Dopo la guerra in Ucraina e la crisi delle materie prime, è necessario diversificare le fonti di energia.
Come?
Ma a che punto è l’Italia?
Per l’indipendenza energetica è indispensabile puntare sulle fonti rinnovabili.
idroelettrico: 42% del totale;
fotovoltaico: 20%;
eolico: 16%;
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La quota di rinnovabili cresce di anno in anno:
geotermico: 5%.
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Nonostante quella rinnovabile sia la quota di energia consumata che ha registrato il maggior aumento, l’Italia dipende ancora dalle importazioni di gas e petrolio.
In particolare, se consideriamo l'approvvigionamento delle materie prime per produrre elettricità e calore, l’Italia dipende per il 78% dall'estero.
In attesa che le fonti pulite diventino la principale fonte di energia primaria,
che ruolo può avere il gas?
Il gas può avere un impatto ambientale minore rispetto a quello attuale se è circolare, cioè originato dagli scarti dei processi industriali, per esempio recuperando la CO2 e l’idrogeno.
Il gas circolare è già realtà, ma al momento viene prodotto in quantità molto ridotte.
Sicuramente è un elemento dell’economia circolare su cui investire, se vogliamo diminuire le emissioni di CO2.