Nei primi due talk organizzati da Autopromotec si è parlato di come, dietro l’auto, si celi un mondo (perlopiù invisibile) di piccole e grandi realtà che investono in innovazione e sostenibilità.
Retrofit. Quanto costa il kit per convertire una vecchia auto in elettrica
Possessori di Fiat 500, pulmini Volkswagen, Maggiolini scassati, Renault 4 rosse, gioite. Anche in Italia finalmente sarà presto possibile e conveniente convertire il proprio vecchio rottame, malfunzionante e tossicchiante, in una sana, splendida elettrica. E ricominciare a circolare per strada allegramente e spensieratamente.
Sarà presto possibile, grazie a un decreto in vigore dal 26 gennaio 2015, andare da un meccanico e chiedere di trasformare la propria auto grazie ad un motore elettrico per auto. Ora che ci sono anche in Italia le basi legali per effettuare in modo più semplice, veloce e relativamente economico questa trasformazione, inizieranno a circolare anche i primi kit omologati e le prime officine specializzate.
Cosa prevede il retrofit
Fino a ieri, chi voleva trasformare in elettrica un’auto a combustione doveva affrontare il dramma della re-immatricolazione, quasi un incubo per chi ci si avventurava, risolvibile solo passando dalla Germania, dal Tüv, con successiva importazione del veicolo.
Da oggi in poi, basterà acquistare un kit apposito composto da un motore elettrico con convertitore di potenza, un pacco batterie e un’interfaccia con la rete per la ricarica delle batterie stesse. Il tutto con una procedura molto simile a quella del montaggio di un impianto a Gpl.
Tutto questo si potrà fare dal meccanico, che installerà sulla vettura un kit omologato. Una volta terminato il montaggio, sarà lo stesso tecnico a portare il veicolo alla Motorizzazione, che si occuperà di aggiornare la carta di circolazione del mezzo.
Leggi anche: Auto elettriche: cosa c’è da sapere sulla guida e sui vantaggi, su come e dove si ricaricano
Il costo del retrofit parte dai 10.000 euro circa
Siamo in un settore del tutto nuovo, in Italia, ma queste cifre sono le più plausibili. Si rimuovono il motore, il serbatoio, i tubi di scarico, il radiatore e il circuito di raffreddamento, per sostituirli con un motore elettrico per auto e un pacco di batterie ricaricabili. I motori elettrici a corrente continua sono più economici ma hanno dei limiti, quasi certamente i retrofit prevederanno il motore sincrono trifase a magneti permanenti.
Lo smantellamento del precedente impianto e della parte meccanica può costare circa 1.000 euro. L’installazione del nuovo motore comporta una spesa dai 1.000 fino a 4.000 euro. Una variabile notevole è se si riesce a mantenere il cambio-trasmissione originale, invece che sostituirlo con un motoriduttore o convertitore di coppia.
C’è poi la parte elettronica da installare con una spesa fino a 4.000 euro e la manodopera che si aggira sui 1.000 euro. Infine, le batterie da montare con un costo di almeno 4.000 euro, e forse più.
Quindi, con una spesa di circa 10.000 euro si può trasformare la vecchia auto in un mezzo ecologico, efficiente ed economico il cui costo sarà ripagato nel tempo.
I vantaggi che bilanciano i costi del retrofit
Il costo è comparabile con:
- Quello di una pesante manutenzione (motore e cambio) per rimettere in moto un’auto vecchia ed è inferiore a quello di un restauro totale.
- Si evita di rottamare la vecchia auto, con le relative spese di demolizione e di radiazione.
- Se i vecchi pezzi – motore, marmitta, serbatoio – sono ancora utilizzabili, potrebbero essere immessi nel mercato dei pezzi di ricambio.
- Durante l’uso, non si paga mai più la benzina. Il pieno di un’auto elettrica può costare da uno a due euro. E ha un’efficienza energetica due volte superiore a quella di un veicolo endotermico.
L’auto col nuovo motore elettrico viaggerà molto a lungo: la vita media dei motori è sui 100mila km per i motori tradizionali, oltre 2 milioni per quelli elettrici. Inoltre, non si pagano più gli accessi alle Ztl, alcune città hanno parcheggi riservati e alcuni centri commerciali colonnine di ricarica gratis.
Il nuovo decreto sul retrofit per rilanciare la mobilità elettrica
Si tratta di una vera e propria spinta alla mobilità elettrica. Trasformare l’auto in elettrica sarà più facile grazie al nuovo decreto sul retrofit. Ovvero per i cittadini sarà più semplice cercare e trovare il kit di conversione per un’auto elettrica, dal momento che ora dovranno essere omologati, con delle precise istruzioni di montaggio.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Mini fa un altro passo verso la transizione ecologica del marchio; come va e cosa offre la Aceman, elettrica compatta a metà fra Cooper e Countryman.
Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
La Capri è la nuova elettrica Ford, con l’addio a modelli come Fiesta e Focus un tassello importante nella transizione ecologica del marchio. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.