La foto vincitrice ritrae un giovane che recita una poesia durante una protesta in Sudan. Tra i vincitori anche due italiani.
World press photo 2021: uno scatto sulla pandemia è la foto dell’anno
Nel lavoro dei fotografi vincitori dell’edizione 2021 il racconto per immagini di un anno sconvolgente. Tra i premiati World press photo anche tre italiani.
Sono le foto più iconiche dell’anno appena passato, un anno indimenticabile per tutti e in tutto il mondo. E infatti è proprio uno scatto che racconta la pandemia quello vincitore dell’edizione 2021 del World press photo. Realizzato il 5 agosto 2020 dal fotografo danese Mads Nissen, immortala l’abbraccio tra Rosa Luzia Lunardi, 85 anni, e l’infermiera Adriana Silva da Costa Souza, nella casa di cura Viva Bem a San Paolo del Brasile, dove si coglie tutta la tenerezza in una “tenda dell’abbraccio”.
I fotografi italiani premiati al World press photo 2021
Le foto vincitrici sono state suddivise in otto categorie – Contemporary issues, Environment, General news, Long-term projects, Nature, Portraits, Sports, Spot News –, oltre alla World press photo of the year 2021, lo scatto più rappresentativo secondo la giuria, e un’intero progetto fotografico, World press photo story of the year 2021.
Quest’ultimo va per la prima volta a un italiano, Antonio Faccilongo di Roma, con un servizio per Getty reportage dal titolo “Habibi” (amore mio). Lo scatto racconta un mondo: circa 4.200 palestinesi sono detenuti nelle carceri israeliane, alcuni dei quali con condanne da vent’anni o più. Se le visite coniugali sono negate e il contatto fisico è vietato, fin dai primi anni 2000, i detenuti palestinesi che desiderano avere figli contrabbandano il loro sperma fuori dalla prigione, nascondendolo, ad esempio, nei regali agli altri figli. “Habibi” racconta proprio il coraggio e la perseveranza di queste persone sullo sfondo di uno dei conflitti più lunghi e complicati della storia moderna.
Protagonisti anche altri due italiani. Primo premio, nella sezione Storie – Notizie impreviste, per Lorenzo Tugnoli di Ravenna, dell’agenzia Contrasto che ha raccontato l’esplosione, causata da più di 2.750 tonnellate di nitrato d’ammonio ad alta densità, che ha scosso Beirut, in Libano, il 4 agosto 2020: lo scoppio ha danneggiato o distrutto circa seimila edifici, uccidendo almeno 190 persone, ferendone altre seimila e lasciandone sfollate almeno 300mila.
Gabriele Galimberti, toscano, originario della Val di Chiana, con un reportage realizzato per National Geographic, ha vinto il primo premio in Serie di ritratti. Il suo lavoro grazie alle immagini rende visibile un dato: secondo lo Small arms survey, la metà di tutte le armi da fuoco possedute da privati cittadini nel mondo per scopi non militari si trova negli Stati Uniti. Il numero di armi da fuoco è superiore alla popolazione del paese: 393 milioni di armi contro i 328 milioni di persone.
La mostra con gli scatti premiati presto a Torino
Tutti gli scatti premiati saranno esposti a palazzo Madama a Torino, sede dell’anteprima nazionale della World press photo exhibition 2021 la cui inaugurazione avverrà il prossimo 7 maggio (Dpcm permettendo). Tutto è iniziato nel 1955, quando un gruppo di fotografi olandesi organizzò il primo concorso internazionale “World press photo”. Da allora l’iniziativa ha acquistato slancio fino a diventare il concorso fotografico più prestigioso del mondo e la mostra di fotogiornalismo più visitata al mondo: ogni anno viene allestita in oltre 120 città in 50 paesi.
Nel gennaio 2021 la valutazione del concorso World press photo è avvenuta, per la prima volta nella sua storia, online: sette giurie specializzate, presiedute da NayanTara Gurung Kakshapati e MuyiXiao, hanno selezionato le migliori immagini e storie in ciascuna delle otto categorie del concorso. Quest’anno 4.315 fotografi da 130 paesi hanno presentato 74.470 immagini.
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