L’anarchico Alfredo Cospito è da quasi sei mesi in sciopero della fame per chiedere l’abolizione del 41bis. Ripercorriamo la sua intricata vicenda giudiziaria.
Tra il 6 e il 9 giugno, i cittadini dell’Unione europea sono chiamati alle urne per scegliere chi li rappresenterà nel prossimo Europarlamento. Dalle ultime elezioni nel 2019 sembra passata un’eternità e, in effetti, il mondo è cambiato radicalmente. Da allora l’Unione europea ha dovuto affrontare una serie di sfide: la pandemia e il suo enorme contraccolpo economico, l’invasione della Russa in Ucraina e la conseguente crisi energetica, lo scandalo del Qatargate, l’aumento del costo della vita e, infine, lo scoppio della crisi mediorientale. Una serie di sfortunati eventi che hanno contribuito a fare dell’ultima legislatura europea un percorso ad ostacoli.
Se l’Unione ha dato prova di resilienza e determinazione nell’affrontare la pandemia, sta facendo molta più fatica a trovare una posizione unitaria nell’affrontare il mutato scenario internazionale. Ed è qui che sorge una domanda spontanea: che Europa è quella che tra pochi giorni è chiamata al voto, l’appuntamento più importante? Matteo Suanno, giornalista di LifeGate, ne parla con Antonio Villafranca, vicepresidente e direttore della ricerca dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi).