Il settore eolico può creare 4 nuovi milioni di posti di lavoro entro il 2030

Il nuovo scenario imposto dalla crisi sanitaria dovuta al coronavirus ci ha già portato a riflettere su quale futuro vogliamo per il dopo. Complice una crisi economica che non risparmierà nessuno, da più parti si è lanciato un appello per una ripresa che sia quanto più possibile sostenibile e alimentata dalle rinnovabili. A ribadirlo, dopo

Il nuovo scenario imposto dalla crisi sanitaria dovuta al coronavirus ci ha già portato a riflettere su quale futuro vogliamo per il dopo. Complice una crisi economica che non risparmierà nessuno, da più parti si è lanciato un appello per una ripresa che sia quanto più possibile sostenibile e alimentata dalle rinnovabili. A ribadirlo, dopo le dichiarazioni di numerosi economisti, anche il Global Wind Energy Council, associazione che rappresenta oltre 1.500 aziende, organizzazioni e istituzioni in più di 80 paesi del settore dell’eolico. Secondo quanto riportato in una recente dichiarazione congiunta il settore eolico potrebbe generare oltre 4 milioni di posti di lavoro diretti e indiretti entro il 2030, rispetto agli 1,2 milioni del 2018.

eolico
econdo il Global Wind Energy Council, l’eolico sarà un elemento chiave per la ripresa economica dal Covid-19, contribuendo a creare milioni di posti di lavoro, energia rinnovabile e a prezzi accessibili

“Il settore eolico è una delle industrie più promettenti al mondo. Il nostro settore può supportare milioni di posti di lavoro e miliardi di investimenti”, dice Morten Dyrholm, presidente di Gwec in una nota. “Ma gli immensi benefici che l’energia eolica può apportare alla società nel suo insieme, come energia a prezzi accessibili, aria più pulita e infrastrutture resilienti, significa che il ritorno sugli investimenti per l’eolico lo rende una scelta logica per i paesi che cercano una ripresa verde dopo la pandemia”.

Irena, le rinnovabili e l’eolico siano leva per l’economia

La conferma arriva anche dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena) che afferma come per ogni dollaro speso per far avanzare la transizione energetica globale, ci possa essere un ritorno dai tre agli otto dollari. Secondo l’ultimo “Global renewables outlook”, investendo circa 130mila miliardi di dollari nelle energie rinnovabili, potrebbe consentirci di ridurre a livello globale il 70 per cento di emissioni di CO2 entro il 2050, creando allo stesso tempo 42 milioni di posti di lavoro considerando anche il campo dell’efficienza energetica e settori correlati.

“I provvedimenti per superare la crisi Covid-19 possono mettere il mondo sulla strada della crescita sostenibile e della prosperità. L’Accordo di Parigi e l’Agenda per lo sviluppo sostenibile presentano una visione a medio termine per un futuro più resiliente e inclusivo che può servire da quadro di riferimento per le misure di stimolo nazionali necessarie oggi”, ha detto Francesco La Camera, direttore generale di Irena commentando il rapporto. “Il Global renewables outlook mostra che ponendo la transizione energetica in corso al centro della ripresa, possiamo far crescere l’economia mondiale, creare milioni di posti di lavoro e migliorare la vita delle persone ovunque”.

La conferma arriva dai numeri: dal 2015 al 2019, l’energia eolica ha generato oltre 652 miliardi di dollari di investimenti. L’aumento della capacità eolica installata a più di 2 TW di capacità entro il 2030, porterebbe ad investimenti annui aggiuntivi di 207 miliardi di dollari, spingendo la ripresa economica e alimentando la transizione energetica.

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