Grazie alle nuove tecnologie, Atelier Riforma ha creato un marketplace B2B per far incontrare domanda e offerta di abiti usati. La moda circolare è tech.
White Milano, sostenibilità sempre più protagonista nella moda
La moda sostenibile è sempre più presente durante la settimana della moda milanese, anche grazie a White Milano che ha iniziato a dare grande spazio alle innovazioni in ambito green.
Nonostante gli ultimi avvenimenti legati alla diffusione del coronavirus in Italia, White Milano si chiude con grande successo affermando sempre di più la sua anima green. Dopo il Wsm fashion reboot, continua il suo impegno nella sensibilizzazione del mondo della moda verso le problematiche ambientali e questa edizione, in scena dal 20 al 23 febbraio durante la settimana della moda milanese, ha messo particolarmente in risalto la sostenibilità con diverse iniziative.
L’hub sostenibile di White Milano
Una delle iniziative più importanti, che dall’edizione di febbraio 2019 prosegue nel suo intento di promuovere le realtà sostenibili, è la sezione chiamata Give a fokus. Diretta da Matteo Ward in partnership con Cittadellarte – fondazione pistoletto e Fashion revolution, l’area espositiva ha ospitato le dieci start-up finaliste del Wsm smart contest accompagnate da un’installazione sensoriale dedicata al tema dei lavaggi, dei finissaggi e delle tinture che rappresentano le fasi più inquinanti dell’intero processo produttivo di un capo.
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Dal titolo “The hidden morphology of fashion” (in italiano “La morfologia nascosta della moda”), l’installazione è stata progettata con il supporto di Albini group e Boyish jeans “per riportare in prima linea gli elementi che riescono a dare la forma e la mano ai nostri capi, invitando i buyer ad andare oltre il vestito”. Matteo Ward ha infatti dichiarato che l’intento è stato quello di far “entrare dentro la fibra per scoprire che tutto quello che compriamo è composto da acqua, natura, chimica ed elettricità. La prima installazione porta questi elementi in primo piano, dal digitale si passa poi al fisico con i tessuti di fornitori che già lavorano per raccontare il consumo idrico, energetico e le sostanze utilizzate”.
Lo special guest che recupera vecchi tessuti
Tanti personaggi, progetti e ospiti speciali sono stati portati al White Milano. Il designer marocchino Artsi Ifrach di Maison Artc è stato uno di questi con le sue creazioni dal forte valore identitario e culturale, realizzate con tessuti vintage recuperati in giro per i mercati del mondo.
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Lui stesso ci ha raccontato quanto sia importante il tema della sostenibilità per la sua attività: “non è un concetto o una tendenza, è una questione reale verso la quale tutti noi dobbiamo diventare più responsabili. È per questo che io ci penso seriamente e, lo faccio anche perché è interessante scoprire nuove tecniche. È qualcosa che ho sempre fatto, anche prima che diventasse un problema”.
La selezione di marchi sostenibili a cura di White Milano
White Milano ha deciso di sostenere i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile stabiliti dall’Onu e, in base a questi, ha investigato per capire quali brand espositori hanno avviato progetti certificati per ridurre l’impatto ambientale attraverso le proprie collezioni.
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Il risultato è stato di oltre 73 aziende presenti al salone e segnalate ai visitatori con un bollino di riconoscimento: Blue of a kind, Boyish jeans, Closed, Insane in the rain, Tuinch, Ibrigu, WRÅD, Made for a woman e Regenesi, ma anche lo showroom The sustainables ospitato nel basement di Superstudio più con una selezione di brand sostenibili come Ochis eyewear, l’azienda che lavora gli scarti del caffè per trasformarli in occhiali. Questi sono stati solo alcuni dei marchi selezionati per la loro attenzione alle tematiche socio-ambientali.
A rivelarsi particolarmente degna di nota è stata Lamilanesa made in Milan, un brand nato quasi per gioco da una borsa fatta con una coperta di lana e diventato una realtà meritevole dal punto di vista ambientale e sociale che sostiene alcune case di riposo con donne malate di Alzheimer acquistando da loro le coperte essenziali per le sue creazioni cento per cento sostenibili. Cinzia Macchi, designer e fondatrice, ci ha confessato che il suo sogno “è quello di realizzare una fabbrica per le donne che hanno subito violenza, infatti grazie all’associazione Fare x bene abbiamo due donne che arrivano da case protette alle quali stiamo insegnando un lavoro per dare loro una seconda possibilità”.
White si rinnova
White Milano, conosciuto come uno dei più importanti saloni di moda al mondo, ha intrapreso da tempo un importante percorso di rinnovamento che passa attraverso lo scouting internazionale, il made in Italy e la sostenibilità.
Il suo impegno nella promozione della moda sostenibile si sta rinnovando di edizione in edizione con una determinata progettualità: guidare il cambiamento partendo dalla filiera fino a giungere al consumatore finale.
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