Tra gli autori delle fotografie in gara per vincere il prestigioso concorso di fotogiornalismo, anche diversi italiani. I vincitori saranno annunciati ad aprile.
La fotografia riveste un ruolo importante nell’informazione: arricchisce le notizie, contribuisce a raccontare storie e offre uno sguardo sul mondo. “Le fotografie forniscono testimonianze. Una cosa di cui abbiamo sentito parlare, ma di cui dubitiamo, ci sembra provata quando ce ne mostrano una fotografia”, scriveva la scrittrice e filosofa statunitense Susan Sontag.
Dal 1955 il World press photo, il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall’omonima fondazione olandese, premia le migliori fotografie giornalistiche dell’anno appena trascorso. Sono stati annunciati i finalisti della 63esima edizione del premio, tra i 4.282 fotografi partecipanti, autori di 73.996 immagini, la giuria del concorso ha selezionato 44 fotografi da 24 paesi: Algeria, Australia, Bielorussia, Belgio, Canada, Danimarca, Etiopia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Giappone, Lituania, Messico, Polonia, Perù, Russia, Sudafrica, Corea del Sud, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti. I vincitori saranno annunciati il prossimo 16 aprile nella cerimonia che si svolgerà ad Amsterdam.
Le foto finaliste nominate dal World press photo 2020
Il concorso prevede diversi riconoscimenti, i premi principali sono il World press photo of the year, dedicato a un singolo scatto, e il World press photo story of the year, introdotto nel 2019 e che premia una storia, quindi una serie di foto. Sono inoltre premiati gli scatti ripartiti in otto categorie: contemporary issues, ambiente, general news, progetti a lungo termine, natura, persone, sport e spot news. Ogni categoria ha tre finalisti per scatti singoli e tre per le storie.
Sei sono i fotografi che sono stati nominati per il World press photo of the year: Mulugeta Ayene, che ha documentato la straziante sofferenza di una donna che ha perso un parente, vittima dell’incidente aereo del Boeing della Ethiopian Airlines, in Etiopia; Farouk Batiche, con una foto degli scontri tra manifestanti e polizia in Algeria durante una dimostrazione antigovernativa; Yasuyoshi Chiba, che ha colto un momento significativo delle proteste in Sudan per chiedere un governo civile; Tomasz Kaczor, con l’intensa foto in bianco e nero che ritrae una giovane armena da poco ripresasi dallo stato catatonico causato dalla sindrome da rassegnazione; Ivor Prickett, che ha immortalato la visita che un combattente curdo delle Forze democratiche siriane, gravemente ustionato, riceve dalla fidanzata; e Nikita Teryoshin con la foto, quasi straniante, che mostra un venditore di armi militari in occasione di una fiera di armi negli Emirati Arabi Uniti.
Tre sono le storie dei fotografi nominate per il World Press photo story of the Year: Nicolas Asfouri, che ha documentato le proteste ad Hong Kong scoppiate in seguito all’emendamento a una legge sull’estradizione; Mulugeta Ayene, per un lavoro sul lutto dei parenti delle vittime dell’incidente aereo del volo ET 302 avvenuto in Etiopia; e Romain Laurendeau, per il dettagliato ritratto dei giovani algerini per comprendere la genesi delle rivolte dello scorso anno.
Gli autori delle fotografie finaliste nelle altre categorie sono Sean Davey, Mark Peterson e Nikita Teryoshin per la categoria contemporary issues foto singole; gli italiani Nicolò Filippo Rosso e Lorenzo Tugnoli e Steve Winter per la categoria contemporary issues stories. Noah Berger, Esther Horvath e Frédéric Noy per la categoria ambiente foto singole; l’italiano Luca Locatelli, Maximilian Mann e Katie Orlinsky per la categoria ambiente stories. Yasuyoshi Chiba, Ricardo García Vilanova e l’italiano Alessio Mamo per la categoria general news foto singole; Nicolas Asfouri, l’italiano Fabio Bucciarelli e Ivor Prickett per la categoria general news stories. Sabiha Çimen, Romain Laurendeau e l’italiano Daniele Volpe per la categoria progetti a lungo termine.
Antonio Pizarro Rodriguez, Alejandro Prieto e Alain Schroeder per la categoria natura foto singole; Peter Mather, Alain Schroeder e Brent Stirton per la categoria natura stories. Tomek Kaczor, Lee-Ann Olwage e Alon Skuy per la categoria ritratti foto singole; Adam Ferguson, Tadas Kazakevičius e Tatsiana Tkachova per la categoria ritratti stories. Mark Blinch, Silvia Izquierdo e Oli Scarff per la categoria sport foto signole; Kim Kyung-Hoon, Olivier Papegnies e Wally Skalij per la categoria sport stories. Farouk Batiche, Ramon Espinosa e Dai Kurokawa per la categoria spot news foto singole; Matthew Abbott, Mulugeta Ayene e Oliver Weiken per la categoria spot news stories.
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“Ogni singola immagine che è arrivata fin qui è tecnicamente una buona immagine. Non si tratta più di giudicare la tecnica. Riguarda il potenziale impatto dell’immagine sulla società”, ha affermato Lekgetho Makola, presidente della giuria del concorso, spiegando la scelta dei finalisti.
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