Il convoglio umanitario è stato colpito a Deir al-Balah dopo aver scaricato 100 tonnellate di aiuti umanitari.
Israele non ha confermato la sua responsabilità dell’attacco, ma non l’ha nemmeno smentita.
Stati Uniti e Australia hanno chiesto a Israele di rendere conto dell’accaduto con un’indagine approfondita.
Sette operatori umanitari della ong statunitense World central kitchen sono stati uccisi da un raid aereo israeliano a Deir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza. A confermare la matrice israeliana dell’attacco è stato José Andrés, fondatore della ong, mentre da Tel Aviv inizialmente non sono arrivate prese di responsabilità ma solo dichiarazioni di “indagini interne”. Poi il premier Benjamin Netanyahu ha ammesso che si è trattato di un razzo israeliano.
In queste settimane World central kitchen è impegnata nella consegna di tonnellate di cibo e altri aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, attraverso i corridoi umanitari e con il supporto di altre ong come Open Arms. Dopo la morte dei suoi sette operatori, molti di cittadinanza internazionale, l’organizzazione ha annunciato la sospensione delle sue attività.
L’attacco a World central kitchen
“World central kitchen è sconvolta nel confermare che sette membri della sua squadra sono stati uccisi in un attacco dell’esercito israeliano a Gaza”. Nelle prime ore del 2 aprile l’organizzazione non governativa statunitense ha pubblicato un comunicato in cui ufficializzava una strage di suoi operatori umanitari nella Striscia di Gaza.
Come spiega l’ong, il team stava viaggiando a bordo di due auto blindate marchiate con il logo e il convoglio è stato colpito mentre lasciava il magazzino di Deir al-Balah, dove aveva scaricato più di 100 tonnellate di aiuti alimentari umanitari. Gli operatori uccisi provenivano da paesi diversi, in particolare Australia, Polonia, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Palestina. “Questo non è solo un attacco contro World central kitchen, è un attacco alle organizzazioni umanitarie che si presentano nelle situazioni più terribili in cui il cibo viene utilizzato come arma di guerra. Questo è imperdonabile”, ha affermato Erin Gore, CEO di World central kitchen.
The vehicle of world central kitchen which was bombed by the occupation forces in Deir Al Balah, central Gaza. 7 members were killed in the attack. pic.twitter.com/rmYKIMS75R
L’organizzazione sta svolgendo un ruolo di primo piano nel fornire aiuti nella Striscia di Gaza, dove la situazione umanitaria è disastrosa e il conto delle vittime palestinesi uccise dai raid israeliani ha raggiunto quota 33mila in sei mesi. Nelle ultime settimane aveva portato aiuti via mare attraverso i corridoi umanitari. Ad alcune missioni aveva partecipato anche l’ong Open arms.
Le accuse a Israele
World central kitchen ha dichiarato che a colpire il convoglio umanitario è stato un missile dell’esercito israeliano, aggiungendo che verranno svolte indagini approfondite per comprendere le circostanze dell’incidente.
We are aware of reports that members of the World Central Kitchen team have been killed in an IDF attack while working to support our humanitarian food delivery efforts in Gaza. This is a tragedy. Humanitarian aid workers and civilians should NEVER be a target. EVER.
Israele inizialmente non ha confermato la sua responsabilità dell’attacco, ma non l’ha nemmeno smentita. L’esercito israeliano ha detto che sarebbe stata condotta un’indagine interna per capire cosa è successo, parlando di “incidente”. Poi il premier Benjamin Netanyahu ha ammesso che si è trattato di un missile israeliano, aggiungendo che“sono cose che cose capitano in tempo di guerra”. Anche a livello internazionale si è alzata forte la pressione su Tel Aviv. “Gli operatori umanitari devono essere protetti mentre forniscono aiuti che sono disperatamente necessari, e invitiamo Israele a indagare rapidamente su quanto accaduto”, ha dichiaratoAdrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. “Vogliamo che venga ricostruita la piena responsabilità per quello che è successo, perché è una tragedia che non sarebbe mai dovuta accadere”, ha tuonatoAnthony Albanese, premier dell’Australia.
Già nelle scorse settimane Israele era stata accusata di aver colpito convogli umanitari. Nel frattempo World central kitchen ha dichiarato la sospensione di tutte le sue attività umanitarie.
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