World Ev Day, cosa ci ha lasciato la prima giornata mondiale dedicata alla mobilità elettrica

Come è cambiata la mobilità elettrica negli ultimi 10 anni, il ruolo delle città, la rivoluzione digitale, gli aspetti ambientali. Ecco cosa è emerso dal primo World Ev Day dedicato alla mobilità elettrica.

La prima edizione del World Ev Day, realizzato da un movimento globale impegnato a promuovere il passaggio a una mobilità sostenibile, in occasione della prima giornata mondiale della mobilità elettrica ha chiamato a raccolta tutti i protagonisti di questa importante e ormai inevitabile transizione, attraverso una mobilitazione sui social e l’organizzazione di eventi online e webinar per sensibilizzare il pubblico sull’argomento, dai consumatori alle aziende di settore, ai futuri investitori del green.

 

Promosso dalla multinazionale ABB, già title sponsor della Formula E, il primo World Ev Day ha beneficiato inoltre della piattaforma mediatica Green Tv, e del supporto di numerose aziende automotive impegnate sulla mobilità elettrica come Nissan, Jaguar e Hyundai, oltre a quello di importanti realtà industriali che negli ultimi anni si sono ritagliate il proprio spazio in questo scenario. Ma affinché questa giornata non diventi soltanto una nuova ricorrenza da celebrare sul calendario, e si trasformi invece in un appuntamento annuale fisso in cui fare il punto sull’evoluzione del progresso tecnologico, sociale, culturale ed economico sul fronte della mobilità ecosostenibile, è necessario che dalla comunicazione si passi all’azione, attraverso interventi concreti messi in atto da parte di tutti gli attori coinvolti.

Jaguar è stata fra i partecipanti al primo World Ev Day. Sopra la I-Pace, la prima suv elettrica inglese © Jaguar

C’è un sano ottimismo attorno alla mobilità elettrica

Abbiamo raccolto alcuni fra gli spunti più interessanti emersi nel corso del primo World Ev Day e dai quali partire per lasciare in eredità alle prossime generazioni un domani più sostenibile. La buona notizia è che, rispetto alle previsioni di dieci anni fa, c’è un sano ottimismo attorno al mondo dell’elettrico, supportato dagli importanti passi fatti in questo campo per quanto riguarda sia l’aumento dell’autonomia e il prezzo delle batterie, sia l’offerta di un numero adeguato di colonnine e i relativi tempi di ricarica delle auto. I miglioramenti nella tecnologia e nella competitività della produzione, hanno permesso in poco tempo di stabilizzare le variabili chiave di questa nuova realtà, quasi eguagliando i benefici, in termini di accessibilità e di utilità, di una vettura con un motore a combustione interna.

Anche Hyundai è stata fra i marchi che hanno aderito al World Ev Day. Nel listino del costruttore coreano ci sono modelli a idrogeno come Nexo, elettrici e numerosi modelli ibridi ©Hyundai

Il ruolo sempre più centrale delle città

Un altro tema importante messo in luce al World Ev Day, è quello del ruolo delle città per un futuro più pulito: durante il recente lockdown le persone hanno visto con i loro occhi che un mondo più pulito è possibile, notando i benefici che tutti potremmo ottenere da un ambiente meno inquinato. Il desiderio di continuare a respirare un’aria migliore, e di viaggiare su strade che non siano perennemente congestionate, diminuendo inoltre quell’insano livello di stress che caratterizza la società moderna, ha certamente contribuito a sviluppare in ognuno di noi una coscienza più green, portandoci a rivedere la nostra idea di mobilità personale e privilegiando i mezzi pubblici, la bicicletta o il monopattino al posto dell’automobile. In questo nuovo scenario, le città dovranno quindi essere in grado di adattarsi al cambiamento, con soluzioni di trasporto capaci di garantire una mobilità che sia tanto sostenibile quanto efficiente e sicura. Un esempio? L’Energy Superhub Oxford, nominato in uno degli interventi del World Ev Day da Matt Allen, co-fondatore e ad dell’azienda inglese Pivot Power; si tratta del più ambizioso progetto a livello globale di decarbonizzazione urbana, grazie alla creazione di una potente rete di ricarica in città che aiuti aziende e automobilisti a passare all’elettrico.

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Il primo World Ev Day ha ribadito come la rivoluzione digitale, la ricerca e l’innovazione siano fondamentali per la diffusione della mobilità elettrica ©MeteoWeb

L’importanza della rivoluzione digitale

Altri interventi significativi durante la prima giornata mondiale della mobilità elettrica sono stati quelli che hanno puntato il focus su come la rivoluzione digitale degli ultimi 30 anni abbia drasticamente inciso sulle nostre vite. Il fatto che in media ognuno di noi passi circa quattro ore al giorno attaccato al proprio telefonino, il 90 per cento del tempo intento a utilizzare una applicazione, spiega il direttore digitale di Zap-Map, ci fa pensare a quanto il mondo digitale odierno sia inevitabilmente connesso al futuro delle auto elettriche. “Secondo noi, tutte le aziende del settore dei veicoli elettrici hanno la responsabilità di rispondere alla crescente quantità di dati, con i pericoli connessi alla complessità e al sovraccarico degli stessi, in modo da aiutare gli automobilisti a utilizzare le proprie auto e a trovare rapidamente le stazioni di ricarica”.

 

Inoltre, la transizione verso i motori elettrici deve avvenire non solo con l’aiuto dei singoli governi – come ha fatto presente durante il suo intervento Mark Richards, head of energy, environment & infrastructure alla Bryan Cave Leighton Paisner – ma grazie anche al supporto di altri investitori a livello globale. Quando si parla di veicoli elettrici, infatti, le automobili rappresentano soltanto una fetta di un mercato molto più vasto, e così di una maggiore opportunità di business, che comprende anche i veicoli commerciali, le due ruote e gli autobus, questi ultimi particolarmente importanti all’interno di quel contesto urbano in cui le città puntano a migliorare la vita dei propri abitanti. Chi desidera rimanere informato sulle attività del movimento, può farlo seguendo #myevpledge, l’hashtag scelto dal World Ev Day per promuovere nel mondo la mobilità elettrica.

 

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