La violenza e l’umorismo della natura nella foto vincitrice del Wildlife photographer of the year 2019

16 ottobre 2019,

Il Museo di Storia naturale di Londra ha annunciato le foto vincitrici del prestigioso concorso dedicato alla fotografia naturalistica.

La violenza e l’umorismo della natura nella foto vincitrice del Wildlife photographer of the year 2019

Una volpe tibetana a caccia di una marmotta nella foto vincitrice del Wildlife Photographer of the Year 2019 © Yongqing Bao/Wildlife Photographer of the Year

Il terrore di una marmotta e la determinazione di una volpe tibetana (Vulpes ferrilata), che esemplificano la darwiniana lotta per la sopravvivenza e l’eterna comunione tra vita e morte, sono stati immortalati nel momento perfetto da Yongqing Bao, che con questa fotografia si è aggiudicato il premio principale del concorso Wildlife photographer of the year 2019. Dalla foto, scattata tra le praterie alpine dei monti Qilian, sull’altopiano del Tibet, traspaiono chiaramente il terrore del roditore, che assume un’espressione grottesca che a prima vista può suscitare ilarità, e lo straordinario sforzo del predatore, che in quell’attacco ha riposto parte delle possibilità di sopravvivenza sue e della sua prole. In questo caso la sorte ha sorriso alla volpe, che ha catturato la marmotta e portato la preda dai suoi cuccioli, in attesa nella tana.

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“Fotograficamente, è semplicemente il momento perfetto”, ha commentato il presidente della giuria del Wildlife photographer of the year, Roz Kidman Cox. Oltre allo scatto di Bao, sono state premiate altre diciotto fotografie, scelte per la loro creatività, originalità ed eccellenza tecnica, che mostrano l’impareggiabile capacità del mondo naturale di lasciarci immancabilmente a bocca aperta.

Stefan Christmann - Wildlife Photographer of the Year

Vincitrice del premio Wildlife Photographer of the Year portfolio award, questa foto ritrae oltre cinquemila pinguini imperatori maschi rannicchiati per proteggersi dal vento gelido che spazza la baia di Atka in Antartide. Ogni maschio tiene al riparo tra le proprie zampe un uovo, nel tentativo di proteggerlo dal più rigido inverno del pianeta. La sopravvivenza per questi uccelli dipende dalla cooperazione © Stefan Christmann/Wildlife Photographer of the Year

Riccardo Marchegiani - Wildlife Photographer of the Year

L’italiano Riccardo Marchegiani si è aggiudicato il premio per la categoria 15-17 anni grazie a questa foto, scattata all'alba sull'altopiano nel parco nazionale dei monti Simien, in Etiopia, che ritrae una femmina di gelada con il suo piccolo avvinghiato al ventre © Riccardo Marchegiani/Wildlife Photographer of the Year

Jérémie Villet - Wildlife Photographer of the Year

Questa immagine, che si è aggiudicata il Rising star portfolio award, fa parte di una sequenza di foto e mostra due maschi di bighorn bianco (Ovis dalli), pecora di montagna nordamericana, immobili su un pendio nevoso spazzato dal vento al termine di un duro scontro durante la stagione degli amori, tra le montagne dello Yukon © Jérémie Villet/Wildlife Photographer of the Year

Jasper Doest - Wildlife Photographer of the Year

Intitolata Show time, la foto di Jasper Doest ha vinto il Wildlife Photojournalist Story Award raccontando la storia di Riku, macaco giapponese legalmente catturato in natura che per diciassette anni, tre volte al giorno, è stato costretto ad esibirsi in scenette comiche di fronte a un grande pubblico al teatro Nikkō Saru Gundan, a nord di Tokyo. Il fascino di queste esibizioni contemporanee, ha spiegato l’autore della foto, risiede nell'aspetto antropomorfo dei macachi addestrati, invariabilmente vestiti con abiti umani, che si muovono sul palco eseguendo acrobazie © Jasper Doest/Wildlife Photographer of the Year

