L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Energia rinnovabile condivisa, per tutti. L’esempio della cooperativa WeForGreen
Con il modello della cooperativa WeForGreen, chiunque può produrre e consumare energia rinnovabile anche senza pannelli fotovoltaici.
Autoprodurre la propria energia, sogno o realtà? Grazie alle recenti tecnologie è sempre più facile produrre energia elettrica rinnovabile. Per diverse ragioni, non tutti però hanno la possibilità di installare i propri pannelli fotovoltaici da cui ottenere energia pulita. Per questo esistono realtà come WeForGreen, una cooperativa energetica nata nel 2011 per permettere alle persone che non possono avere un proprio impianto fotovoltaico sul tetto di casa di consumare energia pulita in maniera condivisa.
Condividere energia da fonte rinnovabile prodotta grazie all’impianto fotovoltaico
Gli aspetti positivi di questa realtà sono lampanti: oltre a favorire il passaggio da consumatore di energia ad autoproduttore (in gergo si chiama “prosumer”, dalla crasi di “producer” e “consumer”, quindi cittadini che si trasformano in produttori e consumatori di energia) un progetto di cooperativa energetica come quello proposto da WeForGreen significa ridurre l’impatto ambientale dei propri consumi.
Le ragioni per cui tanti soggetti non possono installare un proprio impianto sono svariate: c’è chi vive in condominio, dove è più difficile raggiungere un accordo tra i condomini; chi è in affitto e quindi non può decidere autonomamente di apportare modifiche all’immobile in cui risiede; o chi abita in edifici soggetti a vincoli ambientali o paesaggistici, condizione che genera iter burocratici complessi.
WeForGreen dà un’alternativa a queste persone, proponendo loro di acquistare quote di impianti fotovoltaici, di proprietà della cooperativa stessa e installati prestando attenzione agli impatti ambientali e paesaggistici da essi generati. Questo investimento in produzione di energia rinnovabile genera loro dei benefici economici, oltre che ambientali, perché si riducono i costi della bolletta.
La storia della cooperativa WeForGreen
La Cooperativa energetica WeForGreen nasce grazie all’intuizione di ForGreen spa società benefit nell’aggregare un gruppo di consumatori consapevoli e attenti ad uno stile di vita green. L’obiettivo era creare una soluzione sostenibile dal punto di vista energetico, economico ed ambientale: ecco come nasce la cooperativa energetica WeForGreen. A partire dal 2011, ForGreen ha promosso e sviluppato tre progetti di autoproduzione energetica: Energyland, Energia Verde WeForGreen e WeForGreen Sharing.
Il modello di condivisione proposto da WeForGreen, che coinvolge in prima persona i cittadini, trae ispirazione da uno storico esempio di produzione energetica condivisa nato oltre 100 anni fa nel veronese. Stiamo parlando della Società idroelettrica La Lucense, fondata il 30 giugno 1923 a Lugo di Grezzana, in provincia di Verona, dove un parroco ebbe un’idea visionaria: riunire le famiglie del paese, raccogliere i fondi necessari e utilizzarli per sviluppare una centrale idroelettrica che sfruttasse le acque che scendevano dal Monte Tesoro per produrre energia elettrica, destinata alle famiglie e alle imprese, del paese e dei dintorni.
In tempi più recenti WeForGreen ha reinterpretato questo storico esempio, prendendo spunto anche da diverse esperienze europee, e ha avviato i propri progetti di produzione energetica condivisa a partire dal 2011. Un esempio è il progetto Masseria del Sole, che nel 2014 ha coinvolto diversi soci, tanti dei quali provenienti proprio dalla community di LifeGate.
Dal 2011 ad oggi, oltre 1.500 soci della cooperativa hanno partecipato all’installazione di nuovi impianti condivisi, apportando risorse per più di 6 milioni euro, e hanno risparmiato complessivamente più di 3 milioni di euro, evitando così di immettere nell’atmosfera ben 120.357 tonnellate di CO2.
