Il 27 novembre aprono le candidature per la seconda edizione di Women in Action, il programma di LifeGate Way dedicato all’imprenditoria femminile.
Gli zoo fuorilegge di mezza Europa in mostra a Bruxelles per denunciare l’assenza di controlli
Le condizioni degli zoo in Europa sono pessime. Ma ora possiamo chiedere norme migliori e controlli sul benessere degli animali. La denuncia in mostra a Bruxelles.
Una mostra fotografica che ritrae le condizioni in cui vivono gli animali dei circa quattromila zoo europei che, per legge, dovrebbero avere come obiettivo principale la conservazione della biodiversità, è stata esposta al Parlamento europeo.
La mostra è stata voluta dalla ong britannica Born free foundation che ha anche organizzato un incontro con gli europarlamentari per discutere in dettaglio della direttiva relativa alla custodia degli animali selvatici nei giardini zoologici e, in particolare, del ruolo degli zoo e del benessere dei loro ospiti. Le fotografie sono state scattate in strutture europee che non sembrano essere all’altezza degli standard stabiliti dalla direttiva e dalle leggi nazionali che la recepiscono.
La revisione della direttiva europea sugli zoo
È in corso in questi mesi una revisione della direttiva che ne valuterà l’efficacia, l’efficienza, la coerenza con altre policies, e la rilevanza nel corpo di leggi dell’Unione. Fino all’8 dicembre tutti i cittadini potranno contribuire al suo miglioramento attraverso un questionario online. Questa iniziativa fa parte di una procedura standard prevista per tutte le norme europee, ma è un’occasione da non perdere per chi vuole cambiare le cose.
La direttiva sarà poi valutata rispetto al suo obiettivo esplicito di “promuovere la conservazione di specie di animali selvatici (cioè mantenere o riportare il livello delle specie a un livello sufficiente) e di conseguenza rafforzare il ruolo degli zoo nella conservazione della biodiversità”. I risultati saranno pubblicati alla fine del 2017.
Il rapporto di Born free sugli zoo europei e italiani
Nel 2011 Born free aveva pubblicato un rapporto realizzato a seguito della ricerca condotta in decine di strutture europee. I risultati sono stati sconcertanti e mostrano come, ad esempio in Italia, la legislazione è stata recepita in modo corretto e addirittura più stringente rispetto a quanto prescritto dalla direttiva (pagina 18), ma la legge non viene applicata, i controlli sono scarsi e il personale non ha le competenze necessarie per far funzionare le strutture come dovrebbero.
Per quanto riguarda gli zoo italiani, la grande maggioranza sembra trascurare gli aspetti di ricerca, protezione della biodiversità, educazione del pubblico e reinserimento di specie a rischio, tra le finalità espressamente indicate dalla direttiva. Le strutture, dunque, sono fuorilegge. Al tempo dell’indagine, poi, 63 zoo — ufficialmente riconosciuti come tali — erano addirittura senza licenza. Un nuovo rapporto della fondazione è previsto entro la fine del 2016.
Oltre a non rispettare gli obiettivi e le finalità per cui sono stati istituiti, molti zoo non rispettano neanche gli standard minimi di benessere per gli animali stabiliti dalla legge. Daniel Turner, direttore associato per la conformità europea a Born free ha dichiarato: “Nonostante i progressi nella conoscenza delle specie individuali e delle loro necessità biologiche, molti animali negli zoo dell’Ue sono tenuti ancora in condizioni al di sotto dello standard minimo”.
Come stanno gli animali negli zoo
Non possiamo sapere che cosa passi esattamente nella testa di questi animali, ma le fotografie toccanti esposte al Parlamento europeo mostrano questi animali in condizioni innaturali, degradanti e annichilenti.
Le iniziative di Born free foundation hanno avuto luogo proprio a pochi giorni da due casi di fuga di animali dai propri recinti. Il gorilla Kumbuka, che ha violato i confini dello spazio a sua disposizione allo zoo di Londra, Regno Unito, per fortuna non ha subìto o causato gravi conseguenze, mentre per uno dei due leoni scappati dalla gabbia nello zoo di Lipsia, in Germania, questa fuga è stata fatale.
Riferendosi all’evento di Londra, il presidente della fondazione Will Travers ha dichiarato: “I rischi ci sono sia per gli animali che per gli uomini, e gli zoo non sono capaci di garantire la sicurezza di nessuno. Quanti incidenti dovranno ancora capitare prima che venga affrontato questo problema?”. Abbiamo l’occasione per dire la nostra e chiedere l’applicazione delle norme sugli zoo. Possiamo farlo ora.
Foto di copertina: Britta Jaschinski/Born Free Foundation
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nel 2023 sono state uccise 85mila donne nel mondo: nel 60 per cento dei casi, il colpevole era il partner o un membro della famiglia.
Un gruppo di studenti universitari ha raggiunto la città di Kaifeng l’8 novembre dopo cinque ore di viaggio in sella a biciclette in sharing
Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Più di cento calciatrici hanno inviato una lettera alla Fifa per chiedere di interrompere la sponsorizzazione con la Saudi Aramco
Da questo autunno 7.000 nuovi studenti di San Diego sosterranno corsi che includono una quota di tematiche riservate al clima.
Dopo la non convalida dei trattenimenti dei 12 migranti di Egitto e Bangladesh, l’elenco dei Paesi sicuri viene definito per legge.
La “liana delle anime” è un decotto della medicina indigena dell’Amazzonia che può alterare lo stato psichico di chi la assume, e per questo affascina milioni di persone nel mondo.
Tra le 1.757 barche iscritte alla Barcolana di Trieste, la regata più partecipata del mondo, ce n’era una che gareggiava per Emergency.