due momenti fondamentali per arrivare pronti all’appuntamento storico con la Cop 26 di Glasgow. La conferenza delle Nazioni Unite sul clima che dovrebbe garantire un impegno maggiore da parte della comunità internazionale nel taglio delle emissioni di CO2, di gas serra, contro la crisi climatica.
Sono stati giorni intensi, in cui i giovani hanno cercato di farsi sentire il più possibile, dentro e fuori dalle mura del centro congressi di Milano. Dentro, con i delegati attivisti che hanno chiesto in ogni modo ai leader internazionali di abbandonare tutti i combustibili fossili, non solo il carbone, entro il 2030. Fuori, con 50mila studenti che hanno aderito allo sciopero per il clima del primo ottobre con annesso corteo che si è snodato per le vie di Milano. Un fiume di ragazzi che avevano chiaro il loro obiettivo: giustizia climatica. E avevano chiaro anche i tempi per raggiungerlo: ora.
Tra i 50mila anche le leader internazionali del movimento di Fridays for future. Tre ragazze, la milanese Martina Comparelli, la svedese Greta Thunberg e l’ugandese Vanessa Nakate.
Abbiamo seguito i lavori in città passo passo. E il risultato è tutto in questo video che speriamo possa dare anche a voi quell’entusiasmo e quella speranza necessarie per raggiungere il traguardo. Perché un altro mondo non solo è possibile, ma è necessario.