PiantiAmo il futuro è il nuovo progetto di Nescafé: un albero per ogni macchina da caffè revisionata, per promuovere la sostenibilità urbana.
Quanti alberi ci sono nel mondo? Uno scienziato li ha contati e sono più del previsto
Il pianeta è più verde di quanto si pensasse. E non può che essere una buona notizia. Ad affermarlo è il ricercatore Tom Crowther, dell’Eth di Zurigo, che in una conferenza tenutasi a Washington ha presentato i risultati degli ultimi lavori del Crowther Lab: nel pianeta ci sono 3.040 miliardi di alberi, sette volte più
Il pianeta è più verde di quanto si pensasse. E non può che essere una buona notizia. Ad affermarlo è il ricercatore Tom Crowther, dell’Eth di Zurigo, che in una conferenza tenutasi a Washington ha presentato i risultati degli ultimi lavori del Crowther Lab: nel pianeta ci sono 3.040 miliardi di alberi, sette volte più di quanto stimato in precedenza. E ciò significa che il pianeta ha una maggiore possibilità di assorbire le emissioni di CO2. Non solo, secondo lo scienziato ci sarebbe lo spazio per altri 1,2 trilioni di nuovi alberi a livello globale, che sarebbero capaci di assorbire più carbonio di quello emesso dalle attività umane ogni anno.
Leggi anche: Il lento abbandono dei boschi italiani
L’importanza dei dati e dei satelliti
Un risultato arrivato grazie all’elaborazione di migliaia e migliaia di dati, provenienti da tutto il mondo. Nella loro ricerca, i ricercatori del Crowther Lab hanno infatti utilizzato il più grande set di dati provenienti dall’inventario delle foreste, la Global forest biodiversity initiative, misurato dai ricercatori in oltre 1,2 milioni di luoghi in tutto il mondo, combinando quest’ultimi con quelli forniti dai satelliti. Il laboratorio ha inoltre utilizzato un database che studia l’ecologia del suolo e del sottosuolo, e che descrive come miliardi di specie sotterranee siano in grado di determinare la fertilità del suolo, la composizione atmosferica e quindi anche influenzare il clima.
“Con le immagini multispettrali e i radar di telerilevamento siamo in grado di fornire dati fino a una risoluzione di 3,7 metri: abbastanza per distinguere i singoli alberi”, scrive Crowther in un post ospitato dal sito dell’ente di ricerca. “Il nostro laboratorio sta migliorando le previsioni climatiche con dati contenenti oltre 30 milioni di misurazioni di singoli alberi e 120mila misurazioni delle comunità legate al suolo in tutto il mondo, raccolte attraverso la nostra rete globale composta da migliaia di ecologi”.
Non solo alberi, anche il suolo ha un ruolo fondamentale
Ciò ha permesso anche di valutare il ruolo del suolo nel cambiamento climatico. Il suolo infatti costituisce un serbatoio naturale di carbonio, il secondo per importanza dopo gli oceani. A seconda delle regioni, il cambiamento climatico può causare un maggiore accumulo di carbonio nelle piante e nel suolo a causa della crescita della vegetazione, oppure un maggiore rilascio di carbonio nell’atmosfera. Ed è proprio questo il punto: il gruppo di lavoro ha scoperto che il riscaldamento di alcuni ecosistemi, come le regioni artiche e sub-artiche, sta causando il rilascio del carbonio. Un processo che potrebbe portare all’emissione di 55 gigatonnellate di carbonio stoccate nel suolo, circa l’equivalente di tutte emissioni annuali di CO2 degli Stati Uniti. Emissioni che porterebbe il cambiamento climatico ad accelerare del 17 per cento.
Motivo in più che spinge gli scienziati ad affermare che il ripristino della vegetazione, la piantumazione di nuovi alberi e la protezione dei suoli siano di gran lunga la migliore arma nella lotta ai cambiamenti climatici.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nescafé e Accor insieme per la forestazione urbana, con la piantumazione di un albero per ogni macchina di caffè revisionata presente negli alberghi in Italia.
Le metropoli saranno sempre più affollate. Per continuare ad essere vivibili dovranno, prima di tutto… piantare alberi. È di questo che si è discusso al secondo World forum on urban forests di Milano.
La Società italiana di selvicoltura ed ecologia forestale si è riunita a Palermo per fare il punto sullo stato delle nostre foreste.
L’iniziativa è parte di una vasta opera di riforestazione, volta a mitigare i cambiamenti climatici e a contrastare la desertificazione.
L’obiettivo della nazione africana è di incrementare la propria copertura forestale, drasticamente ridotta nel corso del Ventesimo secolo.
Cento giornalisti ed esperti del settore si sono riuniti per indagare il ruolo delle foreste nella salute del pianeta e le strategie per contrastare la deforestazione.
L’obiettivo dell’iniziativa dell’ente del Turismo è di ripristinare la vegetazione autoctona danneggiata dal passaggio degli uragani.
La Cina ha avviato un massiccio piano di riforestazione che prevede di aumentare la copertura arborea del 23% entro il 2020.