
Due terzi delle autostrade inglesi hanno una colonnina di ricarica rapida. A disposizione degli automobilisti ce ne sono 165.
Lo ha dimostrato Bertrand Piccard, con il suo Solar Impulse 2: l’aereo elettrico non è più solo un sogno. Certo, prima di vedere aerei commerciali solcare i nostri cieli dovremmo aspettare, ma la tecnologia sta facendo progressi sempre nuovi. Ne è la dimostrazione il nuovo record siglato dall’aereo elettrico alimentato da un motore Siemens, che
Lo ha dimostrato Bertrand Piccard, con il suo Solar Impulse 2: l’aereo elettrico non è più solo un sogno. Certo, prima di vedere aerei commerciali solcare i nostri cieli dovremmo aspettare, ma la tecnologia sta facendo progressi sempre nuovi. Ne è la dimostrazione il nuovo record siglato dall’aereo elettrico alimentato da un motore Siemens, che per la prima volta ha volato ad una velocità di 337,5 chilometri orari su una distanza di tre chilometri.
L’aereo Extra 330LE, del peso di circa 1.000 chilogrammi, e guidato dal pilota Walter Extra, è stato capace di registrare un nuovo record di velocità, grazie anche alle caratteristiche aerodinamiche del veivolo e del motore elettrico realizzato da Siemens: 50 chilogrammi è in grado di erogare una potenza elettrica costante di 260 kilowatt.
La società tedesca lavora da anni nell’applicazione dei motori elettrici all’aviazione e lo scorso anno aveva testato il primo veivolo a propulsione elettrica. Con Airbus ha da poco firmato un accordo di collaborazione per lo sviluppo di aeroplani regionali ibridi-elettrici. “Entro il 2030, ci aspettiamo di vedere i primi velivoli in grado di trasportare fino a 100 passeggeri per una distanza di circa 1.000 chilometri”, ha Frank Anton, a capo di eAircraft presso l’unità di venture capital next47 di Siemens. “Appena sei unità di propulsione come questa sarebbero sufficienti per alimentare un tipico aeroplano ibrido-elettrico a 19 posti.”
Oggi l’aviazione civile emette circa il 2 per cento del totale delle emissioni di CO2, mentre nel giro di 20 anni il traffico aereo ha visto un aumento dell’80 per cento. È previsto inoltre che le emissioni continueranno ad aumentare del 45 per cento entro il 2035. Per questo motivo molte compagnie, in collaborazione con i costruttori di aeromobili stanno lavorando a nuovi modelli. Più leggeri, in grado di consumare meno carburante, a tecnologia ibrida. Perché ridurre le emissioni significa anche risparmiare sui costi, non solo ambientali.
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