Luis Vilariño - Wildlife Photographer of the Year

Grazie a questa suggestiva immagine aerea delle lingue di lava fuoriuscite dal vulcano hawaiano Kîlauea e dirette nell'oceano Pacifico, lo spagnolo Luis Vilariño Lopez ha vinto la categoria Earth’s Environments © Luis Vilariño/Wildlife Photographer of the Year

Alejandro Prieto - Wildlife Photographer of the Year_1

Un altro migrante escluso è il titolo di questa suggestiva immagine, che ha vinto il premio della categoria Wildlife photojournalism, single image, e che ritrae l’enorme immagine di un giaguaro maschio proiettata su una sezione del muro di confine che separa Stati Uniti e Messico. Un tempo questi grandi felini erano diffusi anche negli Stati Uniti sudoccidentali ma nell’ultimo secolo, a causa della caccia e della perdita di habitat, la specie si è praticamente estinta negli Usa. Oggi si sa che due giaguari maschi abitano i confini del New Mexico e dell'Arizona, anche per questo costruire un muro che separa i due paesi è una pessima idea. La foto simboleggia l’impatto del muro sulla fauna selvatica © Alejandro Prieto/Wildlife Photographer of the Year

Zorica Kovacevic - Wildlife Photographer of the Year

Questo cipresso di Monterey, situato a nella riserva naturale dello stato di Point Lobos, California, è ricoperto da uno strato spugnoso arancione, che gli conferisce un aspetto unico, costituito da una massa di alghe verdi colorate da pigmenti carotenoidi. Questo fenomeno si verifica sui cipressi di Monterey solo a Point Lobos, per via di particolari condizioni ambientali © Zorica Kovacevic/Wildlife Photographer of the Year

Max Waugh - Wildlife Photographer of the Year

Lo statunitense Max Waugh ha vinto il premio della categoria Black and white winner grazie alla foto di un bisonte nel bel mezzo di una tormenta di neve nel parco nazionale di Yellowstone. Riducendo la velocità dell'otturatore Waugh ha ottenuto un effetto sfumatura creando un'immagine astratta che unisce l'immobilità dell'animale al movimento della nevicata © Max Waugh/Wildlife Photographer of the Year

Charlie Hamilton James - Wildlife Photographer of the Year

I ratti grigi, originari delle steppe asiatiche, hanno conquistato Europa e America viaggiando con i commercianti e oggi le popolazioni di topi urbani stanno crescendo rapidamente. Questi roditori, intelligenti e sociali, si sono perfettamente adatti alla vita in città, come testimonia la fotografia vincitrice della categoria Urban Wildlife © Charlie Hamilton James/Wildlife Photographer of the Year

David Doubilet - Wildlife Photographer of the Year

Intitolata Il giardino delle anguille, l’immagine vincitrice della categoria Under water mostra una grande colonia di anguille al largo di Dauin, nelle Filippine. Appartenenti alla famiglia dei Congridae, questi pesci ossei formano fitte colonie di individui infossati nella sabbia con la parte caudale © David Doubilet/Wildlife Photographer of the Year

Daniel Kronauer - Wildlife Photographer of the Year

Daniel Kronauer ha fotografato questa grande colonia di formiche legionarie nel nord-est della Costa Rica. Gli insetti hanno utilizzato i propri corpi per costruire un bivacco diurno per ospitare la regina e le larve formando una vera e propria impalcatura simile, ha affermato l’autore della foto, a una cattedrale vivente a tre navate © Daniel Kronauer/Wildlife Photographer of the Year

Thomas Easterbrook - Wildlife Photographer of the Year

Thomas Easterbrook ha vinto il premio riservato ai giovani fotografi di età non superiore ai dieci anni immortalando una sfinge del galio mentre aspira il nettare dei fiori con la sua lunga proboscide © Thomas Easterbrook/Wildlife Photographer of the Year

