Dalle auto ai treni, l’idrogeno può contribuire al raggiungimento degli accordi di Parigi. Toyota sviluppa un nuovo modulo compatto del sistema fuel cell.
Roma, gli autobus a idrogeno faranno il pieno sul Grande raccordo anulare
La prima stazione di rifornimento per veicoli a idrogeno del Lazio inaugurata a dicembre, dove si testano i primi cinque autobus. A Bolzano hanno già percorso 530mila chilometri in tre anni.
È la prima stazione di rifornimento del Lazio, realizzata per rifornire cinque autobus a idrogeno che serviranno la città di Roma. Il progetto rientra nel programma europeo 3Emotion (Environmentally friendly efficient electric motion), che prevede di testare in cinque città europee, per tre anni, un sistema di trasporto pubblico basato su fuel cell e alimentato a idrogeno.
Il punto di ricarica verrà realizzato all’incrocio tra il Grande raccordo anulare (Gra) e l’autostrada Roma-Fiumicino, e sarà l’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ad occuparsi dei sistemi di produzione dell’idrogeno. “Sulla base delle loro caratteristiche tecniche abbiamo già predisposto la progettazione degli elettrolizzatori che saranno alimentati in parte dalla rete elettrica e in parte da un campo di pannelli fotovoltaici ancora da costruire”, spiega Giulia Monteleone dell’Enea in una nota. “Ma la richiesta di ‘carburante’ per gli autobus potrà essere integrata con idrogeno compresso acquistato da fornitori di gas tecnici”.
50 taxi a Parigi, due autobus a idrogeno a Rotterdam
Dallo scorso settembre sono due gli autobus operativi nella città olandese. Finanziati attraverso la Piattaforma europea per l’idrogeno e le celle a combustibile (Fchju) e dall’Unione europea, faranno parte di una flotta composta da una trentina di autobus a idrogeno, in servizio nelle città che aderiscono all’iniziativa (Aalborg in Danimarca, Versailles e Pau in Francia, Rotterdam in Olanda e Londra in Inghilterra) e appunto Roma. “Il nostro Governo ha deciso che dal 2025 sarà vietato l’acquisto di autobus alimentati a diesel, mentre compariranno dalle strade entro il 2030”, ha dichiarato Maurice Unck, presidente della società di trasporti di Rotterdam, la Ret.
Che la mobilità a idrogeno si stia rapidamente diffondendo e sopratutto testando in tutta Europa, lo dimostra anche l’apertura della prima stazione di rifornimento in un’area portuale a Parigi, all’aeroporto di Orly. La stazione servirà la flotta di taxi a idrogeno già operativi nella capitale francese e che contano una sessantina di Hyundai ix35 fuel cell: la più grande al mondo.
A Bolzano gli autobus a idrogeno hanno evitato 600 tonnellate di CO2
Dall’autunno del 2013, grazie alla collaborazione tra l’Iit (Istituto tecnologie innovative) e Sasa, nella città altoatesina sono in servizio sulle linee 10A/10B cinque autobus che in tre anni hanno percorso complessivamente 530mila chilometri. “Questo significa che sono state immesse nell’atmosfera 600 tonnellate di CO2 in meno rispetto all’uso di bus diesel convenzionali”, ha spiegato la responsabile del progetto, Marlene Rinner durante la presentazione dei risultati lo scorso anno.
La mobilità a idrogeno inizia a farsi strada, sopratutto per quanto riguarda il servizio pubblico e quelli in condivisione, come taxi e carsharing. Aspettando i nuovi modelli e una rete di rifornimento capace di crescere in tutta Europa.
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