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Concluso con successo il lungo viaggio che ha portato i due bisonti europei da Verona ai Carpazi. Ora i due fratelli potranno continuare la loro vita liberi, dove l’evoluzione li aveva portati migliaia di anni fa.
Stanno bene Athena e Julo, i due bisonti europei (Bison bonasus) nati in Italia al parco Natura Viva e rilasciati il 16 maggio nelle foreste dei Monti Tarcu, sui Carpazi meridionali della Romania. Un importantissimo progetto di reintroduzione in natura, nato nell’ambito del Life Re-Bison, e che ha visto la partecipazione di tutto lo staff del parco italiano. Il grande mammifero europeo torna così a calcare le terre che gli appartenevano, prima che l’uomo arrivasse quasi a sancirne l’estinzione. Storicamente il più grande erbivoro europeo era presente in Europa occidentale, centrale e sud-orientale e nel Caucaso. Ma nei primi anni del 20mo secolo il bisonte era praticamente scomparso in natura. Oggi, secondo la Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura) ne rimangono in natura circa 1.800, mentre più di un migliaio sopravvivono nei parchi faunistici.
Partiti il 15 maggio da Verona, i due fratelli sono arrivati nei Carpazi dopo 14 ore di viaggio. Athena e Julo, di uno e due anni e mezzo, saranno gli unici bisonti europei nati in Italia ad essere reintrodotti in natura. Insieme a loro, altri 8 esemplari provenienti dalla Germania e dalla Romania stessa.
“Athena e Julo sono tranquilli, stanno viaggiando davanti a noi e hanno affrontato bene queste prime fasi del loro viaggio”, spiega Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco Natura Viva che segue i bisonti insieme al resto dello staff. “Al parco è rimasta Penelope, la loro sorellina di 10 mesi, ora sola con mamma e papà. Durante il caricamento si è posizionata in modo da riuscire a vedere tutto ed è probabile che per i primi tempi risenta un po’ di non avere più la compagnia dei suoi fratelli”.
L’obiettivo generale del progetto Life RE-Bison è di consentire la ripresa del bisonte europeo nelle montagne di Tarcu e Poiana Rusca nel sud-ovest della Romania. Nel 1927 si contavano infatti solo 27 esemplari, tutti detenuti in cattività. Dal 2015 le varie liberazioni hanno portato la popolazione della Romania a crescere da 30 a 185 individui. Ora i ricercatori si aspettano che ci possa essere una ripresa demograficamente e geneticamente vitale, in modo tale che possa svilupparsi una popolazione sana, non esposta a malattie o parassiti.
“Dopo quasi due giorni di viaggio il rilascio è andato bene”, ha spiegato Sandri in un video. “Athena è stata la prima a lasciare il trailer, mentre Julo più titubante, l’ha seguita successivamente. Ora sono pronti per cominciare questa avventura insieme”.
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