Grazie alla tecnologia lidar sono state scoperte migliaia di strutture maya in Messico. Ci sono ancora molte rovine sepolte nella giungla.
Chi è Volodymyr Zelensky, da comico a nuovo presidente dell’Ucraina
Attore comico, Zelensky ha interpretato in una serie tv un insegnate catapultato alla presidenza dell’Ucraina. Ecco come ha reso la fiction realtà.
“Sono un clown e ne vado fiero”. Volodymyr Zelensky, attore comico di 41 anni, ha vinto domenica 21 aprile le elezioni presidenziali in Ucraina. Diventato popolare nel ruolo di presidente in una serie tv intitolata “Servitore del popolo”, è riuscito dapprima ad arrivare al ballottaggio. Quindi ha battuto senza appello il capo di stato uscente Petro Porochenko, ottenendo oltre il 73 per cento dei consensi.
Zelensky ha chiamato il proprio partito come la serie tv
Zelensky è diventato così il più giovane presidente della nazione europea. Padre di due figli e laureato in giurisprudenza, è nato nella città industriale di Kryvy Rig. Nella sceneggiatura che l’ha reso celebre, interpretava un professore di storia onesto e integro, arrivato per caso a guidare la nazione. Durante la campagna elettorale ha perciò giocato moltissimo su tale ruolo. Basti pensare che ha chiamato il suo movimento politico con lo stesso nome della serie televisiva.
In questo modo, l’attore ha potuto approfittare del diffuso malcontento che attraversa l’Ucraina. In particolare nei confronti della classe politica e dei “poteri forti”, considerati corrotti e incapaci di rispondere alle esigenze del paese. A ciò si aggiungono le difficoltà economiche di una delle nazioni più povere d’Europa e il conflitto con la Russia, al quale non si riesce a porre fine.
Ukraine takes leap into the unknown with new president Zelensky https://t.co/2tCxxIzAAe pic.twitter.com/1cxWIm9BOZ
— FRANCE 24 (@FRANCE24) 22 aprile 2019
Nonostante la vittoria, però, Zelensky ha pagato un prezzo non indifferente durante la campagna elettorale. Un portale di giornalismo investigativo particolarmente seguito in Ucraina lo ha accusato di frode. Rivelando che il comico possedeva una villa non dichiarata al fisco nel quartiere degli oligarchi russi.
Accusato di frode da un portale di giornalismo investigativo
Inoltre, il neo-presidente è stato indicato come “una marionetta di Igor Kolomoiski”, anche lui oligarca e nemico giurato di Porochenko. Si tratta di un uomo d’affari che ha finanziato la serie tv e che è proprietario dell’emittente “1+1”, che ha tirato la volata a Zelensky durante la campagna elettorale.
The comedian Volodymyr Zelensky won a landslide victory in Ukraine’s presidential election, according to official results with nearly all of the votes counted https://t.co/oOureqt5gf
— The New York Times (@nytimes) 22 aprile 2019
Anche il nuovo capo di stato dell’Ucraina è un imprenditore. Attivo nel settore della produzione audiovisiva, avrebbe reinvestito in parte i proventi “in affari in Russia, e in particolare attraverso compagnie offshore con sede a Cipro”, secondo le rivelazioni di un’inchiesta di un gruppo di giornalisti, riferite dalla stampa internazionale.
Nel primo discorso ha affermato di voler arrivare alla pace con la Russia
Al punto di vista strettamente politico, è difficile inquadrare il nuovo presidente, che annunciando la propria candidatura aveva affermato: “Non voglio fare promesse inutili”. E ha quindi basato la campagna sullo slogan “nessuna promessa, nessuna delusione”. In pratica, quello che gli ucraini gli hanno concesso è carta bianca.
Ukraine takes leap into the unknown with new president Zelensky https://t.co/2tCxxIzAAe pic.twitter.com/1cxWIm9BOZ
— FRANCE 24 (@FRANCE24) 22 aprile 2019
Ciò che si sa che è nel corso della sua prima conferenza stampa post-vittoria, Zelensky ha affermato di voler “arrivare ad un cessate il fuoco” con la Russia. Rilanciando il processo di pace di Minsk, ovvero l’accordo firmato nel febbraio del 2015 nella capitale bielorussa sotto l’egida di Kiev, Mosca, della Germania e della Francia. Da parte sua, il presidente russo Vladimir Putin non si è congratulato con Zelensky per la vittoria.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Per molte minoranze il dritto a scegliere tra Harris e Trump alle elezioni presidenziali Usa resta un percorso a ostacoli.
Il partito Sogno georgiano confermato con il 53,9 per cento dei voti. Ma piovono accuse di brogli e interferenze. L’Ue chiede di indagare. Intanto la presidente del Paese invita alla protesta. I vincitori: “Questo è un colpo di Stato”.
Due leggi approvate da Israele a larga maggioranza renderanno di fatto impossibile per l’Unrwa operare a Gaza e in Cisgiordania. La comunità internazionale insorge.
Continua ad aumentare il numero di sfollati nel mondo: 120 milioni, di cui un terzo sono rifugiati. Siria, Venezuela, Gaza, Myanmar le crisi più gravi.
Continua l’assedio israeliano su Gaza nord, dove per l’Onu l’intera popolazione è a rischio morte. Nuovi missili contro l’Iran, mentre in Libano uccisi tre giornalisti.
Nel bacino di Kariba, in Zambia, c’è poca acqua a causa della siccità. Questo non permette di produrre elettricità e il paese è in balia dei blackout.
Dopo tredici anni di conflitto, la crisi umanitaria in Siria è una delle più gravi. Grazie anche al lavoro di WeWorld insieme alla cooperazione italiana, si cerca di dare strumenti agli studenti con disabilità per professionalizzarsi.
María Corina Machado ed Edmundo González Urrutia premiati “per la loro lotta per libertà e democrazia in Venezuela” e contro il regime di Maduro.