Eccoci arrivati all’annuncio dei vincitori del premio Nobel 2023, il prestigioso riconocimento fondato nel 1895 dal chimico Alfred Nobel. L’onorificenza viene attribuita ogni anno dalla fondazione che porta il suo nome a personalità viventi che hanno ottenuto traguardi importanti nel progresso del sapere in ambito scientifico e umanistico. La ratio originaria del Nobel è quella di premiare gli autori di ricerche, scoperte, invenzioni e opere letterarie in grado di apportare un cambiamento nelle nostre società, in modo da produrre “maggiori benefici all’umanità”.
I premi assegnati dalla Fondazione Nobel riguardano traguardi scientifici nel campo della fisica, chimica e medicina, opere e teorie per quanto riguarda la letteratura e l’economia, oltre agli sforzi di coloro i quali si siano messi in luce per favorire la pace tra i diversi popoli.
L’assegnazione dei premi Nobel è ad appannaggio di apposite commissioni istituite all’interno di diversi soggetti. Per esempio, l’Accademia reale svedese delle scienze è responsabile del Nobel per la fisica, per la chimica e per l’economia; il Karolinska Institutet di quello per la medicina e l’Accademia svedese del premio Nobel per la letteratura. Fa invece eccezione il Nobel per la Pace, che viene assegnato da un apposito comitato norvegese, composto da cinque persone scelte dal Parlamento di Oslo.
Alle 13:00 giovedì 5 ottobre, l’Accademia reale svedese delle scienze ha assegnato il premio Nobel per la Letteratura. Qui il momento dell’annuncio.
Il programma delle assegnazioni del premio Nobel 2023
I vincitori del premio Nobel 2023 saranno annunciati durante l’arco della settimana e si concluderanno lunedì 9 ottobre con il premio Nobel per l’Economia. Sarà possibile seguire tutte le assegnazioni attraverso la diretta organizzata direttamente dalla fondazione. Come da tradizione, la consegna ufficiale e solenne avviene il 10 dicembre, anniversario della morte di Alfred Nobel.
- Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina – Lunedì 2 Ottobre, ore 11:30
- Premio Nobel per la Fisica – Martedì 3 Ottobre, ore 11:45
- Premio Nobel per la Chimica – Mercoledì 4 Ottobre, ore 11:45
- Premio Nobel per la Letteratura – Giovedì 5 Ottobre, ore 13:00
- Premio Nobel per la Pace – Venerdì 6 ottobre, ore 11:00
- Premio Nobel per l’Economia – Lunedì 9 ottobre, ore 11:45
Chi ha ricevuto il premio Nobel 2023 per la Medicina
I vincitori del premio Nobel 2023 per la Fisiologia e la Medicina sono Katalin Karikó e Drew Weissman “per le loro scoperte che hanno reso possibile lo sviluppo di efficaci vaccini a base di mRNA contro il COVID-19”. Lo ha deciso l’Assemblea del Nobel presso il Karolinska Institutet. Gli studi di Karikó e Weissman hanno hanno modificato radicalmente la comprensione di come la molecola di Rna messaggero interagisce con il sistema immunitario. “Con una rapidità senza precedenti, un vaccino diretto contro una delle più grandi minacce alla salute umana dei tempi moderni”, ha aggiunto la Fondazione Nobel nella cosegna del premio.
Karikó, 68 anni, è la tredicesima donna a ricevere il Nobel per la Medicina, ricevuto insieme al collega americano Drew Weissman. Mentre è la seconda volta che questo premio viene assegnato per studi che riguardano un vaccino. Prima della tecnologia dell’Rna messaggero che ha reso possibile il vaccino anti Covid-19, nel 1951 era stato premiato Max Theiler per avere messo a punto il vaccino contro la febbre gialla.
Chi ha ricevuto il premio Nobel 2023 per la fisica
Martedì 3 ottobre l’Accademia reale svedese delle scienze ha assegnato il premio Nobel per la fisica per il 2023 gli scienziati Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier “per i metodi sperimentali che generano impulsi di luce ad attosecondi per lo studio della dinamica degli elettroni nella materia”.