Yongqing Bao - Wildlife Photographer of the Year

Era l'inizio della primavera sulle praterie alpine dell'altopiano del Tibet e faceva ancora molto freddo. La marmotta, ha riferito il fotografo, aveva fame e, nonostante la minaccia della volpe, si era avventurata fuori dalla sua tana in cerca piante, scelta che si rivelerà fatale © Yongqing Bao/Wildlife Photographer of the Year

Ingo Arndt - Wildlife Photographer of the Year

La foto chiamata The equal match ha vinto la categoria Mammals behavior e documenta l’attacco di un puma ai danni di un guanaco nella regione di Torres del Paine in Patagonia, Cile. Il camelide è però riuscito a divincolarsi e darsi alla fuga. Per i puma quattro cacce su cinque finiscono così, senza successo, ha spiegato Ingo Arndt, che ha trascorso sette mesi seguendo questi grandi felini in Patagonia © Ingo Arndt/Wildlife Photographer of the Year

Audun Rikardsen - Wildlife Photographer of the Year

Per realizzare questa foto, scattata nella Norvegia settentrionale, Audun Rikardsen ha installato una macchina fotografica dotata flash e sensore di movimento sul ramo di un vecchio albero, riuscendo a ottenere uno scatto suggestivo di un’aquila reale mentre atterra © Audun Rikardsen/Wildlife Photographer of the Year

Ripan Biswas - Wildlife Photographer of the Year

Un piccolo ragno della famiglia dei Tomisidi è protagonista della foto vincitrice della categoria Animal portraits. L’aracnide, fotografato da Ripan Biswas nel parco nazionale indiano di Buxa, stava imitando con nell’aspetto una formica con sorprendente abilità, per infiltrarsi nella colonia e cibarsi di formiche © Ripan Biswas/Wildlife Photographer of the Year

Manuel Plaickner - Wildlife Photographer of the Year

Scattata in Alto Adige da Manuel Plaickner, la fotografia intitolata Pondworld si è aggiudicata il premio per la categoria Amphibians and reptiles behaviour. L’immagine subacquea ritrae diversi esemplari di Rana temporaria e numerose uova. Sebbene questi anfibi siano diffusi in tutta Europa, si ritiene che il numero sia in calo e che le popolazioni locali siano minacciate, principalmente a causa del degrado dell'habitat e delle malattie © Manuel Plaickner/Wildlife Photographer of the Year

Cruz Erdmann - Wildlife Photographer of the Year

Un calamaro di Lesson mentre emette bagliori variopinti nelle acque dell'Indonesia è il protagonista della foto scattata dal giovane Cruz Erdmann, che ha vinto il premio dedicato ai fotografi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni © Cruz Erdmann/Wildlife Photographer of the Year

Shangzhen Fan - Wildlife Photographer of the Year

Una piccola mandria di antilopi tibetane (Pantholops hodgsonii) lascia una scia di impronte su un pendio velato di neve nel deserto di Kumukuli, nella riserva naturale cinese di Altun Shan. Queste antilopi sono adattate a vivere ad alta quota e possono sopravvivere in aree in cui le temperature scendono a -40 gradi. Un tempo la specie frequentava in gran numero l’altopiano tibetano, ma la caccia commerciale negli anni '80 e '90, a causa della pelle molto ambita di questi animali, ha causato un tracollo delle popolazioni, lasciandone solo 70mila esemplari. Oggi, grazie alla protezione rigorosa, le antilopi tibetane sono in lieve aumento © Shangzhen Fan/Wildlife Photographer of the Year

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Il ruolo della fotografia nella conservazione

Quest’anno la giuria del concorso dedicato alla fotografia naturalistica, organizzato dal Museo di Storia naturale di Londra e giunto alla cinquantacinquesima edizione, ha dovuto valutare oltre 48mila fotografie realizzate da professionisti e amatori provenienti da cento paesi. Le immagini raffigurano l’incredibile diversità della vita sul nostro pianeta, costantemente sotto attacco a causa del nostro impatto. Il concorso Wildlife photographer of the year, anche grazie alla sua visibilità globale, contribuisce a diffondere la meraviglia per la natura, avvicinando sempre più persone alla conservazione.

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