I benefici che derivano dall’autoproduzione
Per capire come la cooperativa WeForGreen riesca a generare questi benefici economici per i propri soci è utile raccontare come funziona il processo di produzione e vendita dell’energia. La cooperativa raccoglie persone interessate a investire nella produzione della propria energia grazie ad impianti fotovoltaici condivisi, che vengono suddivisi in quote del valore di 1.000 euro ciascuna. Ogni persona può acquistare, in base al proprio fabbisogno energetico, un numero personalizzato di quote di impianti di produzione, compatibilmente con la propria capacità di investimento e la possibilità di ridurre il proprio impatto ambientale.
Una volta raggiunto l’obiettivo di raccolta del capitale prefissato, la società cooperativa sviluppa gli impianti che, dopo i necessari iter autorizzativi e il collegamento alla rete elettrica, entrano in funzione. A partire da questo momento, ogni socio riceve benefici annuali, in proporzione al numero di quote acquistate, e ha accesso a tariffe convenzionate.
I benefici sono generati dal valore economico prodotto dagli impianti fotovoltaici condivisi che, al netto dei costi di gestione della cooperativa e degli impianti stessi, viene distribuito ai soci, in parte direttamente in bolletta tutti i mesi. Per ogni quota da 1.000 euro, il ritorno medio annuo è di circa 68 euro per 20 anni.
Il prezzo riconosciuto ai soci per l’energia acquistata a casa è, invece, pari al prezzo di borsa, il cosiddetto Pun (prezzo unico nazionale), senza alcuno spread o maggiorazione applicata. Si tratta sostanzialmente del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica, a cui i fornitori la acquistano sul mercato elettrico prima di venderla ai clienti. In momenti di mercato straordinario, come ad esempio l’ultimo biennio caratterizzato da una intensa crisi del settore energetico, la cooperativa ha scelto di tutelare ulteriormente i propri soci, applicando invece del Pun una tariffa a prezzo convenzionato fisso molto più bassa rispetto ai prezzi del mercato.
“Grazie a questo metodo di decisione del prezzo, dal 2012 ad oggi i nostri soci hanno risparmiato circa il 27 per cento rispetto al prezzo di maggior tutela stabilito da Arera”, spiega Gabriele Nicolis, presidente della cooperativa energetica WeForGreen. “Un vantaggio che si aggiunge ai ritorni mutualistici collegati alle quote acquistate dai soci stessi. Ma il vero valore l’abbiamo visto nel 2022: grazie alla produzione autonoma che gestiamo come cooperativa a servizio dei nostri soci, siamo riusciti a riconoscere un prezzo pari a 6 centesimi al kWh contro i 30 centesimi al chilowattora del prezzo medio di mercato, garantendo un risparmio di circa l’82 per cento sulle bollette dei nostri soci”.
Un passo concreto verso la transizione energetica
Attualmente, WeForGreen ha avviato la raccolta per un nuovo progetto di energia 100 per cento da fonte rinnovabile e certificata EkoEnergy: è “Centenario Lucense #2”, sviluppato per rispondere alle numerose domande di ammissione pervenute a seguito del completamento anticipato del primo progetto “Centenario Lucense #1”. Centenario Lucense 2 si inserisce in un’attività di raccolta di capitale per un totale di 3,9 milioni di euro, di cui 1,9 milioni sono già stati raccolti e utilizzati per avviare dei progetti di autoproduzione energetica, quindi sono disponibili ulteriori 2 milioni di euro per realizzare circa 3 MWp di nuovi impianti
Aderire a WeForGreen significa permettere a sempre più persone di produrre e consumare energia pulita in modo sostenibile e contribuire concretamente alla transizione ecologica dell’Italia attraverso un esempio virtuoso di sharing economy. Le cooperative energetiche locali sono una risposta fondamentale alle esigenze di un Paese che vuole ridurre le proprie emissioni climalteranti del 55 per cento al 2030 rispetto al 1990, come definito dalla Commissione europea nell’ambito del Green deal, e raggiungere finalmente uno stile di vita sostenibile.
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