Il perito elettronico sta in cantina, e asseconda la trasformazione delle uve con la tecnologia. I ruoli sono quelli di un padre Pier Luigi Neri, l’ingegnere – e dei suoi due figli, Alessandro e Davide, i titolari dell?azienda Il Monticello, sui colli di Sarzana (La Spezia). “La nostra famiglia ereditò a casa e un pò
Il perito elettronico sta in cantina, e asseconda la
trasformazione delle uve con la tecnologia. I ruoli sono quelli di
un padre Pier Luigi Neri, l’ingegnere – e dei suoi due figli,
Alessandro e Davide, i titolari dell?azienda Il Monticello, sui
colli di Sarzana (La Spezia).
“La nostra famiglia ereditò a casa e un pò di terra nel
1982″, ricorda Davide, il perito agrario, a 19 anni già
contadino ligure a tempo pieno, ?e per passare il tempo quando
venivamo qui finivamo per far vendemmie dai piccoli contadini
locali, gente che si faceva il vino per casa, o piuttosto da
regalare al farmacista e al notaio?. I fratelli Neri ci presero
però gusto e decisero nel tempo di provare in proprio,
rimettendo in funzione minuscole vigne semiabbandonate presenti
chissà da quando nella piccola proprietà. ?Iniziammo
in maniera avventurosa. Pensa che il primo anno per raffreddare le
vasche di fermentazione gli buttavamo addosso l?acqua del pozzo con
i secchi. Facemmo un migliaio di bottiglie di vino, che tra i
nostri amici ebbero gran successo. Forse perché le demmo
loro gratis, il mercato oltre Sarzana era per noi un mondo
già complicato?.
Fatale e determinante fu il successivo incontro con Cludio
Icardi, produttore piemontese, enologo e consulente. Oltre che
biologico anche nel Dna. ?Icardi rivoluzionò il modo di
pensare e lavorare?, ricorda Alessandro Neri. ?Avevamo una terra
ancora poco manomessa, un ambiente non ancora invaso dalla chimica,
anche se alcuni piccoli contadini non andavano tanto per il
sottile, se qualche prodotto poteva far loro risparmiare tempo e
fatica. Insomma era il posto giusto per applicare coltivazioni
biologiche. E così è stato. Abbiamo rimesso in
funzione vecchie piante, abbiamo espiantato olivi rimettendoli un
po? più in là per far spazio a una nuova cantina
sotterranea e a un piccolo agriturismo, abbiamo sperimentato
l?inserimento di vitigni nuovi per il territorio ? specializzato
prevalentemente nell?uva vermentino ? scegliendo quelli che meglio
si adattassero senza aver bisogno di supporti non naturali?.
Oggi gli ettari coltivati sono 10, le bottiglie prodotte circa
60mila all?anno, divisi in quattro etichette. Vini da uve
biologiche, compreso il Vermentino della tradizione.
Per saperne di più: tel. 0187.621432
A cura de Il mio Vino
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