Quanti alberi ci sono nel mondo? Uno scienziato li ha contati e sono più del previsto

Il pianeta è più verde di quanto si pensasse. E non può che essere una buona notizia. Ad affermarlo è il ricercatore Tom Crowther, dell’Eth di Zurigo, che in una conferenza tenutasi a Washington ha presentato i risultati degli ultimi lavori del Crowther Lab: nel pianeta ci sono 3.040 miliardi di alberi, sette volte più

Il pianeta è più verde di quanto si pensasse. E non può che essere una buona notizia. Ad affermarlo è il ricercatore Tom Crowther, dell’Eth di Zurigo, che in una conferenza tenutasi a Washington ha presentato i risultati degli ultimi lavori del Crowther Lab: nel pianeta ci sono 3.040 miliardi di alberi, sette volte più di quanto stimato in precedenza. E ciò significa che il pianeta ha una maggiore possibilità di assorbire le emissioni di CO2. Non solo, secondo lo scienziato ci sarebbe lo spazio per altri 1,2 trilioni di nuovi alberi a livello globale, che sarebbero capaci di assorbire più carbonio di quello emesso dalle attività umane ogni anno.

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Si stima siano almeno sette volte più di quanto si pensasse. E c’è spazio ancora per riforestare e assorbire tutte le emissioni prodotte ogni anno dalle attività umane © Pixabay

L’importanza dei dati e dei satelliti

Un risultato arrivato grazie all’elaborazione di migliaia e migliaia di dati, provenienti da tutto il mondo. Nella loro ricerca, i ricercatori del Crowther Lab hanno infatti utilizzato il più grande set di dati provenienti dall’inventario delle foreste, la Global forest biodiversity initiative, misurato dai ricercatori in oltre 1,2 milioni di luoghi in tutto il mondo, combinando quest’ultimi con quelli forniti dai satelliti. Il laboratorio ha inoltre utilizzato un database che studia l’ecologia del suolo e del sottosuolo, e che descrive come miliardi di specie sotterranee siano in grado di determinare la fertilità del suolo, la composizione atmosferica e quindi anche influenzare il clima.

“Con le immagini multispettrali e i radar di telerilevamento siamo in grado di fornire dati fino a una risoluzione di 3,7 metri: abbastanza per distinguere i singoli alberi”, scrive Crowther in un post ospitato dal sito dell’ente di ricerca. “Il nostro laboratorio sta migliorando le previsioni climatiche con dati contenenti oltre 30 milioni di misurazioni di singoli alberi e 120mila misurazioni delle comunità legate al suolo in tutto il mondo, raccolte attraverso la nostra rete globale composta da migliaia di ecologi”.

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Nel pianeta ci sono 3,04 trilioni (mille miliardi) di alberi © Pixabay

Non solo alberi, anche il suolo ha un ruolo fondamentale

Ciò ha permesso anche di valutare il ruolo del suolo nel cambiamento climatico. Il suolo infatti costituisce un serbatoio naturale di carbonio, il secondo per importanza dopo gli oceani. A seconda delle regioni, il cambiamento climatico può causare un maggiore accumulo di carbonio nelle piante e nel suolo a causa della crescita della vegetazione, oppure un maggiore rilascio di carbonio nell’atmosfera. Ed è proprio questo il punto: il gruppo di lavoro ha scoperto che il riscaldamento di alcuni ecosistemi, come le regioni artiche e sub-artiche, sta causando il rilascio del carbonio. Un processo che potrebbe portare all’emissione di 55 gigatonnellate di carbonio stoccate nel suolo, circa l’equivalente di tutte emissioni annuali di CO2 degli Stati Uniti. Emissioni che porterebbe il cambiamento climatico ad accelerare del 17 per cento.

Motivo in più che spinge gli scienziati ad affermare che il ripristino della vegetazione, la piantumazione di nuovi alberi e la protezione dei suoli siano di gran lunga la migliore arma nella lotta ai cambiamenti climatici.

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