Sabato 19 settembre 2020 è il World cleanup day, una giornata mondiale dedicata alla pulizia del Pianeta dai rifiuti che lo stanno sommergendo. Si tratta della più grande azione civica che il mondo abbia mai visto alla quale partecipano ogni anno milioni di persone, unite per raggiungere un unico, importante obiettivo: un pianeta pulito e sano.
World Cleanup Day is coming up on Saturday, September 19!!!
Per partecipare all’edizione italiana del World cleanup day bisogna compilare la scheda di registrazione e partecipare o dar vita ad un’azione di pulizia invitando più cittadini, associazioni ed enti possibili ad unirsi.
L’app dedicata permette di mappare i rifiuti illegali o aggiungere la propria iniziativa di pulizia alla mappa delle azioni generali.
A causa dell’emergenza sanitaria mondiale dovuta alla pandemia dicoronavirus, e alla conseguente necessità di organizzare eventi dove sia possibile mantenere il distanziamento sociale per ridurre i contagi, quest’anno sono state organizzate due modalità alternative per prendere parte alla giornata: delle attività individuali e un digital cleanup.
Il 3,7 per cento delle emissioni globali di CO2 infatti è prodotto dall’utilizzo di internet. Alcuni studi ritengono addirittura che entro un decennio la rete causerà il 20 per cento delle emissioni mondiali.
Per partecipare a questa edizione digitale è sufficiente ripulire il proprio telefono, tablet o computer da app, giochi e foto che non vengono utilizzati, senza dimenticare di controllare anche la propria e-mail, dove rimangono centinaia di messaggi non letti che continuano a produrre CO2. Uno studio ha infatti scoperto che accumulare 1 gigabyte di e-mail all’anno consuma 32,1 chilowatt, la stessa quantità di energia che verrebbe utilizzata se si tenesse il forno acceso per 10 ore.
Reminder that littering is often manifests as a public health problem. https://t.co/1aDHzkd38I
L’idea della giornata è nata nel 2008 in Estonia, dall’imprenditore Rainer Nõlvakche ha organizzato un’iniziativa a livello nazionale per sensibilizzare la popolazione sulla diffusione e sull’abbandono dei rifiuti in aree rurali e naturali. L’evento, che ha riunito circa 50mila cittadini estoni, ha rimosso dalle foreste e da altre aree naturali circa 10mila tonnellate di rifiuti.
Il primo Cleanup day mondiale è stato organizzato nel 2018 dall’ong Let’s do it! World! quando quasi 18 milioni di persone di 157 paesi si sono schierate contro il problema della spazzatura globale raccogliendo 88.500 tonnellate di rifiuti, l’equivalente di quasi 9 Torri Eiffel.
Nel 2019 l’evento è cresciuto ancora di più, coinvolgendo 21,2 milioni di persone provenienti da 180 paesi diversi.
Qualunque sia il risultato di quest’anno, ciò che veramente farà la differenza in futuro è essere consapevoli di quanto appreso durante la giornata e mantenere le stesse buone abitudini anche durante il resto dell’anno.
In un nuovo decreto previsti limiti più stringenti per queste molecole chimiche eterne, ma ancora superiori a quelle indicate dalle agenzie ambientali.
Trovato un accordo sul testo del trattato di pace con Baku, che non è ancora stato firmato e presuppone grosse concessioni da parte di Erevan. Intanto il parlamento approva un disegno di legge per la richiesta di adesione all’Ue.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto Dakota Access Pipeline.
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.