Nominate per la prima volta le Women in energy. Scopriamo chi sono e cosa hanno fatto queste donne nel campo dell’energia sostenibile.
Ada Ámon, Katharina Habersbrunner e Sophie Attali sono le donne leader in Europa nel comparto dell’energia. Testarde e innovatrici, promuovono progetti legati alla riqualificazione edilizia, alla transizione energetica equa e all’informazione al cittadino.
Le tre donne sono state elette “Women in energy” durante la European sustainable energy week (Eusew) promossa dalla Commissione europea. La categoria ha affiancato per la prima volta i più tradizionali “Energy awards”. Scopriamo chi sono e cosa hanno fatto per conquistare questo riconoscimento.
Ada Ámon e la rigenerazione urbana
L’ungherese Ada Ámon è una pioniera dell’energia alternativa. La sua frase chiave è: “Rendere gli edifici efficienti dal punto di vista energetico significa inquinare meno e avere aria più pulita”. Si occupa di ambiente da quando era un’adolescente. All’università ha formato un circolo degli “economisti verdi” e una volta laureata ha fondato lo EnergiaKlub, think tank europeo attivo da 25 anni.
“Ero una giovane donna in un ambiente a prevalenza maschile”, dichiara la Ámon. Questo non l’ha fermata, anzi. Dismessi i panni dell’attivista ambientale, ha deciso di diventare protagonista del cambiamento.
Oggi è primo consulente per gli affari climatici del sindaco di Budapest e guida il nuovo dipartimento sul clima della città. Dal 2015 fa parte del gruppo indipendente di esperti E3G – Third generation environmentalism come senior associate del programma sul clima per l’Europa centroorientale.
Rendere gli edifici efficienti dal punto di vista energetico significa inquinare meno e avere aria più pulita
Ada Ámon
Per migliorare la qualità di vita dei cittadini di Budapest ha sviluppato un ambizioso programma di rigenerazione urbana che prevede di integrare le rinnovabili su larga scala. Il suo lavoro parte da un assunto: il consumo di energia negli edifici, specialmente in quelli non isolati dal punto di vista termico, è tra le principali cause dell’emissione di gas a effetto serra.
Katharina Habersbrunner e la transizione energetica equa
Per la Women in energy Katharina Habersbrunner la “transizione energetica equa ha bisogno di includere tutti e di rivolgersi a tutti”. Non lasciare nessuno indietro è il suo mantra. Lo fa con alle spalle vent’anni di esperienza nel campo dell’energia.
Oggi è project manager e board member dell’organizzazione no profit Women engage for a common future (Wecf). Lavora instancabilmente per promuovere l’uso di fonti energetiche alternative coinvolgendo anche chi versa in condizioni di povertà energetica. Ha un occhio di riguardo per le donne: vuole coinvolgerle in tutte le fasi di produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia. Un esempio? L’installazione di mini grid in Etiopia, Uganda ed Europa orientale.
La transizione energetica ha bisogno di includere tutti e di rivolgersi a tutti per essere equa
Katharina Habersbrunner
È cresciuta a contatto con la natura in una fattoria bavarese e, anche lei, ha un passato da attivista. Dopo aver iniziato a lavorare nel settore privato, ha sentito il bisogno di creare modelli di business inclusivi. La cooperativa energetica che ha fondato in Germania nel 2011 è risultata vincente: sia dal punto di vista finanziario che ambientale.
Ha fiducia nel futuro. Nei giovani che possono portare il cambiamento. Nei politici che stanno dando forma al green deal europeo.
Sophie Attali e l’informazione al cittadino
Sophie Attali ha un obiettivo: “Aiutare le persone a capire i propri bisogni, scegliere i prodotti a minor consumo energetico e usarli correttamente”. Si può riassumere in due parole: efficienza energetica. Termini che a molti possono risultare sconosciuti ma che per lei riflettono i valori acquisiti in famiglia.
Adoravo l’idea di fare qualcosa di utile
Sophie Attali
Completati gli studi in Scienze politiche e diplomatiche, questa donna per l’energia ha mosso i primi passi nell’ex agenzia francese per l’energia. Questa esperienza l’ha convinta ad agire per ridurre i consumi. “Adoravo l’idea di fare qualcosa di utile”, dice.
Oggi è direttore del sito francese Guide Topten che fornisce informazioni sull’efficienza energetica di diversi apparecchi elettronici. Punta a rendere i consumatori in grado di districarsi tra il ventaglio di prodotti sul mercato. D’altro canto, vigila sul comportamento dei produttori e dei distributori affinché rispettino l’ambiente.
Attali è anche coordinatrice della rete di siti Topten sparsi nel mondo. Raggiungono 1,5 milioni di persone. Con le informazioni giuste, è convinta, si può cambiare il mondo.
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