Si tratta di un premio conferito quasi ininterrottamente dal 1901 ad oggi, che nel tempo ha sancito il genio di scienziati del calibro di Albert Einsten e Marie Curie, la prima donna in assoluto a vincere un Nobel, nel 1903. Lo scorso anno il premio è andato al trittico formato dal francese Alain Aspect, lo statunitense John F. Clauser e l’austriaco Anton Zeilinger per i loro esperimenti sui fotoni entangled. I tre sono succeduti all’italiano Giorgio Parisi, premiato nel 2021.
Chi ha ricevuto il premio Nobel 2023 per la Chimica
Alle 11:45 di oggi, mercoledì 4 ottobre, l’Accademia reale svedese delle scienze ha assegnato il premio Nobel per la Chimica 2023 a Moungi G. Bawendi, Louis E. Brus e Alexei I. Ekimov “per la scoperta e la sintesi dei punti quantici”.
I quantum dot sono nanoparticelle così piccole al punto che le loro dimensioni determinano le loro proprietà, a partire dal colore, secondo le leggi della fisica quantistica. Sono i più piccoli componenti finora noti nel mondo delle nanotecnologie e le loro possibili applicazioni vanno dai televisori alle lampade a Led, fino ai sensori utilizzati nella biomedicina. La scoperta dei punti quantici ha segnato una rivoluzione nella chimica: prima delle nanotecnologie le proprietà degli elementi erano legate solo al numero di elettroni, ma con l’arrivo delle nanoparticelle sono entrate in gioco le leggi della fisica quantistica. Oggi i punti quantici illuminano i monitor dei pc e gli schermi Qles (quantum dot led) delle tv, sono anche alla base di alcune lampade a Led e di sensori per studiare i tessuti biologici. Nel futuro di questa tecnologia ci sono dispositivi elettronici flessibili, sensori miniaturizzati, celle solari più sottili e comunicazioni quantistiche.
Si tratta 115esimo premio per questa categoria nella storia dei Nobel. Prima di oggi, infatti, dal 1901 al 2022, infatti, erano stati assegnati 114 premi a 191 vincitori. Una di questi fu Marie Curie nel 1911, premiata per le sue scoperte degli elementi del polonio e del radio, che permisero di avviare i primi studi al mondo sulla cura delle neoplasie mediante l’uso di isotopi radioattivi.
Chi ha ricevuto il premio Nobel 2023 per la Letteratura
Giovedì 5 ottobre, l’Accademia reale svedese delle scienze ha assegnato il premio Nobel 2023 per la Letteratura a Jon Fosse, premiato “per le sue opere innovative e la sua prosa che danno voce all’indicibile”.
Fosse è nato a Haugesund, in Norvegia, il 29 settembre del 1953. Tra le sue opere più importanti c’è Melancholia I, pubblicata nel 1995 e edito in Italia da Fandango libri. Le sue ultime opere sono pubblicate da La nave di Teseo. Dal suo debutto, avvenuto nel 1983, ha spaziato tra diversi generi, dal racconto alla poesia, fino alla saggistica.
Dal 1901 ad oggi, questo riconoscimento ha premiato alcuni degli artisti più eccezionali che abbiano contrassegnato il secolo scorso e quello in cui ci troviamo: da Thomas Mann a George Bernard Shaw, da William Faulkner a Ernest Hemingway, passando per gli italiani Luigi Pirandello ed Eugenio Montale e perfino, nel 1953, Winston Churchill – “per la sua padronanza delle descrizioni storiche e biografiche, nonché per la brillante oratoria in difesa ed esaltazione dei valori umani” – fino ad arrivare ai più contemporanei Wole Soyinka, Kazuo Ishiguro, Bob Dylan e Abdulrazak Gurnah.
