L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Wwf e Auchan alleati per ridurre gli sprechi a tavola
Dal 5 al 20 luglio, grazie all’iniziativa lanciata da Wwf e Auchan potrai contribuire a salvare il pianeta inviando la tua ricetta “antispreco”.
In Italia il problema degli sprechi alimentari è radicato e ancora lontano dalla soluzione. Si calcola che ogni italiano butti nella spazzatura quasi 50 chili di cibo non consumato all’anno. Questo fenomeno ha ripercussioni, oltre che economiche ed etiche, anche ambientali. Oltre agli alimenti, infatti, vengono sprecati la terra, l’acqua e i fertilizzanti che sono stati necessari per produrli, bisogna considerare inoltre l’inquinamento causato dal processo di produzione e dal trasporto del cibo.
Per provare ad arginare questo problema e a responsabilizzare i cittadini Auchan e Wwf hanno lanciato l’iniziativa “La tua ricetta per salvare il pianeta”. L’iniziativa è stata presentata all’Eco Bookshop Valcucine di Milano in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente e ha visto come protagonista Lisa Casali, esperta di cucina sostenibile e autrice del blog Ecocucina. Dal 5 giugno al 20 luglio sarà possibile inviare al sito dedicato al progetto la propria ricetta “antispreco”, realizzata con gli scarti e gli avanzi. Le ricette inviate saranno selezionate da Lisa Casali e raccolte in un libro che sarà pubblicato in concomitanza con la Giornata mondiale dell’alimentazione di ottobre.
«Da anni siamo impegnati concretamente nella lotta allo spreco a tutto campo, spreco di risorse ambientali, di denaro e di cibo – ha dichiarato Roberta De Natale, direttrice comunicazione e sviluppo sostenibile di Auchan – lungo questi assi stiamo portando avanti un concetto di sostenibilità e lavoriamo per ridurre i consumi di energia e di acqua attraverso la mobilitazione del personale e buone pratiche concrete, come l’utilizzo di energie alternative, l’installazione di luci led, la chiusura dei banchi frigo e l’attivazione in quattro centri commerciali di un impianto di recupero dell’acqua piovana».
«Per contrastare lo spreco di cibo e di denaro offriamo ai nostri clienti prodotti in scadenza con sconti fino al 50 per cento e, in tutti i nostri ipermercati, abbiamo un reparto dedicato alla vendita dei prodotti sfusi, convenienti anche per l’ambiente – prosegue Roberta De Natale – inoltre dal 2008 abbiamo stretto accordi con associazioni e onlus per il recupero di prodotti prossimi alla scadenza: mediamente doniamo in un anno oltre 550mila euro di generi alimentari».
Wwf ha creato il programma One Planet Food ed è protagonista di numerose iniziative contro lo spreco alimentare la cui riduzione avrebbe effetti positivi sul cambiamento climatico, sulla perdita di biodiversità, sulla disponibilità delle risorse idriche e sull’inquinamento.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il nostro pianeta attraversa una crisi profonda, ma due corposi rapporti dell’Ipbes indicano alcune vie di uscita.
Innalzamento del Mediterraneo: quali impatti su acqua e coste? Lo abbiamo chiesto a Grammenos Mastrojeni, tra minacce e soluzioni sostenibili.
FacilitAmbiente mette a disposizione professionisti che riuniscono i soggetti coinvolti da un progetto, raccogliendo e valorizzando i loro contributi.
Climathon 2024 è l’hackaton che ha riunito giovani talenti a Courmayeur per sviluppare idee innovative e sostenibili, affrontando le sfide ambientali della montagna.
Dopo Milano, il progetto PiantiAmo il futuro di Nescafé arriva a Ferrara: piantato presso la Nuova Darsena il primo dei duecento nuovi alberi in città.
Paul Watson è stato rilasciato dalla prigione in Groenlandia dove era detenuto da luglio. Respinta la richiesta di estradizione in Giappone.
Sull’arcipelago di Mayotte, territorio d’oltremare dipendente dal governo francese, per ora si contano 15 morti e centinaia di feriti. I servizi essenziali sono al collasso.
Alla Cop16 si sperava in un protocollo per fronteggiare siccità e desertificazione, ma la decisione è stata rimandata.