Ha 300 anni e può essere visto persino dallo spazio. È stato scoperto nel Triangolo dei Coralli grazie a una spedizione della National Geographic society.
Wildlife photographer of the year, la foto di due topolini nella metropolitana vince il premio assegnato dal pubblico
Due topolini che lottano fra loro, come in un cartone animato. È lo scatto che il pubblico ha scelto fra quelli selezionati dal Wildlife photographer of the year, uno dei più prestigiosi concorsi di fotografia di natura.
Sembra la scena di un cartone animato, ma è uno spaccato di vita quotidiana nella metropolitana londinese. Che il fotografo, un giovanissimo biologo di Bristol, è riuscito a immortalare dopo giorni di paziente attesa. Due topolini si contendono un avanzo di cibo: un vero e proprio “battibecco in metropolitana”. È proprio Station squabble il titolo dello scatto vincitore dell’edizione 2019 del Lumix people’s choice award, il premio assegnato dal pubblico nell’ambito del prestigioso concorso Wildlife photographer of the year, indetto dal Museo di storia naturale di Londra.
“Sognavo da tutta la vita di vincere la competizione in questo modo, con una foto in cui è facile immedesimarsi, scattata in un ambiente così familiare, nel mio Paese natale. Spero mostri alle persone i drammi inaspettati che si possono trovare nel più comune degli ambienti urbani”, ha dichiarato l’autore, Sam Rowley. “Lo scatto di Sam offre uno sguardo affascinante sul modo in cui gli animali si comportano in un ambiente dominato dalla presenza degli esseri umani”, ha aggiunto Michael Dixon, direttore del museo. Rowley ha battuto gli altri 24 finalisti le cui fotografie avevano saputo distinguersi fra più di 48mila scatti. Quattro di questi, seppure non abbiano vinto, sono “altamente raccomandati”. Saranno in mostra nella capitale inglese fino al 31 maggio.
Una battaglia persa
Losing the fight di Aaron Gekoski, un fotografo britannico, mostra un orango in un parco a tema di Bangkok, in Tailandia. In molte località del Sudest asiatico questi primati vengono impiegati, ormai da decenni, in performance a dir poco degradanti. Nel 2004 erano state temporaneamente sospese a causa dell’indignazione internazionale, ma non è passato molto tempo prima che ricominciassero. Centinaia di persone ogni giorno pagano per vedere gli oranghi ballare, suonare ed esibirsi nei più variegati sketch.
Leggi anche: La violenza e l’umorismo della natura nella foto vincitrice del Wildlife photographer of the year 2019
Trova la renna
Sulle isole Svalbard, in Norvegia, la vita non è facile. Ma gli animali hanno saputo adattarsi alle condizioni climatiche particolarmente avverse. Il fotografo spagnolo Francis De Andres è riuscito, nello scatto intitolato Spot the reindeer, ad immortalare quello che sembra un dipinto: una mandria di renne dal pelo bianco si mimetizza perfettamente nella neve.
Leggi anche: Dopo aver rischiato l’estinzione, le renne delle Svalbard sono in aumento
Outfit coordinati
Matching outfits del libanese Michel Zoghzoghi è un bellissimo – e a tratti raccapricciante – ritratto di una famiglia di giaguari. La madre e il suo cucciolo stanno tornando trionfanti da una battuta di caccia: la pelle dell’anaconda che hanno catturato presenta delle macchie molto simili a quelle che ricoprono il loro manto.
La madre surrogata
Elias Mugambi è un ranger del Lewa wildlife conservancy, un santuario per la fauna selvatica in Kenya. Trascorre spesso intere settimane lontano dalla sua famiglia per prendersi cura dei cuccioli di rinoceronte nero rimasti orfani, come quello nella foto, chiamato Kitui. Il fotografo canadese Martin Buzora ha deciso di ritrarre un momento di tenerezza fra l’uomo e l’animale, dimostrando che l’amore non conosce differenze di specie.
Foto in anteprima © Sam Rowley/Wildlife photographer of the year
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
Tre puntate speciali di News dal Pianeta Terra per parlare del legame tra biodiversità e transizione energetica, con il supporto di A2A.
In Scozia la popolazione selvatica di gallo cedrone conta ormai solamente 500 individui, per questo è stato avviato un piano per salvarla
Un pomeriggio di confronto sui temi della biodiversità in occasione della presentazione del primo Bilancio di sostenibilità territoriale della Sardegna.
Il 21 ottobre è iniziata in Colombia la Cop16, la conferenza delle Nazioni Unite per tutelare la biodiversità del nostro Pianeta.
L’Australia amplia la riserva marina delle isole Heard e McDonald, superando i suoi stessi obiettivi di tutela degli oceani.
Diversi studi hanno rivalutato, nel corso degli anni, il valore delle vespe per la salute umana, grazie al loro contributo per un’agricoltura meno chimica.
I polpi lavorano in gruppo, ognuno con un ruolo ben preciso, per cacciare. Triglie e cernie sono gli “amici” più stretti.