- Durante la parata in occasione del 9 maggio, il presidente russo Vladimir Putin ha fatto diversi parallelismi tra la Seconda Guerra Mondiale e il conflitto attualmente in corso in Ucraina.
- Si è rivolto ai soldati dicendo loro che stanno combattendo per gli stessi motivi dei loro padri e nonni.
- Putin ha poi parlato di una “minaccia inaccettabile” da parte della Nato e dell’Ucraina che starebbe compromettendo la sicurezza dei confini russi.
Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto un discorso dalla Piazza Rossa in occasione del 9 maggio, data che nel paese celebra la fine della Seconda Guerra Mondiale e la vittoria dell’esercito russo. Come in molti avevano previsto, non c’è stato nessun annuncio importante per quanto riguarda l’invasione dell’Ucraina, cominciata il 24 febbraio e giunta ormai al suo 75esimo giorno. Putin ha parlato di una “decisione forzata, ma corretta”, come aveva già fatto in passato.
Cosa ha detto Vladimir Putin durante il discorso per la parata del 9 maggio
Rivolgendosi ad un pubblico di oltre diecimila soldati, il leader del Cremlino ha fatto diversi parallelismi tra il conflitto mondiale e quello attualmente in corso in Ucraina. “L’orrore della Seconda Guerra Mondiale non deve ripetersi”, ha esordito. “State combattendo per gli stessi motivi dei vostri padri e dei vostri nonni. La difesa della madrepatria […] è sempre stata sacra. E ora combattete per la nostra gente del Donbass. Per la sicurezza della nostra patria, la Russia”.
Putin ha parlato di una “minaccia inaccettabile” da parte della Nato e dell’Ucraina che starebbe compromettendo la sicurezza dei confini russi. “Mi rivolgo alle nostre forze armate e alle milizie del Donbass: voi combattete per la sicurezza della patria e per il futuro”, affinché “non ci sia posto nel mondo per i criminali nazisti”, ha dichiarato, per poi proseguire ringraziando i soldati che in questi mesi sono impegnati nel conflitto in Ucraina.
Putin ha anche parlato delle perdite subite dal suo esercito, sottolineando come la morte di ogni soldato sia una “perdita irreparabile”. Il governo avrebbe pronta un’assistenza statale da dare ai figli dei militari uccisi nel conflitto. Secondo la Nato sarebbero almeno 40mila i soldati morti, feriti, catturati o dispersi durante i combattimenti, ma il governo di Mosca non ha ancora rilasciato dati ufficiali.
Dopo aver osservato un minuto di silenzio per le vittime di entrambi i conflitti, Vladimir Putin ha parlato di una Russia unita e multietnica. “Soldati e ufficiali provenienti da molte regioni diverse della nostra madrepatria sono qui, uno a fianco dell’altro, anche coloro che sono arrivati direttamente dal Donbass, dalle zone di guerra. […] Oggi i nostri guerrieri di etnie diverse combattono insieme. Si proteggono a vicenda dai proiettili, come fratelli. Ed è questa la forza della Russia. La forza imbattibile della nostra nazione multietnica”.
Anche Volodymyr Zelensky ha parlato in occasione del 9 maggio
Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha registrato un video, postato poi sui suoi canali social, nel quale ricorda il giorno della vittoria sul regime nazista. Il paragone tra Vladimir Putin e Adolf Hitler, seppur non esplicito, è chiaro: “Solo un pazzo può sperare di ripetere 2194 giorni di guerra, colui che sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto”, afferma nel video che lo ritrae mentre cammina nel viale Khreschatyk, nella capitale Kiev.
Zelensky ha poi affermato che l’Ucraina avrebbe presto festeggiato due giorni della vittoria. “Stiamo lottando per la libertà dei nostri figli, e quindi vinceremo. Non dimenticheremo mai cosa hanno fatto i nostri antenati durante la Seconda Guerra Mondiale, in cui morirono più di otto milioni di ucraini. Molto presto ci saranno due giorni della vittoria in Ucraina. E qualcuno non ne avrà nessuno”.