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Cos’è il bonus verde 2018, come funzionano gli incentivi fiscali per giardini e terrazzi
Nella legge di bilancio 2018 viene introdotto il bonus verde che incentiva condomini e privati a creare nuove aree verdi in città. Come funziona e chi può beneficiarne.
In questi giorni caratterizzati da elevati tassi di inquinamento nella maggior parte dei centri urbani del Nord Italia si accende un barlume di speranza per l’anno nuovo: il governo ha da poco annunciato l’entrata in vigore del bonus verde per la creazione e la riqualificazione di giardini, terrazzi e aree verdi. Il presidente della Federazione di prodotto florovivaistico di Confagricoltura, Francesco Mati, ha infatti precisato che a partire dal 2018, “chi ha una casa con giardino dove fare grosse potature, o ha una siepe malata da sostituire con una sana, o anche un impianto irriguo da installare o sostituire” potrà usufruire di sgravi fiscali.
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Cos’è e come funziona il bonus verde 2018
Inserito all’interno della legge di Bilancio 2018, il bonus verde concede ai condomini o ai cittadini proprietari di singole unità immobiliari di detrarre dalle tasse il 36 per cento delle spese sostenute per la realizzazione e la manutenzione di aree verdi fino a un tetto massimo di 5.000 euro per immobile.
Si tratta di una grande novità, in fase sperimentale per un anno, che va ad aggiungersi alla proroga del già vigente Econobonus con cui è possibile detrarre il 65 per cento dai lavori di riqualificazione energetica degli edifici e il 50 per cento per le ristrutturazioni e gli interventi riguardanti le finestre o l’installazione di caldaie a condensazione e a biomassa.
Chi potrà usufruire del bonus verde
Il bonus verde sarà applicabile sia ai condomini sia ai privati proprietari di ville o unità indipendenti che hanno investito del denaro in giardini, terrazze, installazioni di verde pensile, coperture e messa a dimora di piante e arbusti. Nella fattispecie, a godere dei benefici previsti dalla nuova agevolazione saranno tutti quei soggetti che, in seguito alla creazione di nuove aree verdi o al recupero di quelle già esistenti, saranno in grado di documentare le spese effettivamente sostenute.
L’impatto del bonus verde sull’ambiente
La manovra è stata pensata per potenziare il verde urbano che, dando uno sguardo agli ultimi dati pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica (Istat), risulta ancora molto scarso ammontando a soli 31,1 metri quadrati per abitante, corrispondenti al 2,7 per cento del territorio dei capoluoghi di provincia.
La stessa Coldiretti si è detta soddisfatta di questa misura in grado di influire positivamente sulla qualità dell’aria che respiriamo, ribadendo quanto siano importanti le aree verdi in città per ridurre lo smog e al contempo per conservare la biodiversità. “Una pianta adulta – ha sottolineato – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno”.
Grandi vantaggi anche per il settore florovivaistico
Fortemente voluto dal coordinamento Agrinsieme che riunisce Cia – Confederazione italiana agricoltori, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari, il bonus verde rappresenta un grande impulso al settore florovivaistico made in Italy all’interno del quale operano oltre centomila addetti, ovvero più del 10 per cento degli impiegati agricoli complessivi.
Secondo Mati, infatti, questa manovra sarebbe la soluzione a molte problematiche che affliggono il settore, ma non solo, portando a dei risultati molto importanti: “dall’aumento dell’occupazione all’emersione del lavoro nero, aumento del valore immobiliare, riqualificazione ecologico-ambientale delle aree edificate, diminuzione dell’isola di calore, miglioramento della qualità dell’aria e di conseguenza della qualità della vita”. Perché un semplice giardino o terrazzo possono fare la differenza sia per colorare le zone urbane sia per renderle degli ambienti finalmente vivibili.
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