Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Elettrico o ibrido plug-in, i due volti sostenibili della Volkswagen Golf
Propulsione elettrica o ibrida plug-in? Un dilemma che richiama alla mente sfide epiche come Coppi contro Bartali, Batman vs. Superman, Italia-Germania ai Mondiali di calcio. Un confronto virtuoso tra due interpretazioni della sostenibilità e della mobilità del futuro che trova massima espressione all’interno della gamma Volkswagen. Più precisamente della rinnovata famiglia Golf, dove alla versione
Propulsione elettrica o ibrida plug-in? Un dilemma che richiama alla mente sfide epiche come Coppi contro Bartali, Batman vs. Superman, Italia-Germania ai Mondiali di calcio. Un confronto virtuoso tra due interpretazioni della sostenibilità e della mobilità del futuro che trova massima espressione all’interno della gamma Volkswagen. Più precisamente della rinnovata famiglia Golf, dove alla versione a batteria, denominata e-Golf, si affianca la variante ibrida ricaricabile GTE.
Sono le Golf più ecologiche sul mercato
Golf GTE ed e-Golf sono due facce di un’unica medaglia; due interpretazioni di come saranno le auto di domani. Modelli che non costituiscono una prima assoluta, dato che la precedente serie della berlina media di Wolfsburg vantava già a listino entrambe le versioni, ma che si affinano e beneficiano degli upgrade portati in dote dalla nuova generazione della vettura tedesca. Entrambe proposte a un prezzo di 39.250 euro, sono le Golf più ecologiche sul mercato.
Per e-Golf tutti i vantaggi della mobilità elettrica
La carta d’identità della nuova e-Golf prevede un’autonomia di 300 chilometri anziché i precedenti 190, una potenza del motore portata da 115 a 136 cv e un sistema multimediale proiettato nel futuro. La variante elettrica della media tedesca può inoltre contare su di una dotazione completa, anzi completissima, un comfort di marcia degno di nota e una guida tutt’altro che mortificante. Caratteristiche che si sommano ai tipici vantaggi della propulsione a zero emissioni, vale a dire un’economia d’esercizio superiore a un modello tradizionale, la piena compatibilità ambientale, il libero accesso alle ZTL, ad esempio l’Area C di Milano, la gratuità della sosta sulle strisce blu e l’esenzione dal bollo per cinque anni su tutto il territorio nazionale (a vita in Lombardia e Piemonte). E ancora, le vetture a batteria beneficiano di sconti assicurativi sino al 50 per cento e la manutenzione è più economica di qualsiasi auto dotata di un motore termico.
Cresce il “club” dei 300 chilometri d’autonomia
L’hanno messa con le spalle al muro, ma ha saputo reagire. La nuova e-Golf, insidiata dal proliferare di modelli a batteria forti di un’autonomia dichiarata di 300 chilometri, non poteva non adeguarsi a quella che è attualmente considerata la soglia di piena fruibilità di una vettura a zero emissioni. La principale novità portata in dote dalla nuova versione consiste infatti nel passaggio della percorrenza media a ogni ricarica dai precedenti 190 chilometri agli attuali 300 chilometri nel ciclo Nedc, che diventano 200 in condizioni di marcia ordinaria, vale a dire a climatizzatore attivo e con qualsiasi condizione climatica. Una “soglia di competitività” che allinea la media di Wolfsburg a una rivale quale la Bmw i3 94 Ah (312 chilometri Nedc), ponendola un gradino sopra la Hyundai Ioniq Electric (270 chilometri) e non troppo distante dalla Renault Zoe da 41 kWh (403 chilometri), ad onor del vero appartenente a una categoria inferiore, trattandosi di una compatta derivata dalla Clio. In attesa che la monovolume Opel Ampera-e, accreditata di 500 chilometri Nedc, 380 km reali, raggiunga le concessionarie.
Batterie più potenti per la e-Golf
Artefice dell’aumentata autonomia della e-Golf, disponibile esclusivamente nella configurazione di carrozzeria a cinque porte, è il pacco batterie al litio, come in passato “annegato” nel pianale ma ora forte di 35,8 kWh anziché gli originari 24,2 kWh. Un upgrade cui si accompagna un tocco di grinta, dato che il motore elettrico sincrono a magneti permanenti vede crescere la cavalleria da 115 a 136 cv, mentre la coppia passa da 270 a 290 Nm. Variazioni che non incidono sul consumo di corrente – 12,7 kWh dichiarati – in linea con la maggioranza delle rivali, e nemmeno sulla praticità della vettura, forte di un’abitabilità generosa come in passato oltre che di una capacità di carico di 341 litri con cinque persone a bordo. Un valore non troppo distante dalle “sorelle” a benzina o gasolio, accreditate di 380 litri.
