L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Negli Usa una centrale a carbone è stata trasformata in un parco solare
Grazie al lavoro degli attivisti locali la cittadina di Holyoke ospita oggi il più grande sistema di accumulo di energia solare dello stato del Massachusetts.
Dal carbone all’energia solare. Pulita, rinnovabile, praticamente illimitata. È il perfetto esempio di transizione energetica, quello della cittadina di Holyoke in Massachusetts: qui una vecchia centrale a carbone, la Mount Tom power plant, è trasformata in un parco solare, composto da 17mila pannelli fotovoltaici con il sistema di accumulo più grande dello Stato americano.
La centrale a carbone, di proprietà della Gdf Suez, oggi Engie, era attiva da almeno 50 anni, inquinando l’aria della cittadina e causando vari problemi respiratori, con il doppio di incidenza dei casi di asma che nel resto del paese. Ma dal 2010 un gruppo di cittadini collaborando con l’associazione Toxics Action Center ha cominciato a fare pressione perché la centrale venisse riqualificata in parco solare.
Power to the people
Ciò che ha reso possibile la transizione energetica della cittadina è stata la capacità di dialogo avuta dagli attivisti nei confronti dei cittadini e soprattutto nei confronti dei lavoratori della centrale. In questo caso hanno lavorato a fianco del sindacato per mettere a punto anche la riqualificazione dei posti di lavoro. Così da non incidere negativamente sulla società.
Dopo la chiusura definitiva della centrale nel 2014, già in crisi per la caduta dei prezzi del carbone, la società ha installato i primi pannelli solari nel 2017 e lo scorso anno il sistema di accumulo di 3 megawatt, che permetterà di fornire elettricità a oltre 2mila famiglie anche di notte.
Da una centrale a carbone al solare, la scelta di Holyoke
Oggi l’elettricità della cittadina proviene al 100 per cento da fonte rinnovabile, gran parte di questa da idroelettrico. La centrale solare infatti è andata ad integrarsi nel mix energetico e la possibilità di accumulo permette di gestire i picchi di domanda, per esempio d’estate quando l’uso dei condizionatori si fa più intenso.
Il Massachusetts è uno dei tanti Stati americani all’avanguardia per quanto riguarda le politiche energetiche e climatica, nonostante le già note posizioni del presidente Trump. Lo scorso 12 dicembre il governatore Baker ha infatti firmato il Comprehensive energy plan (Cep), un piano che prevede di raggiungere entro il 2030 un futuro energetico “pulito, accessibile e resiliente”.
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