La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
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La riserva naturale di Tien Hai è salva: il primo ministro del Vietnam si è opposto a un progetto immobiliare che ne avrebbe compromesso la biodiversità.
Nel cuore del Vietnam settentrionale, una battaglia ambientale è giunta a una conclusione sorprendente. Infatti, il primo ministro vietnamita Pham Minh Chinh ha firmato una legge per garantire la conservazione totale della riserva naturale di Tien Hai. Qual è la sorpresa? La sua tutela, finora, era a rischio.
Situata nella pittoresca provincia costiera di Thai Binh, la riserva è stata al centro di una controversia nel 2023, quando il governo provinciale annunciò un piano per ridurre la sua area protetta di quasi il 90 per cento, riducendosi da 12.500 a 1.230 ettari. Tale mossa avrebbe aperto la strada alla conversione di vaste estensioni di terra in un complesso residenziale, turistico (con tanto di campi da golf) chiamato “area urbana ecologica Con Vanh”.
L’area fa parte della più ampia Riserva della Biosfera del Delta del Fiume Rosso, riconosciuta dall’Unesco per la sua eccezionale biodiversità e come importante sito di migrazione per numerose specie di uccelli. Quando il ministero delle Risorse Naturali e dell’Ambiente e il ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale hanno respinto il piano di Thai Binh, sottolineando la violazione della legge sulla protezione e lo sviluppo delle foreste, è diventato chiaro che la battaglia per la conservazione stava guadagnando slancio.
Al centro di questa lotta c’è stato Trinh Le Nguyen, il direttore esecutivo dell’ong ambientalista People and nature reconciliation (PanNature), il quale ha coordinato gli sforzi di sensibilizzazione sull’importanza ecologica di Tien Hai. Grazie al suo lavoro e alla mobilitazione dell’opinione pubblica, inclusi gli esperti che si sono espressi contro la conversione della riserva, la voce di protesta è diventata troppo potente per essere ignorata.
“Questo è certamente un passo positivo per la conservazione, specialmente per gli ecosistemi meno conosciuti come le zone umide, che sono viste come terre desolate da molte persone”, ha detto Nguyen alla testata giornalistica Mongabay. “Dovremmo anche lodare il governo per aver ascoltato le nostre voci”. Infatti, il piano futuro del governo di Thai Binh di condurre ricerche sulla vegetazione dell’estuario e sull’ecosistema delle mangrovie dell’area dimostra un impegno tangibile verso la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente.
Ora i vietnamiti possono esultare per la vittoria che non riguarda solo Tien Hai, ma si estende a tutti coloro che hanno lottato per proteggere la bellezza naturale del Vietnam. Il governo ha assunto una netta inversione di tendenza rispetto al precedente piano di sviluppo della regione. Un richiamo potente, che invita a considerare attentamente l’impatto delle politiche governative sull’ambiente e la responsabilità verso la preservazione del nostro pianeta.
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