Comfort in città e nei viaggi a medio raggio
Parola d’ordine comfort. La e-Golf è una delle elettriche più rilassanti da guidare sul mercato. Merito, nello specifico, delle sospensioni che assorbono correttamente le imperfezioni dell’asfalto, “digerendo” con precisione anche buche e sanpietrini. La guida in souplesse beneficia inoltre della curata insonorizzazione, tanto che anche alle velocità autostradali non si percepiscono fruscii che compromettano il dialogo tra i passeggeri, dello sterzo generosamente servoassistito, per nulla affaticante in manovra, e della posizione di guida ampiamente personalizzabile. Unico appunto, la modulabilità del freno è solo discreta: la prima parte di corsa del pedale ha una risposta poco incisiva cui fanno seguito decelerazioni violente. La sicurezza, beninteso, non è mai in discussione. A tal proposito, per attenuare il fenomeno è possibile optare per un livello di recupero dell’energia in rilascio – sono previsti quattro step – abbastanza ridotto, così da non accentuare le fasi di transizione.
Scattante e con diverse opzioni di ricarica
La e-Golf si fregia di tutti i pregi dinamici tipici dei modelli a batteria, vale a dire una eccezionale reattività alle pressioni dell’acceleratore, un’erogazione di coppia istantanea e una silenziosità di marcia da riferimento cui si accompagnano prestazioni di tutto rispetto, dato che scatta da 0 a 100 km/h in 9,6 secondi e raggiunge una velocità massima di 150 km/h. E la ricarica? I tempi di rigenerazione delle batterie dipendono dalla fonte di energia. Con una normale presa domestica a 230 V (2,3 kW) sono necessarie 17 ore, che diventano 10,5 affidandosi a un impianto da 3,6 kW e 4,45 ore con una powerwall da 7,2 kW. Sono invece necessari solo 45 minuti per rigenerare l’80 per cento dell’energia, a patto di collegarsi a una colonnina ad alta capacità da 40 kW.
Batterie cariche in 3 ore e 45 minuti per la GTE
Non avete 17 ore a disposizione per ricaricare le batterie? 200 chilometri di autonomia reale non sono sufficienti per le vostre esigenze di mobilità? Non ve la sentite (ancora) di abbandonare i combustibili fossili? La risposta alle vostre esigenze è la Golf GTE, proposta ibrida plug-in di casa Volkswagen. Una vettura che si affida a un powertrain in grado di percorrere 50 chilometri in modalità puramente elettrica e composto da un 4 cilindri 1.4 TSI (turbo a iniezione diretta della benzina) da 150 cv abbinato a un’unità a zero emissioni da 102 cv, per una potenza complessiva di 204 cv e una coppia di 350 Nm. Un sistema propulsivo che lavora con un cambio automatico DSG a doppia frizione a 6 rapporti nel cui alloggiamento è integrato il motore a batteria. Accumulatore che, forte di una potenza di 8,7 kWh, può essere ricaricato integralmente in 3 ore e 45 minuti con una comune presa domestica oppure in 2 ore e 15 minuti con un impianto da 3,6 kW.
Nessun problema d’autonomia per l’ibrida plug-in
La maggiore rapidità di ricarica delle vetture plug-in rispetto alle elettriche è legata all’adozione di batterie più piccole e meno potenti. Una caratteristica dovuta alla natura stessa di questa tecnologia che si presenta come un compromesso tra la propulsione tradizionale e quella a zero emissioni. Un’auto plug-in, del resto, non è altro che una vettura ibrida, quindi dotata di un powertrain composto dall’interazione tra due motori – il primo a combustione interna, il secondo a batteria – in grado di percorrere alcune decine di chilometri in modalità esclusivamente elettrica. Quindi senza che il propulsore termico venga acceso ed evitando l’emissione di qualsivoglia inquinante. Una soluzione che porta in dote tutti i vantaggi ambientali della propulsione elettrica, specie nel commuting urbano, ma senza le problematiche connesse all’autonomia e alla ricarica.
Strategia di marcia predittiva per la Golf GTE
La rapidità di ricarica della Golf GTE costituisce un tocco di praticità che compensa la principale smagliatura della vettura, vale a dire la limitata capacità di carico con cinque persone a bordo. I 272 litri offerti dall’ibrida plug-in tedesca sono infatti poca cosa rispetto ai 380 litri appannaggio delle versioni tradizionali della Golf e ai 341 litri della e-Golf. GTE che si fa “perdonare” anche grazie all’alta tecnologia, ovvero puntando su di un’inedita strategia di marcia che sfrutta le informazioni GPS e quelle relative al percorso per ottimizzare predittivamente il tragitto da affrontare, gestendo l’interazione tra motore elettrico e a benzina in favore del risparmio energetico. Il sistema riconosce, ad esempio, l’inizio di un centro abitato e passa automaticamente alla modalità a emissioni zero prima di entrarvi. Una soluzione che contribuisce a rafforzare gli eccezionali dati dichiarati della GTE, accreditata di una percorrenza media di 62,5 km/l (!) e d’emissioni di CO2 di 36 g/km a fronte di uno scatto da 0 a 100 km/h in 7,6 secondi e di una velocità massima di 222 km/h.
