La puntata di Mercoledì 29 luglio dei Rock Files Live! di LifeGate Radio è Black lives matter, interamente dedicata alla musica nera.
Xavier Rudd: il ragazzo nero ricoperto da una conchiglia bianca
James Price Point, Australia Occidentale, Primavera 2007 Il Kimberley è una delle nove regioni dell’Australia Occidentale, certamente la più suggestiva dal punto di vista naturale. Chilometri e chilometri di paesaggi da favola attirano qui ogni anno decine di migliaia di turisti da tutto il mondo. Perché questa continua a essere una delle zone più selvagge
James Price Point, Australia Occidentale, Primavera 2007
Il Kimberley è una delle nove regioni dell’Australia Occidentale, certamente la più suggestiva dal punto di vista naturale. Chilometri e chilometri di paesaggi da favola attirano qui ogni anno decine di migliaia di turisti da tutto il mondo. Perché questa continua a essere una delle zone più selvagge e incontaminate del continente australe.
Le montagne che nascondono diamanti rosa, i canyon e le cupole ad alveare del parco nazionale Bungle Bungle, le cascate e i laghi che punteggiano deserti di terra rossa e quella costa aspra ma accogliente sono solo alcune delle meraviglie di questo autenitco spettacolo della natura.
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Eppure, proprio nel bel mezzo di questo paradiso terrestre il governo di Canberra ha varato un piano per la costruzione di un complesso industriale per l’estrazione del gas. Poco dopo, alcuni artisti australiani hanno aderito al neonato movimento di protesta “Save The Kimberley” che ha come fine la preservazione del territorio e della cultura del luogo.
Tra questi un giovane cantautore molto amato dagli autoctoni. Si chiama Xavier Rudd e i vari negozi di souvenir per turisti e gli showroom pieni zeppi di oggetti di artigianato aborigeno, hanno sugli scaffali i suoi dischi. Lui, quando è sul palco, ha sempre dietro di se la bandiera della nazione aborigena: in mezzo a quella gente ci è cresciuto e i suoi amici indigeni da piccolo lo chiamavano il “ragazzo nero ricoperto da una conchiglia bianca”.
Xavier suona sedici strumenti diversi, stravaganti percussioni etniche e vari tipi di didgeridoo, lo strumento principale della tradizione aborigena: un ramo di eucalipto cavo che produce suoni ipnotici e seducenti.
Da quando ha cominciato a esibirsi live, Xavier Rudd è ospite fisso nei principali festival australiani . E ben presto anche in Nord America e in Europa si sono accorti di lui.
Il successo lo ha costretto a ridurre la partecipazione attiva al progetto Save the Kimberley, ma lui continua a sfruttare la sua fama soprattutto per combattere ogni tipo di ingiustizia che si abbatte sulla terra che tanto ama.
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Mercoledì 17 giugno, ripartono i Rock Files Live! di LifeGate Radio. Con Ezio Guaitamacchi sul palco dello Spirit de Milan Eugenio Finardi e Beppe Gambetta.
Lunedì 19 gennaio riparte lo storico show di LifeGate, ideato e condotto da Ezio Guaitamacchi, giunto ormai alla decima edizione. In questi nove anni il programma più longevo e seguito di LifeGate ha ospitato un mix di artisti in fase di lancio e affermati artisti internazionali (da Keith Emerson a Jesse Harris, dal leggendario
Londra, west end, Primavera 1968. Considerato il quartier generale della musica, Soho è da sempre il principale polo d’intrattenimento della capitale inglese: negli anni, sono nati, spariti e risorti centinaia di locali e club. Al numero 14 di Upper Saint Martins Lane si trova il più famoso e longevo di questi: il Marquee. Al piano superiore
Londra, novembre 1998. C’è nervosismo negli studi di registrazione della Parlophone, al 43 di Brook Green. Sono giorni che Chris continua a litigare con Will. E oggi le cose vanno peggio del solito anche perchè Chris si è presentato completamente ubriaco. Chris Martin ha conosciuto Jon Buckland alla festa delle matricole dell’University College e tra
Londra, estate del 1978. Il suo vero nome è Ellen Naomi Cohen. Ma al liceo cambia identità: prende in prestito quello del suo idolo (l’attrice Peggy Cass) e a questi aggiunge il nomignolo di Mama: canta infatti con lo stesso feel delle blues woman degli anni 20 e ha il loro stesso fisico: 1.65 di
Los Angeles, primi anni 90. Qualcuno, camminando sulla Sunset Strip, si è imbattuto in strani flyer che segnalano un concerto in serata al Roxy, locale qualche metro più avanti. In realtà a catturare l’attenzione dei passanti è l’immagine di una donna nuda stampata su quei fogli seminati ovunque. Brandon Boyd è il cantante della