Germania, il primo gennaio le rinnovabili hanno coperto (quasi) tutti i consumi elettrici

È successo alle 6 del mattino, complici i forti venti che soffiavano sulla nazione. Mentre a Natale i prezzi dell’energia risultavano negativi, con una riduzione delle bollette elettriche.

Intorno alle 06:00 del primo gennaio, complice una riduzione della domanda di energia e una condizione meteorologica favorevole, le rinnovabili in Germania hanno coperto il 100 per cento della produzione di elettricità.

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Turbina eolica in costruzione in Germania. Lo scorso 1mo gennaio l’85% della domanda è stato coperto da eolico. © Sean Gallup/Getty Images

I dati sono stati forniti dall’Autorità per il gas e l’energia tedesca, e mostrano come l’eolico, le biomasse e l’idroelettrico insieme abbiano coperto quasi la totalità delle oltre 40mila megawattora consumate in quel momento. Si tratta del secondo record registrato dopo quello dello scorso maggio. L’eolico da solo ha coperto quasi l’85 per cento dei consumi all’alba del primo giorno dell’anno.

La conferma arriva anche da Agorameter, anche se i numeri guardano leggermente al ribasso: secondo i dati forniti dall’associazione che calcola i consumi basandosi sul mercato e sulle stime fornite dagli operatori, la copertura da parte delle rinnovabili si aggirava intorno all’85 per cento sul totale (40,34 GW su 46,94 GW).

Il grafico mostra la produzione e i consumi elettrici in Germania.
Il grafico mostra la produzione e i consumi elettrici in Germania. ©Clean Energy Wire.

Rinnovabili da record in Germania

Nonostante le incertezze sui numeri, resta il fatto che le rinnovabili stanno già segnano il futuro energetico del Paese. Da almeno il 2015 oltre un terzo della produzione elettrica proviene da fonti rinnovabili, in particolare da eolico, solare e dalle biomasse. Quella che in terra teutonica viene definita come Energiewende, la transizione ad un sistema energetico a emissioni nulle.

Tanto che nei giorni di Natale, tra il 24 e il 26 dicembre scorso, l’elettricità ha avuto prezzi negativi per i consumatori tedeschi. Questo non significa che i clienti si siano ritrovati nel conto corrente un insolito regalo di Natale, ma che ci saranno sconti significativi sulle bollette elettriche. Secondo quanto ha scritto il New York Times, le aziende venivano incentivate ad utilizzare elettricità a 50 euro al megawatt. Ciò è successo perché la produzione era superiore alla domanda. In condizioni ideali le rinnovabili potrebbero fornire infatti circa 60 gigawatt di elettricità, mentre la domenica non si superano solitamente i 50 gigawatt.

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La mappa mostra le 30 centrali carbone in Europa più inquinanti in termini di CO2. © Beyond Coal

Ancora troppo carbone

Nonostante ciò, in Germania è ancora il carbone la fonte principale impiegata per la produzione di energia, tanto che questo copre il 37 per cento del totale e produce l’80 per cento delle emissioni di CO2 legate al settore elettrico. Un’enormità. Ma dopo la decisione di chiudere le centrali nucleari, il carbone rimane tuttora la fonte energetica più economica, anche per il mercato tedesco. Il Wwf ha stimato che per rientrare negli accordi di Parigi, la Germania dovrebbe chiudere entro 2 anni le centrali con più di 30 anni di attività e rinunciare definitivamente a lignite e affini entro il 2035. Oggi 9 delle 30 centrali più inquinanti in Europa si trovano all’interno dei confini tedeschi.

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