Intuitiva, stabile e risparmiosa
I freddi numeri non rendono giustizia alla generosità d’erogazione della berlina ibrida plug-in Volkswagen. L’apporto del propulsore elettrico, specie nella modalità di guida GTE, dona infatti una grande reattività al powertrain che, complice il cambio automatico DSG a doppia frizione a 6 rapporti, riprende con forza sin dai bassi regimi per poi esprimersi in un allungo degno di nota. Intuitiva, dal feeling immediato e stabile in ogni frangente, la GTE abbina la sostenibilità a un carattere sportiveggiante. Sebbene caratterizzata da una massa di 1.540 kg – non è una libellula – può contare, come accennato, su consumi decisamente ridotti sui quali infuiscono i cinque programmi di marcia che consentono di spaziare dal risparmio energetico al massimo delle prestazioni, oppure di optare per la guida puramente elettrica.
Multimedialità e alta tecnologia per le Golf sostenibili
Se la GTE è hi-tech, altrettanto si può dire per la e-Golf che si avvale di un inedito sistema multimediale (di serie), denominato Discover Pro e caratterizzato dai comandi vocali e gestuali, tipo swipe. Una tecnologia i cui perni sono il display da 9,2 pollici e l’interazione con gli smartphone sia Android sia iOS, oltre alla possibilità di ricaricare induttivamente i device portatili. GTE ed e-Golf, pur con anime diverse, appartengono infatti alla medesima famiglia. Una famiglia recentemente aggiornata nell’estetica e nei contenuti, tanto da disporre di dotazioni di pregio quali la strumentazione integralmente digitale, caratterizzata da un display TFT da 12,3 pollici di derivazione Audi, e il rinnovato touchscreen al centro della console. Quest’ultimo da 8 pollici nella configurazione base di GTE.
Cruise control adattivo e frenata d’emergenza
Gli apparati multimediali appannaggio di Golf GTE ed e-Golf si avvalgono dei protocolli di comunicazione con i device portatili Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink, così come della connessione internet per la fruizione di servizi on-line quali le informazioni sul traffico e le previsioni meteo. Plus cui si accompagnano le rinnovate app che consentono, ad esempio, di gestire da remoto la climatizzazione, conoscere l’autonomia elettrica residua, impostare la navigazione e individuare le stazioni di ricarica più vicine. Al contempo, crescono le dotazioni di sicurezza di entrambe le berline sostenibili di Wolfsburg. Debuttano infatti il cruise control adattivo corredato della funzione di marcia semiautomatica – segue il traffico sino a una velocità di 60 km/h, complice il controllo del mantenimento della corsia – la frenata automatica d’emergenza con rilevamento dei pedoni e il riconoscimento della segnaletica stradale. Un altro mondo rispetto al passato.
Volkswagen sconta l’Iva dell’elettrica
GTE o e-Golf? Quale scegliere? La prima è sportiva, performante e pratica, non avendo limitazioni di autonomia e garantendo una ricarica rapida. La seconda fa del comfort una ragione di vita, è ecologica al 100 per cento e permette di lasciarsi alle spalle i carburanti fossili. In aggiunta, l’elettrica pura beneficia del nuovo Progetto Valore Volkswagen che sconta l’IVA sul prezzo d’acquisto, proponendo così la vettura a un prezzo di 32.200 euro anziché 39.250 euro con un anticipo del 15/20 per cento e 36 rate da 299 euro al termine delle quali la casa riconosce un valore garantito del 50 per cento per l’acquisto di un nuovo veicolo. Oltre che di una scelta tra modelli, si tratta di una presa di posizione tra due strategie di mobilità sì sostenibili, ma distanti fra loro per fruibilità e praticità nei trasferimenti a medio/lungo raggio. Almeno sino a che non sarà sviluppata una capillare rete di ricarica ad alta capacità.
Scheda tecnica
Volkswagen e-Golf
Tecnologia: elettrica
Prezzo: 39.250 euro (scontato a 32.200 euro)
In vendita da: aprile
Motore: elettrico sincrono a magneti permanenti (100 kW), potenza 136 cv, coppia 290 Nm
Trasmissione: monomarcia
Prestazioni: velocità max (km/h) 150; Acc. 0-100 km/h in 9,6 secondi
Consumi (kWh/100 km): 12,7
Emissioni CO2 (g/km): 0
Dimensioni (mm): 4.270 x 1.799 x 1.482
Scheda tecnica
Volkswagen Golf GTE
Tecnologia: ibrida plug-in
Prezzo: 39.250 euro
In vendita da: marzo
Motore: elettrico + termico 1.4 turbo benzina, potenza 204 cv, coppia 350 Nm
Trasmissione: automatica DSG a 6 rapporti
Prestazioni: velocità max (km/h) 222; Acc. 0-100 km/h in 7,6 secondi
Consumo in modalità elettrica (kWh/100 km): 12
Consumo combinato (litri/100 km): 1,6
Emissioni CO2 (g/km): 36
Dimensioni (mm): 4.276 x 1.799 x 1.484
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