Chi ha ricevuto il premio Nobel 2023 per la Pace
Venerdì 6 ottobre il comitato del premio Nobel per la Pace di Oslo il Comitato norvegese per il Nobel ha assegnato il Premio Nobel per la pace 2023 a Narges Mohammadi per la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e per la promozione dei diritti umani e della libertà per tutti. La sua coraggiosa lotta ha comportato enormi costi personali, spiega il Comitato nelle motivazioni: complessivamente, il regime l’ha arrestata 13 volte, condannata cinque volte e condannata a un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate. La signora Mohammadi è tuttora in prigione.
Con Narges Mohammadi, il Comitato ha voluto premiare tutta la protesta della società civile iraniana, divampata dopo che nel settembre 2022 una giovane donna curda iraniana, Mahsa Jina Amini, è stata uccisa mentre era sotto custodia della polizia morale. La sua uccisione ha innescato le più grandi manifestazioni politiche contro il regime teocratico iraniano da quando è salito al potere nel 1979. Con lo slogan Donna –Vita –Libertà, centinaia di migliaia di iraniani hanno preso parte a proteste pacifiche contro la brutalità e l’oppressione delle donne da parte delle autorità. Il regime ha represso duramente le proteste: oltre 500 manifestanti sono stati uccisi. Migliaia sono rimasti feriti, molti dei quali sono rimasti accecati dai proiettili di gomma sparati dalla polizia. Almeno 20mila persone sono state arrestate e tenute in custodia dal regime. Proprio in questi giorni, un caso simile di una ragazza sedicenne picchiata e finita in coma probabilmente per il stile occidentale, potrebbe portare a una recrudescenza delle proteste e della repressione.
Chi ha ricevuto il premio Nobel 2023 per l’Economia
Un premio Nobel all’economia dedicato al gender gap. Il prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno dall’Accademia reale svedese delle Scienze è andato alla statunitense Claudia Goldin, dell’Università di Harvard, “per aver migliorato la nostra comprensione dei risultati del mercato del lavoro femminile”. Claudia Goldin, una storica economica ed economista del lavoro americana, è co-direttrice dell’Economy Study Group dell’Nber Gender ed è stata direttrice del programma Development of the American Economy dell’NBER dal 1989 al 2017.
Alle sue ricerche si deve il primo resoconto completo dei guadagni delle donne e della partecipazione femminile al mercato del lavoro nel corso dei secoli. La sua ricerca rivela le cause del cambiamento, nonché le principali fonti del rimanente divario di genere. Goldin ha messo nero su bianco che le donne sono ampiamente sottorappresentate nel mercato del lavoro globale e, quando lavorano, guadagnano meno degli uomini. Claudia Goldin ha esplorato gli archivi e raccolto oltre 200 anni di dati provenienti dagli Stati Uniti, al fine di dimostrare come e perché le differenze di genere nei guadagni e nei tassi di occupazione sono cambiate nel tempo.
Goldin, spiega l’Accademia reale delle Scienze, ha dimostrato che nonostante la modernizzazione, la crescita economica e la crescente percentuale di donne occupate nel XX secolo, per un lungo periodo di tempo il divario retributivo tra donne e uomini difficilmente si è colmato. Secondo Goldin, parte della spiegazione è che le decisioni educative, che influiscono sulle opportunità di carriera per tutta la vita, vengono prese in età relativamente giovane. Se le aspettative delle giovani donne sono formate dalle esperienze delle generazioni precedenti – ad esempio, le loro madri, che sono tornate al lavoro solo quando i figli sono cresciuti – allora lo sviluppo sarà lento.
Storicamente, parte del divario di genere nei guadagni potrebbe essere spiegato da differenze nell’istruzione e nelle scelte professionali. Tuttavia, Goldin ha dimostrato che la maggior parte di questa differenza di reddito è ora tra due donne che svolgono la stessa occupazione e che in gran parte si verifica con la nascita del primo figlio. “Comprendere il ruolo delle donne nel mondo del lavoro è importante per la società. Grazie alla ricerca innovativa di Claudia Goldin ora sappiamo molto di più sui fattori sottostanti e su quali ostacoli potrebbe essere necessario affrontare in futuro”, ha spiegato Jakob Svensson, presidente del comitato del Premio per le scienze economiche.
Siamo anche su WhatsApp.
Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.