La Capri è la nuova elettrica Ford, con l’addio a modelli come Fiesta e Focus un tassello importante nella transizione ecologica del marchio. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Trasporto pubblico sostenibile, a Londra e Madrid i taxi saranno elettrici
Percorrono milioni di chilometri ogni anno, consentendo a una miriade di persone di muoversi all’interno delle città. I taxi, la forma più embrionale e parcellizzata di trasporto passeggeri pubblico, sono protagonisti della mobilità urbana. Tradizionalmente dotati di motori alimentati a benzina o a gasolio, in alcune capitali europee sono oggi chiamati a ridurre il proprio
Percorrono milioni di chilometri ogni anno, consentendo a una miriade di persone di muoversi all’interno delle città. I taxi, la forma più embrionale e parcellizzata di trasporto passeggeri pubblico, sono protagonisti della mobilità urbana. Tradizionalmente dotati di motori alimentati a benzina o a gasolio, in alcune capitali europee sono oggi chiamati a ridurre il proprio impatto ambientale attraverso l’elettrificazione dei sistemi di trazione.
Look vintage e motore pulito per i black cab
Londra e Madrid corrono a grandi falcate verso la mobilità sostenibile. Entro un paio d’anni, tutti i “black cab”, come vengono comunemente definiti i tradizionali taxi londinesi, saranno elettrici. Una rivoluzione allineata alle dichiarazioni del neo sindaco Sadiq Khan, in guerra con i veicoli più inquinanti dopo essersi espresso a favore di una tassazione aggiuntiva alla Congestion Charge, già in vigore per scoraggiare l’utilizzo dei mezzi privati nelle zone nevralgiche della capitale inglese. La società che costruisce i famosi taxi ha così annunciato uno stanziamento di 356 milioni di euro per l’elettrificazione della propria flotta. Una somma ingente, raccolta dalla holding cinese Geely, cui appartiene la London Taxi Company, grazie ai cosiddetti “green bond”; uno strumento finanziario relativamente nuovo che lega l’emissione di un bond a un investimento vantaggioso per l’ambiente.
A Londra taxi elettrici ad autonomia estesa
I nuovi taxi andranno a sostituire le generazioni precedenti, alimentate a benzina o a gasolio. Si tratterà, nel dettaglio, dell’inedita gamma elettrica TX5 ad autonomia estesa, vale a dire dotata sì di un motore termico, ma incaricato esclusivamente di mantenere costante il livello di carica delle batterie. Una soluzione tecnica analoga a quanto previsto dalla versione Range Extender della compatta BMW i3 e che rende l’auto un modello a propulsione ibrida con sistema in serie, anziché in parallelo come la maggior parte delle ibride plug-in, ovvero con il motore elettrico interposto tra termico e trasmissione in modo tale che questa sia sempre azionata dall’elettrico. Il debutto dei nuovi taxi a ridotte emissioni è previsto entro la fine del 2017.
Fornitura record di taxi elettrici per Madrid
Se Londra si prepara a percorrere il primo tratto della strada che conduce alla conversione elettrica del trasporto pubblico, Madrid è già a buon punto, dato che il costruttore nipponico Nissan ha stretto un accordo con la Ciudad del Taxi – la compagnia che gestisce i taxi madrileni – per la fornitura di 110 vetture a ridotte emissioni. Una flotta tra le più grandi al mondo, basata sulla compatta Leaf con batterie da 30 kWh, accreditata di un’autonomia di 250 km. L’operazione consentirà alla capitale spagnola di allinearsi a città simbolo della mobilità sostenibile quali Amsterdam, che già dispone di cento taxi “verdi”, e Budapest, dove al momento circolano sessantacinque Leaf destinate al trasporto pubblico.
L’Italia in attesa di una rete ad alta capacità
E in Italia? Se in Europa il mercato dei taxi elettrici corre veloce, al punto che Nissan ha già consegnato 800 vetture, il nostro Paese si accontenta per ora di piccoli passi. Gli accordi con UriTaxi, l’unione di rappresentanza dei tassisti, hanno condotto a un generale rinnovamento del parco circolante a ridotte emissioni, ma per assistere a una vera e propria evoluzione, tale da relegare a un ruolo marginale i veicoli tradizionali, è necessario che vengano prima ampliate e potenziate le infrastrutture di ricarica.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.
Un anno dopo l’introduzione della Ulez, l’enorme Ztl a traffico limitato, Londra centra gli obiettivi. “Camminare previene l’obesità” spiega l’esperta Cristina Xiao.