Nello spot Madre Natura – interpretata dall’attrice Olivia Spencer – è una boss determinata in grado di fare il bello e il cattivo tempo, letteralmente.
Nella sfida globale della transizione ecologica oggi le imprese giocano un ruolo cruciale. In questo scenario, la storica multinazionale Whirlpool Corporation ha scelto di fare la sua parte, con un impegno a 360 gradi nella sostenibilità che punta a un numero chiave: lo zero. Tra gli obiettivi più ambiziosi annunciati dall’azienda c’è infatti quello del net zero, con cui il colosso degli elettrodomestici vuole azzerare le emissioni nette nei suoi stabilimenti e nelle sue attività entro il 2030. Ciò significa ridurre tutte le emissioni dirette (Scope 1) e quelle indirette legate all’utilizzo di energia (Scope 2), coinvolgendo oltre 30 dei siti industriali e di distribuzione di Whirlpool Corporation, che è presente con 57 location in 13 Paesi e conta 78mila impiegati nel mondo. In questo modo l’azienda anticipa di vent’anni la visione strategica dell’Europa di “un’economia prospera, moderna, competitiva e climaticamente neutra entro il 2050” in linea con gli obiettivi stabiliti dall’Accordo di Parigi.
Whirlpool EMEA, un esempio virtuoso
A parlarci dell’ambizioso impegno di Whirlpool è stato Vittorio Labbruzzo, responsabile Environment, health, safety and sustainability Whirlpool EMEA (Europe Middle East and Africa), che abbiamo incontrato presso lo storico stabilimento italiano di Cassinetta di Biandronno, nel varesotto. “L’annuncio del net zero entro il 2030 arriva in un anno critico per la lotta ai cambiamenti climatici”, spiega, accompagnandoci all’interno delle fabbriche dedicate al Refrigeration (produzione di frigoriferi) e al Microwave (destinata ai microonde). Sono due delle tre fabbriche poste all’interno di quella che è di fatto una piccola “cittadella dell’elettrodomestico”, estesa su oltre 1,2 milioni di metri quadrati di superficie (che include l’area verde della palude, la parte di fabbrica e la parte industriale) e con più di duemila lavoratori impiegati.
E proprio l’Italia (dove sono presenti cinque impianti Whirlpool) e la regione EMEA nel suo insieme, giocheranno un ruolo fondamentale in questo processo virtuoso. Prosegue Labbruzzo: “Per poter raggiungere l’ambizioso obiettivo di essere net zero nel 2030, faremo leva su alcuni processi che abbiamo già attivato nel corso degli anni, come la transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. Abbiamo già degli esempi in Whirlpool EMEA, come il nostro sito nel Regno Unito che acquista il cento per cento di energia elettrica da fonti rinnovabili, e continueremo a spingere per garantire la transizione da combustibile fossile che ad oggi è una delle sfide principali”.
Per riuscire nella grande impresa di azzerare le emissioni nette di CO2, Whirlpool lavorerà a livello globale su più fronti: portando avanti un piano incentrato sulle energie da fonti rinnovabili (tra cui installazione di pale eoliche e pannelli solari), proseguendo nella riduzione del consumo di energia e acqua necessarie per produrre un singolo elettrodomestico (che ha già raggiunto livelli straordinariamente bassi) e stipulando accordi di acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili finanziando l’installazione di parchi eolici e solari che forniranno energie rinnovabili alle comunità di tutto il mondo.
Obiettivo zero waste
Un altro zero importante da raggiungere in un’ottica di sviluppo sostenibile riguarda lo smaltimento dei rifiuti. È lo standard dello zero waste to landfill, ovvero degli zero rifiuti in discarica, che punta in primis all’eliminazione o alla riduzione a monte degli scarti, per poi passare al riuso, al riciclo e, infine, laddove non si siano potuti implementare gli step precedenti, al recupero di energia termica. Anche in questo caso Whirlpool EMEA ha già raggiunto obiettivi importanti.
“Ridurre la nostra impronta ambientale attraverso l’obiettivo del net zero si riflette anche nel nostro impegno nel portare gli impianti allo zero waste to landfill, secondo lo standard UL, al quale facciamo riferimento”, spiega Labbruzzo. “Attualmente tutti i nostri siti in EMEA sono al rating Gold, che in numeri significa che almeno il 95 per cento dei nostri rifiuti non viene inviato in discarica, ma viene riutilizzato, riciclato o recuperato”.
E proprio in questo ambito il sito di Cassinetta ha già ottenuto livelli di eccellenza. Prosegue Labbruzzo, mostrandoci la minuziosa separazione degli scarti operata in ogni postazione di lavoro: “Se guardiamo all’Italia il sito di Cassinetta, che ci ospita oggi, è uno dei più virtuosi rispetto agli obiettivi del zero waste to landfill, con un tasso di recupero riciclaggio e riutilizzo del 98 per cento”.
Il miglioramento continuo come strategia aziendale
Quello per l’ambiente è uno sforzo che parte da lontano in Whirlpool che già oltre 50 anni fa aveva istituito il suo primo dipartimento per la sostenibilità, come ricordato da Marc Bitzer, presidente e ad di Whirlpool Corporation: “Il nostro impegno per raggiungere zero emissioni nette è una pietra miliare importante nel nostro sforzo continuo per migliorare la vita in casa, proteggendo il pianeta e le comunità”.
Al centro di questo sforzo, che punta su qualità ed efficienza, Whirlpool persegue un miglioramento continuo del processo produttivo, con risultati siglati dal World Class Manufacturing, un metodo adottato da molti tra i più importanti produttori del settore manifatturiero mondiale. Spiega Labbruzzo: “Relativamente al miglioramento continuo che portiamo avanti nei nostri siti produttivi, già da anni siamo all’interno del programma World Class Manufacturing che punta a far progredire i nostri sistemi di produzione, attraverso l’innovazione ed eliminando tutte le perdite, incluse le inefficienze energetiche e le emissioni”.
Innovazione e shift tecnologico
L’obiettivo di essere net zero al 2030 pone Whirlpool davanti a delle sfide importanti sul breve e sul lungo periodo, come sottolineato da Labbruzzo: “Dovremo guardare a degli step improvement che ci facciano fare un balzo in avanti. Questo vuol dire che dovremo puntare su innovazione e demetanizzazione”. Uno degli elementi chiave sul quale l’azienda fa leva in questo processo è il coinvolgimento dell’intera organizzazione: “La sostenibilità, così come la sicurezza e la qualità, deve essere insita nel nostro operare di ogni giorno. Attraverso i nostri programmi di coinvolgimento e di miglioramento continuo rendiamo partecipi tutte le persone all’interno delle fabbriche, che sono chiamate a segnalarci situazioni migliorabili, eventuali perdite e possibilità di efficientamento attraverso dei suggerimenti o raccolte attraverso un programma di audit interni di sicurezza o di ambiente. Questo ci permette di far sì che gli obiettivi aziendali diventino obiettivi personali, nell’interesse di tutti”. Perché la sfida della sostenibilità è un gioco di squadra che si può vincere soltanto insieme.