Forte di due certificazioni sulla gestione ambientale dell’evento e con il 67% di raccolta differenziata in media (e l’intero ultimo trimestre al 70%), siamo in testa alla classifica dei grandi eventi più attenti all’ambiente. L’esposizione universale di Milano ha fatto meglio dei Giochi Olimpici di Londra 2012, che hanno registrato il 62% di differenziata e una
Wwf per Expo. 180 eventi in sei mesi per l’alimentazione sostenibile
Eventi in tutta Italia, Oasi aperte e un decalogo per trasformare la propria alimentazione e ridurre così l’impronta alimentare.
Presentata a Roma “La natura del cibo. Una sola terra per nutrire il Pianeta”, la campagna del Wwf dedicata ad Expo 2015. 180 eventi in sei mesi, mossi dal comune intento di coinvolgere l’opinione pubblica nell’adozione di una dieta sostenibile. L’obiettivo è di arrivare a contattare almeno 650 mila persone.
L’associazione, che ha vinto il bando del Mipaaf (Ministero per le politiche agricole e forestali) per Expo 2015, organizzerà 41 eventi locali in 18 regioni italiane e 8 seminari per docenti ed educatori, 54 eventi a Milano e in particolare nell’Oasi Wwf Bosco di Vanzago, ai confini della città.
“In Italia e nel mondo abbiamo bisogno di consumatori e aziende agricole e agroalimentari responsabili che tutelino la biodiversità, che diano il giusto valore al capitale naturale, garantendo oggi e nel futuro il nostro benessere. E quello del pianeta”, spiega Donatella Bianchi, presidente di Wwf Italia.
Per far ciò l’associazione propone un decalogo per il mangiare sostenibile. La ricetta? 10 azioni quotidiane da compiere per promuovere una dieta e una filiera dal minor impatto ambientale possibile. La piccola guida verrà distribuita in 100 mila copie durante l’Esposizione universale. Basti pensare che, solo rinunciando ad un pasto di carne a settimana e sostituendolo con un piatto tipico della dieta mediterranea è possibile risparmiare 180 kg di CO2 l’anno. Numeri che aumentano se pensiamo all’acqua: il consumo varia da circa 1.500-2.600 litri per una dieta vegetariana a circa 4.000-5.000 litri per una ricca di carne.
“Abbiamo bisogno – continua la presidente – di cittadini che, evitando gli sprechi, imparino a ridurre la propria impronta alimentare, in un pianeta che dal 1950 al 2050 vedrà quasi triplicare la sua popolazione. Aziende agricole che abbattano l’uso dei prodotti chimici, riducano i consumi idrici e le emissioni di CO2 e industrie alimentari che frenino la dissipazione delle risorse, a cominciare da quelle forestali”.
Per raggiungere questi obiettivi il Wwf lavora da anni fianco a fianco con le imprese del settore agroalimentare, con il progetto One Planet Food, per raggiungere una maggiore sostenibilità di tutta la filiera. “Abbiamo scelto di sostenere le iniziative del Wwf in Expo proprio perché la tutela dell’ambiente e la promozione dei modelli sostenibili è la grande sfida dell’evento di Milano”, ha spiegato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina. “Dobbiamo garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per una popolazione mondiale in crescita attraverso modello produttivi che tutelino le risorse e riducano gli sprechi”.
Tutte le immagini © Getty Images
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