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Wall-E, un robot per riflettere
Wall-E è un film che ci invita in maniera poetica e romantica a ripensare al significato delle nostre vite, in un mondo che, sopraffatto dagli affanni e dagli stress della modernità e del progresso, non capisce più cosa significhi vivere.
di Jan Pochobradsky
Ambientato 800 anni nel futuro, il film racconta la storia di un robot di nome Wall-E (Waste Allocation Load Lifter Earth-Class), che viene lasciato sulla Terra per ripulire il pianeta, abbandonato dagli esseri umani nel XXII secolo a causa degli elevati livelli di inquinamento che l’hanno reso inospitale per ogni essere vivente. Dopo centinaia di anni trascorsi in solitudine a svolgere la funzione per cui è stato programmato, la sua vita cambia nel momento in cui incontra Eve (Extra-terrestrial Vegetation Evaluator), un elegante robot-sonda che fa parte di una flotta di robot inviati sulla Terra in perlustrazione segreta per conto degli umani, che attendono impazientemente notizie a bordo della lussuosa stazione spaziale Axiom, per sapere quando sarà sicuro tornare a casa.
L’incontro è per Wall-E un’illuminazione: grazie a un po’ di romanticismo, il piccolo robot scopre un nuovo scopo nella vita e si convince che ci deve essere qualcosa di più importante del monotono lavoro quotidiano di raccogliere e compattare spazzatura. Decide così di inseguire Eve nella galassia, imbarcandosi in un’incredibile avventura in compagnia di un esilarante cast di personaggi.
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Più umano degli umani
Wall-E è un film che ci invita in maniera poetica e romantica a ripensare al significato delle nostre vite in un mondo che, sopraffatto dagli affanni e dagli stress della modernità e del progresso, non capisce più cosa significhi vivere. Il protagonista è infatti una sorta di eroe involontario che ha l’abilità di influenzare l’umanità e che, paradossalmente, rappresenta la cosa più umana rimasta sulla Terra. Come afferma Lindsay Collins, co-produttrice di Wall-E: “Questo piccolo robot insegna all’umanità come essere di nuovo umana”.
Una denuncia del consumismo
Numerosi anche gli spunti di riflessione sull’ecologia e l’intento di far soffermare il pubblico sui danni che provoca la pigrizia di una società che, coi suoi consumi compulsivi e sfrenati, riempie il pianeta d’ogni sorta di materiale senza preoccuparsi di come eliminarlo e delega ad altri questo compito.
Due analisi, quella socio-antropologica e quella ecologica, che sono fortemente correlate e che soggiacciono alla trama e che conferiscono ancor più spessore e interesse a Wall-E, rendendolo un film che va oltre la pura e semplice commedia.
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Un successo di pubblico e critica
Una storia divertente, capace di emozionare i più piccoli grazie ad una trama affascinante e coinvolgente, ma allo stesso tempo in grado di far riflettere tutti, adulti compresi, sulla situazione attuale della società moderna, raccontata con ironia e supportata dall’avvincente regia e sceneggiatura di Andrew Stanton. Premiato nel 2009 sia con il Golden Globe che con l’Oscar nella categoria miglior film d’animazione Wall-E ha messo d’accordo pubblico e critica, incassando nel mondo oltre 533 milioni di dollari.
Molto apprezzata anche la colonna sonora, curata dal compositore Thomas Newman e nominata agli Oscar, insieme alla canzone Down to Earth, scritta da Newman con la collaborazione del cantante, compositore e produttore discografico britannico Peter Gabriel.
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