Acca2o, l’app per tenere l’acqua sotto controllo

È stata presentata in occasione della Giornata mondiale dell’acqua la nuova app “Acca2o”, realizzata da Gruppo CAP, il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano e a disposizione di tutti i cittadini che usufruiscono del servizio. Un’innovazione unica nel suo genere, che permette di monitorare tramite smartphone tutti i parametri sull’acqua pubblica

È stata presentata in occasione della Giornata mondiale dell’acqua la nuova app “Acca2o”, realizzata da Gruppo CAP, il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano e a disposizione di tutti i cittadini che usufruiscono del servizio. Un’innovazione unica nel suo genere, che permette di monitorare tramite smartphone tutti i parametri sull’acqua pubblica che esce dai rubinetti, con un semplice tocco.

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Screenshot dell’app.

“La tecnologia digitale ha un ruolo fondamentale per dialogare con i cittadini in un’ottica di trasparenza e informazione puntuale”, ha spiegato Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap, in una nota. “Strumenti come questa app consentono di instaurare un rapporto diretto con i nostri utenti, in un’ottica di fiducia e consapevolezza del valore di questa preziosa risorsa”.

Come funziona Acca2o

L’applicazione è gratuita e disponibile sia per Android che iOs. Il sistema è in continuo aggiornamento, grazie al flusso di dati costanti e a disposizione di tutti gli utenti. Come avere uno sportello in tasca. Grazie alla geolocalizzazione, l’app è in grado di dare tutte le informazioni relative all’acquedotto, ai consumi di casa, allo stato delle fatture. Non solo, ma in qualsiasi parte dell’hinterland milanese ci si trovi, può fornire i dati relativi alla qualità dell’acqua che esce dai rubinetti, grazie alle ultime analisi effettuate dal laboratorio analisi di Gruppo CAP, aggiornate periodicamente, e i valori di legge per il confronto.

Il Water Safety Plan di Cap

Il Wsp ridefinisce il modello del controllo dell’acqua potabile, basato fino ad ora sulla sorveglianza di segmenti circoscritti del sistema-acquedotto (prelievo-trattamento-distribuzione) e sul monitoraggio a campione dell’acqua distribuita in rete, trasformandolo in un sistema globale di gestione del rischio esteso all’intera filiera idrica, dalla captazione al punto di utenza finale.

In molte città del mondo, anche italiane, sono stati installati distributori di acqua potabile
In molte città del mondo, anche italiane, sono stati installati distributori di acqua potabile

L’Italia è oggi in Europa uno dei paesi in cui l’implementazione dei Water Safety Plan, piani di sicurezza dell’acqua, è più avanzata. L’Istituto superiore di sanità, che ha assistito Gruppo Cap nella costruzione del modello di Wsp, diventato punto di riferimento per l’Italia, ha assunto un’autorevolezza internazionale sul tema dell’acqua potabile, certificata anche durante il G7, a guida italiana del 2017. Il passaggio al Wsp significa per il Gruppo un investimento importante in innovazione tecnologica, in ricerca e sviluppo della conoscenza. Tutto per garantire un’acqua ancora più di qualità e sicura sulla quale i controlli non sono solo puntuali e continui, come avviene già adesso, ma anche ritagliati sulle caratteristiche della falda e del territorio, anche grazie al dialogo con i Comuni e con i cittadini.

Il libro “Acqua del rubinetto. Water Safety Plan: innovazione e sicurezza”, secondo volume della collana Linee d’acqua edita da Guerini e Associati, fa il punto sullo stato dell’arte dei piani di sicurezza sull’acqua potabile e, attraverso il confronto tra esperienze nazionali e internazionali, mette a fuoco un tema di natura prima di tutto sanitaria, oltre che geologica e ingegneristica, ponendo un’attenzione particolare al concetto di prevenzione.

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