Sostenibilità e blue economy aprono nuove prospettive per le professioni del mare: intervista a Massimo Bellavista su Gen Z e green jobs del futuro.
Vozrozdenie, l’isola dal ventre avvelenato
Tra Kazakistan e Uzbekistan, pericoli di natura batteriologica si annidano nel suo sottosuolo, in un laboratorio di ricerca a scopo bellico, abbandonato.
Al centro di ciò che è rimasto del mare di Aral sorge
l’isola di Vozrozdenie, che in italiano ha il significato di
“rinascita”, ma che purtroppo non ha a a che vedere con questo nome
aulico.
Su questo territorio, per decenni, e fino al 1992 una base segreta
sovietica ha praticato esperimenti con l’obiettivo di produrre armi
batteriologiche.
I rapporti della CIA sostengono che tra gli anni ’70 e ’80 oltre
trecento scienziati sovietici hanno sperimentato e studiato batteri
in grado di produrre malattie quali peste, vaiolo siberiano, febbre
del Queensland, tularemia e morva, potenziandoli, tanto da essere
in grado di dare vita a vere e proprie guerre batteriologiche.
Dalle gabbie ritrovate nei bunker abbandonati si deduce che gli
animali costretti a subire trattamenti terribili sono stati
conigli, cavalli, topi, pecore, asini e scimmie.
Il pericolo più incombente, da un punto di vista sanitario e
ambientale è però rappresentato dalla presenza di
tonnellate di bacillus anthracis sepolte nei bunker di questa base
segreta.
Questi bacilli, furono trasportati su Vozrozdenie dai laboratori di
Sverdlovsk, negli Urali in seguito ad una fuga di notizie e
nascosti in contenitori di acciaio sterilizzati. Sotto terra non
avrebbero mai dovuto essere scoperti.
Da alcuni rilievi effettuati nell’isola sembra infatti che le spore
del bacillo siano ancora attive e conseguentemente mortali.
L’antrace è una malattia infettiva dei ruminanti che
può essere trasmessa all’uomo attraverso ferite
superficiali, tramite ingestione di carne cruda o inalazione
diretta di spore.
E’ molto dolorosa e, se non viene aggredita in tempo con adeguate
cure antibiotiche provoca la morte.
Aggravante dell’intera situazione è la scomparsa graduale
del mare che circonda l’isola. Ben presto essa sarà unita
alla terraferma da un lembo di terra, che permetterà a
roditori, agli insetti e ad altri animali la cui natura è
quella di scavare di arrivare nei luoghi pericolosi e propagare il
virus nei territori circostanti.
Altro aspetto pericoloso da non sottovalutare e da considerare con
la massima attenzione sono i gruppi terroristici che potrebbero
decidere di entrare in possesso del virus e usarlo come arma di
minaccia.
Due sfide quindi, dal mare di Aral all’isola di
Vozrozdenie, due spettri che attendono una soluzione tempestiva per
evitare danni irreversibili.
Elena Evangelisti
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Finanza etica e sostenibile catalizzano il cambiamento nella blue economy, creando nuove opportunità economiche e ambientali.
“Le imprese sanno come andare verso investimenti green, ma hanno bisogno di politiche chiare”, spiega Irene Priolo, presidente dell’Emilia-Romagna.
L’albero potrebbe avere fino a mille anni, ma è stato scoperto solo dal 2009, dopo la segnalazione di una band della zona, che ora gli dedicherà un brano.
Allarme per l’anomalia climatica sulla cima della montagna più famosa e venerata del Sol Levante dopo un’estate e un ottobre caldissimi.
AI e tecnologie predittive per la blue economy e la sostenibilità marina: scopri tutte le innovazioni a Ecomondo 2024.
Il west highland white terrier è un piccolo cane dal grande carattere. Selezionato in Scozia è diventato ben presto famoso in Europa e Usa
In vista della sfida tra Kamala Harris e Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa, ripercorriamo i grandi temi aperti in materia di clima.
Il rapporto Ecosistema urbano 2024 mostra alcuni progressi nelle città italiane, ma troppo lenti. E c’è troppo divario tra nord e sud.